Nella foto: Zuppa di cicerchie. Foto di ©Francesco Bria

Dicembre è il mese dei profumi che ritornano, dei gesti che si ripetono uguali da generazioni, delle tavole che si riempiono di calore ancor prima che di piatti. È il tempo dell’Avvento: un periodo sospeso tra attesa e memoria, in cui le famiglie si ritrovano anche attraverso ciò che cucinano.
Per il mese di dicembre abbiamo scelto di dare spazio alle storie che stanno dietro ai piatti, agli chef che hanno deciso di condividere con noi un frammento della loro tradizione, e a quelle ricette che, più di altre, sanno raccontare il Natale.

Apriamo il percorso con una zuppa che parla di radici, di famiglia e di un’infanzia vissuta nelle feste con semplicità e allegria. A firmarla è Francesco Bria, chef del Ristorante “Al Campo da Gio” di Kreawald (Stoccarda), che ci accompagna in un tuffo nei ricordi attraverso un piatto antico e autentico: la Zuppa di cicerchie del nonno.

Ricetta del giorno

Zuppa di cicerchie della tradizione di Francesco Bria – Ristorante “Al Campo da Gio”, Kreawald (Stuttgart)

“Questo piatto fa parte delle mie ricette di famiglia: era una zuppa che preparava mio nonno paterno proprio nel periodo natalizio.
I suoi profumi e la sua semplicità mi riportano alla mia infanzia, vissuta con allegria in famiglia durante le festività natalizie.”

Ingredienti (per 4 persone)

300 g di cicerchie secche

1 cipolla bionda

1 carota

1 costa di sedano

2 spicchi d’aglio

3 cucchiai di olio extravergine d’oliva

1 cucchiaino di concentrato di pomodoro

1 foglia di alloro

1 pizzico di bicarbonato (per la cottura dei legumi)

Sale marino q.b.

Pepe nero macinato fresco q.b.

Per un tocco hot: 1 cucchiaino di ’nduja calabrese oppure peperoncino fresco o secco a piacere

Preparazione

1. Ammollo delle cicerchie

La sera prima mettete in ammollo le cicerchie in abbondante acqua fredda con un pizzico di bicarbonato.
Lasciatele riposare almeno 12 ore, cambiando l’acqua una volta.

2. Cottura dei legumi

Scolate le cicerchie e sciacquatele bene.
Trasferitele in una pentola capiente con acqua fredda e una foglia di alloro.
Portatele a bollore, schiumate se necessario e cuocetele a fuoco dolce per 50–60 minuti, finché risulteranno morbide.

3. Soffritto aromatico

In un tegame rosolate finemente cipolla, sedano e carota con l’olio extravergine.
Aggiungete l’aglio schiacciato e il concentrato di pomodoro, lasciando insaporire.

4. Unione e mantecatura

Aggiungete le cicerchie cotte con parte della loro acqua di cottura.
Fate sobbollire per 15 minuti, regolando di sale e pepe.

5. Il tocco dello chef

Per chi ama i sapori decisi, unite un cucchiaino di ’nduja, che si scioglierà nella zuppa donando un carattere caldo e avvolgente.
In alternativa, optate per olio al peperoncino o peperoncino fresco tritato.

Servite la zuppa calda in fondine rustiche, completata con un filo d’olio extravergine a crudo.
A piacere, aggiungete crostini di pane tostato, una macinata di pepe fresco e un ciuffo di prezzemolo tritato.

Cosa sono le cicerchie?
Le cicerchie sono dei legumi antichi, simili nell’aspetto ai ceci ma più schiacciati e irregolari. In Italia vengono coltivate soprattutto in alcune zone del Centro, come Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, ma sono diffuse anche in molte cucine rurali del Mediterraneo.