Il 19 marzo a Monaco di Baviera si vota per il rinnovo del „Migrationsbeirat“, il Comitato consultivo per la migrazione. Hanno diritto di voto tutti i cittadini stranieri maggiorenni e residenti nella capitale bavarese da almeno sei mesi. I candidati di nazionalità italiani sono dieci, suddivisi in cinque liste differenti. Abbiamo intervistato Valentina Fazio
Perché ha deciso di candidarsi alle elezioni per il rinnovo del Migrationsbeirat?
Sono nata a Roma, vivo all’estero dal 1995: in Svezia e Francia fino al 2001, successivamente in Germania e a Monaco dal 2010. Sono laureata in fisica e, dopo un periodo da ricercatrice universitaria, dal 2002 lavoro presso l’Ufficio Europeo dei Brevetti. Parlo cinque lingue, ho due figli e ritengo di essere ben integrata nella vita della città di Monaco dove già da vari anni mi dedico al volontariato nell’ambito socio-culturale, lavorando e collaborando con varie associazioni locali e non. La prospettiva di poter lavorare nel Migrationsbeirat, insieme a tante persone di culture diverse, mi entusiasma. In questi anni ho avuto modo di svolgere un grande lavoro informativo per la comunità, non solo italiana. Ho collaborato con istituzioni ed associazioni per cercare di migliorare l’integrazione dei migranti, ad esempio coinvolgendoli in eventi socio-culturali e artistici nell’intento di creare una connessione tra le culture. Ho avviato collaborazioni con e tra associazioni italiane e tedesche cercando di avvicinarle e di valorizzarne le differenze. Credo nelle istituzioni e nella loro funzione e questo mi ha fatto maturare la decisione di candidarmi per il Migrationsbeirat, perché mi sento pronta a svolgere il ruolo di consigliera a livello istituzionale e a portare le istanze dei migranti in quei consessi in cui vengono prese le decisioni che influenzano la vita della nostra città. Il mio intento è quello di essere la portavoce di tutti i cittadini con origini migratorie e di poterli rappresentare di fronte al consiglio comunale e alle altre istituzioni locali.
Quali sono i punti del programma della sua lista che gli italiani residenti a Monaco di Baviera dovrebbero conoscere e perché?
I punti del programma della lista n.15 ILPS di cui faccio parte si basano su valori democratici universali e si applicano sia ai connazionali italiani che a tutti gli altri. Anche per questo ho scelto di far parte di una lista internazionale, perché sono convinta che molte delle problematiche dei migranti siano comuni a tutti, indipendentemente dalla nazionalità specifica. Come italiani abbiamo il vantaggio di essere cittadini comunitari, il che ci facilita in molti ambiti e situazioni. Tuttavia, come ogni altro straniero, sperimentiamo a volte forme di razzismo e discriminazione nel lavoro, come anche nelle scuole, nella sanità, o nella vita culturale della città. Ed è proprio contro tali forme che la lista n.15 ILPS di cui faccio parte si schiera senza esitazioni. Un aspetto importante e tutto italiano è quello della diffusione della nostra lingua, particolarmente amata qui in Baviera. L’insegnamento dell’italiano nelle scuole, la formazione di più asili bilingui italo-tedeschi (ampliamento del multilinguismo), il supporto nelle difficoltà linguistiche del materiale burocratico nei siti istituzionali, una rete di traduttori che possano aiutare nell’espletamento delle pratiche, sono alcuni degli aspetti legati alla nostra lingua che si trovano nel nostro programma e che vorrei trattare una volta eletta. Per i connazionali è anche importante imparare la lingua tedesca e per questo il mio intento è quello di ampliare la rete informativa sulle tante e varie possibilità che la città di Monaco offre per imparare la lingua locale. Un’altra cosa che mi sta a cuore è il coinvolgimento delle associazioni italiane, tutte insieme, nei progetti del Migrationsbeirat: perché credo sia giusto che una comunità così folta abbia una maggiore presenza e visibilità nella vita culturale della città.
Perché è importante che i nostri connazionali partecipino al voto per il rinnovo del Migrationsbeirat di Monaco di Baviera?
La partecipazione al voto è importante a prescindere dalla nazionalità e credo fermamente che si debba sempre esercitare il diritto di voto in ogni occasione. Se si pensa che i cittadini con origini migratorie costituiscono quasi un terzo dell’intera popolazione della città (ca. 440.000 su ca. 1.500.000) diventa pleonastico ribadire che è importantissimo che vadano a votare per le elezioni dell’organo che li rappresenta direttamente all’interno delle istituzioni cittadine. Lo slogan della nostra lista è proprio “il diritto di voto è un diritto umano”. Come diceva Gaber “libertà è partecipazione” e chi ha il diritto di votare, acquisito anche grazie a chi, prima di noi, ha lottato per esso, non dovrebbe “passare la sua vita a delegare”. Il voto è una delle forme più alte della libertà individuale e politica. Per quanto riguarda la comunità italiana in particolare, è bene ricordare che, con i suoi ca. 26.000 cittadini, costituisce la terza comunità straniera a Monaco di Baviera. Per questo ha diritto ad essere rappresentata proporzionalmente e non vi è altro modo di realizzarlo se non quello di andare a votare. Ovviamente, anche se non esclusivamente direi, i candidati italiani sono quelli che meglio possono rappresentare i connazionali e quindi spero e mi auguro vivamente che la presenza italiana nel prossimo Migrationsbeirat sia la più alta di sempre.