Nella foto: Friedrich Merz. Foto di ©Deutsche Bundestag, Fotografo: Thomas Köhler / photothek

La CDU vuole restringere la doppia cittadinanza

Dopo le polemiche sulla migrazione e il dibattito sullo Stato sociale, CDU e CSU propongono riforme della cittadinanza: revoca rapida per criminali e islamisti, doppio passaporto solo per casi eccezionali, mentre in molte città tedesche la criminalità è aumentata, anche a causa di stranieri con doppia cittadinanza.

Il dibattito sul cosiddetto “Stadtbild” continua a scuotere la politica tedesca. Il 14 ottobre, durante un incontro a Brandenburg, il cancelliere Friedrich Merz ha risposto a una domanda sui risultati elettorali, in cui l’AfD supera il 30%. Merz ha sottolineato la sfida del populismo di destra e la diffusa insoddisfazione verso la democrazia: «Se facciamo buona politica, possiamo affrontare questo problema», ha detto, richiamando anche la necessità di modernizzazione dello Stato e digitalizzazione.

Il punto centrale è stato il richiamo alla questione migratoria. Merz ha osservato che le politiche precedenti non avevano risolto rapidamente il problema e ha promesso: «Noi correggiamo ora questa situazione. Abbiamo ridotto i numeri dei flussi migratori tra agosto 2024 e agosto 2025 del 60%, ma resta il problema nel “Stadtbild”, e per questo il ministro dell’Interno sta effettuando rimpatri su larga scala. Dobbiamo mantenerlo».

Le dichiarazioni hanno provocato forti reazioni: opposizioni di sinistra e Verdi hanno accusato il cancelliere di discriminare persone che non “appaiono tedesche”, mentre l’AfD ha applaudito. Circa 2.000 persone hanno protestato davanti alla sede della CDU. Merz, però, ha ribadito con fermezza: «Non ho nulla da ritirare. Dobbiamo affrontare questi problemi e lo faremo».

Sulla scia di questa controversia, la Union intende affrontare uno dei temi più discussi della politica interna: la cittadinanza e, in particolare, la doppia cittadinanza. Nel 2024 sono state registrate 292.000 nuove naturalizzazioni, di cui il 28% riguardava cittadini siriani.

I politici della CDU/CSU chiedono che il doppio passaporto diventi l’eccezione e non la regola. Stephan Mayer (CSU) ha dichiarato che a violenti, criminali incalliti, nemici della Costituzione, antisemiti e chi odia la Germania la cittadinanza dovrebbe essere immediatamente revocata se possiedono due passaporti. Mayer definisce necessaria «una riforma fondamentale della legge sulla cittadinanza».

Anche Roman Poseck, ministro dell’Interno dell’Assia (CDU), propone di valutare il ritiro della cittadinanza per chi sostiene Hamas, considerandolo incompatibile con i valori fondamentali tedeschi. Cornell Babendererde, responsabile per il diritto di cittadinanza nella frangia della CDU, sottolinea che la doppia cittadinanza dovrebbe restare un’eccezione. «Se l’80% dei nuovi cittadini vuole mantenere anche il passaporto originale, dobbiamo chiederci se l’identificazione con il nostro Paese sia reale o se si tratti solo di ottenere vantaggi».

Unica eccezione prevista: i discendenti delle vittime del nazionalsocialismo. Babendererde definisce la “Wiedergutmachungseinbürgerung” un gesto fondamentale contro l’antisemitismo in Germania.

La discussione è stata innescata da un caso a Berlino: Abdallah, un palestinese naturalizzato tedesco, ha celebrato Hamas su Instagram un giorno dopo l’acquisizione della cittadinanza. La revoca della cittadinanza è possibile perché Abdallah avrebbe fornito informazioni false sul suo impegno contro l’antisemitismo.

Secondo osservatori e forze dell’ordine, in molte città tedesche la criminalità è aumentata significativamente, in parte a causa di cittadini stranieri che possiedono la doppia cittadinanza. Questo tema è diventato centrale nel dibattito politico: l’Unione sostiene che il doppio passaporto non debba essere un diritto automatico, soprattutto quando può favorire comportamenti criminali o antisociali.

Non è chiaro quanti siano i doppi cittadini in Germania. Il censimento 2022 stima 5,8 milioni, mentre il microcensimento 2024 indica circa 3,1 milioni. Nel 2023 oltre l’80% dei nuovi cittadini ha mantenuto il passaporto originale, confermando una tendenza in crescita.

Molti critici parlano di fallimento della politica migratoria tedesca: i flussi migratori continuano, la società e le infrastrutture (scuole, asili, servizi sociali) sono sotto pressione, e la criminalità aumenta. La “turbo-naturalizzazione” dopo tre anni prevista dall’era Ampel è stata fermata dal governo Merz, ma anche con cinque anni di attesa il passaporto tedesco viene giudicato concesso troppo presto.

L’Unione ora cerca l’appoggio della SPD per modificare la legge sulla cittadinanza, ma il risultato è incerto. Quello che è chiaro è che il tema della doppia cittadinanza, dei flussi migratori e della sicurezza continuerà a dominare l’agenda politica nei prossimi mesi.