L’antica saggezza del Qoelet, che all’inizio del capitolo terzo ricorda come c’è un tempo per tutto, viene piacevolmente a proposito all’inizio dei mesi estivi, quando il sole inizia a scaldare sul serio ed il guardaroba a sfornare gli indumenti più leggeri e succinti. Arriva finalmente il tempo delle ferie. Le più popolari e amate, quelle dell’estate. Per fortuna che in Germania le ferie scolastiche estive, a cui sono legate le vacanze di tutte le famiglie con figli in età scolare, sono scaglionate nei tre mesi dell’estate.
Il che non impedisce le code chilometriche di tutti o quasi i fine settimana, e non solo di quelli. Le partenze intelligenti erano tali una volta, ora sono diventate un lotto, a meno di muoversi ad ore impossibili, in ogni caso sempre “ohne Gewähr”.
Anche la nostra redazione va in ferie. La sospensione della testata per due mesi, come avveniva nel passato da quando il CdI è un mensile, ci sembrava un po’ troppo lunga, per cui l’abbiamo ridotta al solo mese di agosto. Diciamo: nella norma.
E questa è un’altra novità della nuova gestione redazionale, a quasi un anno dall’insediamento, in aggiunta ad una impaginazione più ordinata ed al passaggio dalle quattro alle cinque colonne, più leggibili e spaziose. Significativi ritocchi che i lettori più attenti avranno sicuramente notato.
In questo numero estivo usciamo inoltre con un ulteriore cambiamento: un inserto di 12 pagine, dedicato ai nuovi arrivati in Germania. Tantissimi di loro bussano poi alle Comunità italiane, in cerca di informazioni e di ogni genere di aiuto. Una guida informativa, dai problemi del soggiorno a quelli della casa, del lavoro, e di tanti altri: ci sembrava il miglior modo per dare un nostro contributo e sostenere l’opera di accoglienza e di accompagnamento dei centri italiani.
Le ferie scolastiche sono già iniziate nel Nordreno Westfalia (il 29 giugno). Arriveranno presto in tutti gli altri Länder: nella Sassonia in questo fine settimana, poi a Berlino ed Amburgo, a fine mese (da lunedì 27 luglio) nella Renania Palatinato, nella Saar e in Assia. Da giovedì 30 luglio nel Baden- Württemberg. E per ultima, con il primo agosto, anche la Baviera andrà in vacanza. Chi segue i quotidiani o in genere le pubblicazioni di questo periodo, online o su carta stampata, si imbatte con facilità in tutta una serie di decaloghi e di articoli con consigli e indicazioni per trascorrere bene le ferie, senza incappare in spiacevoli sorprese: le cose da sbrigare prima della partenza, le norme da seguire per un viaggio tranquillo e sicuro, specie se si viaggia in auto, i comportamenti per soggiorni appropriati in montagna o al mare, nelle esposizioni al sole o sui sentieri scoscesi e pericolosi delle altitudini alpine.
Tutte schede informative utili, purchè non diventino un ulteriore stress. Lo scopo primo delle vacanze è infatti quello di riappropriarsi del tempo, per gestirlo in modo funzionale al bisogno di riposo fisico e psichico, oltre che di ricupero di quei rapporti familiari e sociali che gli impegni quotidiani di lavoro impediscono spesso di curare in modo adeguato.
La vacanza, non dimentichiamolo, è un importante tempo per investire di più nei rapporti interpersonali, nei recuperi culturali, nella tranquillità di vita. Tornare dalle vacanze più spompati o “vuoti” di prima, riprendere il lavoro più stanchi, significa che qualcosa non ha funzionato. Non è stato raggiunto lo scopo principale: la ritonificazione fisica e mentale, il riequilibrio dell’organismo, anche nei suoi rapporti col mondo esterno.
Il riposo settimanale, e quello più prolungato delle ferie, non è solo un diritto, in genere nelle nostre società tutelato. È anche un dovere. Nella sua gestione, cioè, affidato alla responsabilità del singolo. Nelle lunghe colonne di auto verso il Suditalia, da anni si sono di molto ridotte le targhe degli italiani in Germania. Il viaggio in auto è stato sostituito da quello in aereo: costa meno, è più veloce, meno faticoso. Il paese di origine non attira più come una volta, con gli stretti parenti in vita ed i legami emotivi intensi. Ora non si va più ogni anno e spesso si scelgono altri lidi.
Gentili lettori, dovunque le trascorriate: buone ferie!