Foto di ©Giuseppe Giordano

Il sapore della memoria e del Natale cosentino: Le “patate mbacchiuse” di Chef Giuseppe Giordano, Landhaus Milser
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Nella foto: Chef Giuseppe Giordano. ©privat

A Natale, ogni famiglia custodisce un rito, un gesto, un profumo che segna il tempo delle feste. Per Giuseppe Giordano, chef del Landhaus Milser, quel profumo è quello delle “patate mbacchiuse”, un contorno semplice e popolare che nel cosentino non manca mai sulla tavola della Vigilia. Un piatto povero, nato dalla cucina contadina, ma capace di racchiudere la magia di un’intera infanzia.

«Ricordo il mio Natale da bambino — racconta Giordano — pieno di emozioni. Prima di sederci a tavola, c’era un’esplosione di profumi che riempivano l’aria».

Nel cuore di questa tradizione c’erano loro: i zampugnari, che il 24, 25 e 26 dicembre giravano per le case suonando una lunga tromba di cuoio e intonando la strina, il tipico canto natalizio cosentino. Un suono caldo e arcaico che annunciava l’arrivo della festa.

A Cosenza, inoltre, la Vigilia ha una regola non scritta ma sacra: il 24 dicembre si mangiano solo pesce e verdure, niente carne. Una tradizione che affonda le radici nella religiosità popolare del Sud e che ancora oggi resiste, accompagnata da quei piatti che portano con sé la storia della famiglia.

Tra questi, le patate mbacchiuse restano una presenza immancabile: semplici, genuine e cariche di memoria.

Patate mbacchiuse Una ricetta semplice, antica e irresistibile

Per preparare le patate mbacchiuse per quattro persone bastano pochi ingredienti:

  • 500 g di patate
  • 500 g di cipolla rossa
  • Sale
  • Pepe nero
  • Origano

Il procedimento è quello tramandato da generazioni. Le patate si affettano a rondelle sottili e si immergono in olio caldo. Quando iniziano a dorarsi, si unisce la cipolla rossa tagliata a julienne o a mezze rondelle, avendo cura di non affettarla troppo fine.

Si lascia cuocere lentamente, insaporendo con sale, pepe nero e origano. Il segreto, racconta Giordano, è non rigirarle troppo: vanno toccate il minimo indispensabile, con una paletta di legno, a fiamma bassa e con il coperchio.

È così che nasce la patata “appiccicosa”, cremosa, morbida, quasi fusa con la cipolla: la celebre patata mbacchiusa. Perfetta con piatti di carne, ma ideale anche come accompagnamento al baccalà, protagonista della Vigilia cosentina.

Un augurio che arriva dal cuore della Calabria:
Buon Natale!