Il 19 marzo a Monaco di Baviera si vota per il rinnovo del „Migrationsbeirat“, il Comitato consultivo per la migrazione. Hanno diritto di voto tutti i cittadini stranieri maggiorenni e residenti nella capitale bavarese da almeno sei mesi. I candidati di nazionalità italiani sono dieci, suddivisi in cinque liste differenti. Abbiamo intervistato Claudia Colella

Perché ha deciso di candidarsi alle elezioni per il rinnovo del Migrationsbeirat?

Sono Claudia Colella, ingegniera informatica di formazione, Product manager di semiconduttori per lavoro. Nel tempo libero mi dedico a molte attività differenti, qui associazionismo e volontariato occupano un posto nelle prime file, che sia il sostegno al Comites di Monaco di Baviera o iniziative di educazione all’intersezionalità con Roadto50percent. Da straniera trapiantata in Olanda, Svezia e Germania, impiegata in un’azienda tecnologica internazionale, osservo ogni giorno quanto sia complesso affrontare le sfide della diversità. Ho scoperto dell’esistenza del Migrationsbeirat, ben 6 anni fa, dopo essere venuta a Monaco di Baviera. La mia candidatura è stata immediatamente chiara: vorrei essere eletta per comprenderne le logiche dall’interno ed utilizzarle per aumentare visibilità e trasparenza delle attività organizzate dal Migrationsbeirat. Credo fortemente nel lavoro di squadra e nelle sinergie, il mio obiettivo è crearne di nuove tra i nuclei locali di rappresentanza delle molteplici nazionalità, le forze politiche e l’associazionismo attivo sul territorio per portare soluzioni utili per un pubblico più vasto e durature nel tempo. Se potessi scegliere un tema su cui concentrarmi, sarebbe l’innovazione, il lavoro e la formazione continua, sostenendo gli stranieri nel loro percorso verso un’occupazione equa, legale e soddisfacente

Quali sono i punti del programma della sua lista che gli italiani residenti a Monaco di Baviera dovrebbero conoscere e perché?

Il nostro obiettivo è aumentare visibilità ed importanza del Migrationsbeirat verso l’esterno ed aumentarne la diversità al suo interno. A partire dalle elezioni, cui stiamo partecipando per aumentarne visibilità, mettendoci in contatto con le associazioni sul territorio per tutte le 16 nazionalità rappresentate nella nostra lista ed utilizzando strumenti digitali ed analogici per raggiungere i più. Dopo le elezioni, lo scambio ed il contatto con chi ci ha votato o chi vuole esser rappresentato sono prioritari per la nostra lista. Pertanto, invito gli elettori a contattarmi tramite i canali social per supporto, richieste, idee legate al Migrationsbeirat. Abbiamo in progetto di creare canali ufficiali per questo scambio, oltre a ristrutturare la facciata digitale di questo organo. I concittadini potranno così essere costantemente aggiornati in pochi minuti sulle iniziative del Migrationsbeirat, esprimendo feedback e proponendone altre di proprio interesse. Come United in diversity crediamo che il peso del Migrationsbeirat nelle istituzioni aumenti a seguito della legittimizzazione popolare, espressa tramite partecipazione al voto ed alle iniziative organizzate dal medesimo. Una maggiore e legittima partecipazione del Migrationsbeirat al processo di policy making del comune di Monaco di Baviera permetterà di spostare il focus dell’attività del Migrationsbeirat da singoli eventi a progetti e processi. Perché di interesse? Benefici duraturi nel tempo piuttosto che eventi estemporanei sono a disposizione dei connazionali italiani. Per fare un esempio vorremo creare un ufficio per riportare abusi da parte di proprietari immobiliari o datori di lavoro – non è facile conoscere tutti i propri diritti in un paese estero, noi proporremo momenti di formazione per apprenderli.

Perché è importante che i nostri connazionali partecipino al voto per il rinnovo del Migrationsbeirat di Monaco di Baviera?

Il mio invito è a riflettere sul perché non sia importante. Se entro 20 secondi non avete una risposta, andate a votare. Se vi chiedete cosa sia il Migrationsbeirat, andate a leggerlo su muenchen.de e poi votate. Se invece pensieri che ricalcano un “è inutile, abbiamo già il Comites, Consolato Italiano, elezioni comunali, ecc…” vi sovvengono, in parte avete ragione! Si tratta bensì di un altro strumento che i connazionali italiani sono chiamati ad utilizzare per far portare le loro istanze ed esigenze all’attenzione del comune di Monaco di Baviera, repetita iuvant. Non solo, il budget allocato per le attività del Migrationsbeirat deriva anche dalle nostre tasse! Lasciare carta bianca ad altre, poche, persone con opinioni potenzialmente diametralmente opposte alle nostre senza partecipare alla dialettica e rinunciare a fondi che potrebbero essere utilizzati per iniziative di vostro interesse, davvero? Da non sottovalutare quanto un basso turnout alle urne rischi di delegittimizzare il Migrationsbeirat e la sua capacità di portare cambiamento visibile per la comunità italiana a Monaco di Baviera. Spero di avervi dato una chiave di lettura in più, ci vediamo alle urne.

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