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Attualmente, il cosiddetto „catcalling“ è punibile solo in casi eccezionali. Il gruppo parlamentare della SPD sostiene che si tratti di una lacuna legislativa da colmare. Da qualche mese il Ministero della Giustizia a Berlino sta valutando sanzioni più severe e una riforma del Codice penale. Ma alcuni esperti di diritto sono contro.

Cos’è il “catcalling”

“Bella gnocca!”, “Sei proprio figa!”. Finora, tali dichiarazioni non vengono generalmente perseguite penalmente. La Ministra della Giustizia Stefanie Hubig (SPD) ha lasciato intendere di fare esaminare un’estensione della tutela giuridica contro le molestie. Il suo gruppo parlamentare si era già espresso a favore. Ma la Cdu/Csu è fermamente contraria e si appella al parere di alcuni esperti di diritto.

In realtà il termine „catcalling“ non è un termine giuridico. Secondo una definizione del Deutschen Juristinnenbundes, il termine include, ad esempio, sguardi indiscreti, rumori di baci (al vento), commenti allusivi o sollecitazioni ad atti sessuali.

Queste forme di trasgressione sessuali mirano principalmente ad intimidire donne e ragazze. Le vittime spesso non si sentono più al sicuro negli spazi pubblici ed evitano determinati luoghi. Tali commenti possono anche violare il diritto all’autodeterminazione sessuale, poiché le vittime sono soggette ad avances sessuali indesiderate. Molti criticano quindi il termine „catcalling“ perché, a dir il vero, banalizza il fenomeno stesso.

Cos’è attualmente un reato?

Attualmente, il „catcalling“ è un reato in Germania solo in casi eccezionali. Sebbene l’articolo 184i del Codice penale (StGB) criminalizzi le molestie sessuali, queste richiedono il contatto fisico. Le molestie sessuali verbali potrebbero essere punite soltanto come insulto ai sensi dell’articolo 185 del Codice penale (Beleidigung). Tuttavia, questa disposizione tutela solo le violazioni dell’onore, non dall’autodeterminazione sessuale.

Già nel 2020, una petizione con quasi 70.000 firme chiedeva che il „catcalling“ fosse criminalizzato. Nel 2021, anche il Deutscher Juristinnenbund si era espresso a favore di sanzioni contro „l’imposizione irragionevole di atteggiamenti sessuali“.

Dopo che all’inizio di settembre la vicepresidente del gruppo parlamentare della SPD Sonja Eichwede aveva chiesto la creazione di un nuovo reato corrispondente, anche il ministro della Giustizia Hubig ne ha valutato la necessità di intervenire.

Ma il gruppo parlamentare Cdu/Csu è scettico. Si tratta di una “legislazione simbolica e reati penali inapplicabili creano incertezza”, afferma Susanne Hierl (Csu), portavoce del suo gruppo parlamentare.

Cosa dicono gli esperti?

Anche Alexandra Windsberger, esperta di diritto penale presso l’Università di Costanza, ritiene che l’attuale diritto penale sia sufficiente. Le osservazioni degradanti sono già punibili come insulti. La docente ritiene, inoltre, che un reato che comprenda tutte le forme di insulti sia costituzionalmente illegittimo, perché il modo in cui un’osservazione viene percepita è altamente individuale. In altre parole: il diritto penale non ha lo scopo di proteggere i sentimenti soggettivi, ma solo di affrontare i comportamenti socialmente dannosi. Windsberger, infine, afferma che non sia stato dimostrato in che misura gli insulti di questo tipo violino effettivamente l’autodeterminazione sessuale delle persone colpite e costringa le donne ad abbandonare gli spazi pubblici.

Non sono dello stesso parere della docente: La valutazione giuridica del catcalling si colloca spesso tra la libertà di espressione, le norme sociali e la tutela dalle molestie. Ciò solleva la questione se e in che modo la legge protegga le vittime da tali attacchi e quali reati, come insulti, molestie o aggressioni sessuali, possano essere applicati. Criminalizzare il catcalling aumenterebbe la consapevolezza della natura problematica di tale comportamento negli spazi pubblici. Il catcalling ha un impatto diretto sul senso di sicurezza delle vittime. E non bisogna dimenticare che anche i social media svolgono un ruolo significativo in tutto questo. Non si tratta qui di vietare il flirt, ma di denunciare e punire la mancanza di rispetto e le molestie negli spazi pubblici. Una sanzione è oramai appropriata e importante anche come segnale.