
Il Nabucco, apripista del 102° Festival
L’anfiteatro romano di Verona, costruito tra il 30 e il 72 dopo Cristo dagli Imperatori Augusto e Claudio, si conferma anche quest’anno magnete di grande pubblico nazionale ed internazionale, amante dell’Opera lirica. La 102a edizione del Festival della città scaligera non ha registrato finora nessun minimo calo di spettatori nonostante il caldo torrido, i focolai di guerra (noti e meno noti), il divieto d’ingresso in Europa di cittadini russi e le repentine minacce di introduzione di dazi americani.
A fungere da calamita quest’anno sono anche alcune ricorrenze importanti: i 150 anni del debutto della Carmen del francese Georges Bizet e i 30 anni dell’allestimento del grande regista, scenografo e sceneggiatore fiorentino Franco Zeffirelli, deceduto a Roma il 15 giugno del 2019 alla veneranda età di 96 anni.
Ad inaugurare la stagione lirica, in corso fino al 6 settembre in Arena, quest’anno è toccato al Nabucco, primo capolavoro del mitico Giuseppe Verdi. Il nuovo spettacolare allestimento è stato affidato al 52enne trentino Stefano Poda, ritenuto attualmente uno dei maggiori registi teatrali per scenografia, coreografia, costumi e design.
A fargli da contraltare è il 76enne argentino Hugo de Ana, che ha reso quest’anno La Traviata un’incantevole produzione scenografica e costumistica, specchio della “Belle Époche”.
L’allestimento Kolossal del mitico Zeffirelli, invece, quest’anno è contenuto nell’incantevole Carmen di cui quest’anno si celebra il 150° anniversario della morte del compositore francese Georges Bizet.
Fu proprio con questo spettacolare allestimento che il grande maestro Franco Zeffirelli debuttò nel 1995 come registra e scenografo in Arena. Lo scorso 14 agosto Carmen è andata in scena a Verona per la 300esima volta. E quest’opera è seconda solo all’Aida. Ed è così che un po’ tutti i grandi interpreti, di ieri e di oggi, sono passati e passano dall’Arena e da “Carmen”, compresa Cecilia Gasdia, nel 1995 soprano nel ruolo di Micaela e oggi apprezzatissima Sovraintendente della Fondazione Arena Opera Festival.

Per la Carmen la direzione dell’Orchestra areniana è stata affidata al maestro Francesco Ivani Ciampa che nella piazza sivigliana ha introdotto anche i monelli, interpretati dalle giovanissime voci bianche dell’Accademia Lirica Verona (A.Li.Ve.) preparate da Paolo Facincani.
L’Aida, invece, madre del Festival areniano è la più rappresentata con 10 spettacoli e sarà in scena ancora il 28 agosto e il 4 settembre.
Il Rigoletto, infine, prima Opera della “trilogia popolare” verdiana e capolavoro del melodramma italiano, concluderà questa stagione sabato 6 settembre.
Nell’ambito delle 47 serate il grande palcoscenico areniano ha ospitato anche balletti classici tra cui quelli del mitico Roberto Bolle and Friends; un programma inedito e un concerto straordinario del grande tenore tedesco Jonas Kaufmann per celebrare la Grande Opera sul più grande ed incantevole palcoscenico del mondo sotto le stelle; ed infine, un’importante serata lirico-sinfonica è stata caratterizzata dalla celeberinna Carmina Burana del compositore bavarese Carl Orff, deceduto nella sua Monaco il 29 marzo del 1982.
Oltre alla lirica, il Festival è anche occasione per altri eventi speciali di grande attrazione di pubblico nazionale ed internazionale come Vinitaly, The Opera’sOuverture e Star Roof, un’esperienza culinaria esclusiva a cura del pluripremiato Chef di cucina, Giancarlo Perbellini.
L’Opera Festival è senza dubbio fonte di lavoro e guadagno per 1400 lavoratori e lavoratrici (anche se solo stagionale). Non sono solo cantanti, coristi, musicisti, ma anche truccatori, costumisti, elettricisti, tecnici, e addetti a molteplici mansioni, tutti comunque disposti a lavorare 6 giorni su 7, di giorno e di notte. È proprio grazie allo spirito di squadra fra la Fondazione Arena ed il Comune che da 102 anni Verona puó godere dell’appellativo di Città dell’Accoglienza.
Attorno gravitano poi molteplici filiere che vanno dalla gastronomia a tutto il settore terziario e dei servizi.
Che succede in caso di maltempo?
In caso di pioggia l’unico rimedio è quello di aspettare fino a 150 minuti prima di pretendere il rimborso del biglietto. Per affrontare invece il caldo torrido, che crea enormi problemi ai ballerini, musicisti e soprattutto ai cantanti che devono indossare abiti di scena piuttosto pesanti, la Fondazione Arena ha avviato quest’anno un monitoraggio, unico in Italia, sullo stress tecnico dei lavoratori.
Una prima analisi preventiva è già stata condotta sui costumi di tre opere: Aida, Nabucco e Carmen. Per la realizzazione dei nuovi costumi di Nabucco è stata creata una specifica commissione che ha controllato tutte le fasi di produzione, imponendo come criteri base l’utilizzo di fibre naturali, come lino e cotone certificati direttamente da chi ha prodotto i tessuti, e l’uso di materiali tecnici sportivi per tutte le lavorazioni sopra agli abiti.
La seconda fase ha preso il via il 6 luglio con la rivelazione dei parametri fisiologici di un campione di lavoratori. Tali misurazioni sono avvenute mediante monitoraggio della frequenza cardiaca di persone individuate nei settori del Coro, Comparse e Ballo, con l’utilizzo di cardiofrequenzimetri indossati al braccio durante le recite, sotto il costume, per tutto il periodo di esposizione a calore, quindi per tutta la prestazione.

Lo studio è avvenuto in forma anonima e nel massimo rispetto della privacy dei dati personali raccolti ed andato ad aggiungersi alle attività già in essere previste dalla normativa.
Stefano Trespidi, direttore del personale ad interim di Fondazione Arena motiva così l’iniziativa: “Il benessere dei lavoratori è la nostra priorità. Perciò tutto deve essere affrontato in maniera scientifica, sotto la guida di professionisti con una competenza specifica e strumenti dell’avanguardia. Abbiamo avviato uno studio innovativo, mai sperimentato prima. A tal proposito vorrei ricordare che esiste un protocollo condiviso con le rappresentanze sindacali secondo il quale all’aumentare delle temperature vengono tolti dei componenti dei costumi di scena, che siano di Zeffirelli o di Poda.”
Sul piano economico-finanziario la Stagione areniana si appresta a superare i 33 milioni di euro introitati l’anno scorso. E, grazie alle nuove iniziative collaterali, la Fondazioni Arena ha già approntato il programma della Stagione 2026.
Saranno tre mesi esatti di spettacoli dal vivo, ovvero 50 serate tra Opera, grande musica e danza. È prevista una doppia inaugurazione: il 12 giugno con una nuova produzione de La Traviata di Verdi (13 serate) e il 13 giugno (ed altre 6 serate) La Turandot di Puccini a 100 anni dalla “Prima assoluta”.
Aida poi, Opera regina dell’Arena, sarà in scena 6 serate in due diversi allestimenti:
- quello di “cristallo” , firmato da Stefano Poda per l’edizione n. 100 il 19, il 24 luglio e quello immaginato da Franco Zeffirelli fra il 30 luglio e il 10 settembre.
Il Nabucco invece, dramma lirico verdiano ricalcherà le orme di Poda per 10 rappresentazioni, fra il 26 giugno e il 9 settembre La Boheme di Puccini andrà in scena fra il 3 e il 25 luglio per 4 serate;
e la Turandot, opera iniziata da Puccini ma completata dal napoletano Franco Alfano, andrà in scena 6 serate, fra il 7 agosto e l’11 settembre.
In programma vi sono poi
- 3 serate – evento: il 21 luglio Roberto Bolle and Friends;
- il 13 agosto Carmina Burana con grande organico sinfonico-corale;
- il 19 agosto le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi con l’Orchestra di Fondazione Arena e con spettacolari produzioni tridimensionali firmate da Balich Wonder Studio.
Infine per la prima volta la Fondazione Arena istituirà per la stagione 2026 l’Area Family al fine di rendere il Festival accessibile anche alle famiglie e ai giovani, al di sotto dei 30 anni.
I bambini in età 0 – 14 anni pagano: 2,50 euro pro-capite, mentre gli accompagnatori viene applicata una tariffa speciale di 68 euro anziché 125 o 135 per gli adulti accompagnatori, fino ad un massimo di 6 biglietti.
Il settore dedicato alle famiglie sarà inoltre dotato di servizi speciali come ingressi o uscite agevoli, spazi per passeggini, bagni nelle vicinanze, adiacenza al palcoscenico.
Per gli “Under 30” invece saranno disponibili biglietti in platea la prezzo di 30 euro.
Per chi vorrà anzitempo acquistare i biglietti, potrà rivolgersi online a biglietteria@arenadiverona.it
Altre informazioni possono essere acquisite attraverso il sito www.arena.it.