Nella foto: Simone Billi. Foto ©archivio privato

L’onorevole Simone Billi (Lega): “Finalmente un sistema moderno ed efficiente, più vicino ai cittadini nel mondo. Dopo anni di immobilismo, il centrodestra realizza fatti concreti.”

Una riforma definita “storica” quella approvata alla Camera dei Deputati, destinata a cambiare radicalmente i servizi per milioni di italiani residenti all’estero. Il provvedimento, sostenuto con forza dall’on. Simone Billi, capogruppo della Lega in Commissione Esteri e presidente del Comitato sugli Italiani nel Mondo, introduce novità concrete per la rete consolare, l’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), le procedure di cittadinanza e i documenti d’identità.

“Oggi votiamo un provvedimento molto importante per la comunità italiana nel mondo,” ha dichiarato Billi intervenendo in Aula. “Una riforma concreta che modernizza il sistema consolare e semplifica la vita a chi vive fuori dai confini nazionali.”

Tra i punti salienti, la possibilità per gli italiani all’estero di rinnovare la Carta d’Identità Elettronica (CIE) anche nei comuni in Italia, semplificando una delle pratiche più complesse per chi risiede all’estero.
Fondamentale anche l’integrazione dell’AIRE nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), che permetterà finalmente un flusso diretto e automatico di dati tra Comuni, Farnesina e consolati. “Un passo avanti enorme – ha sottolineato Billi – per un’amministrazione più efficiente e vicina ai cittadini nel mondo”.

Un’altra novità riguarda le pratiche di cittadinanza, che saranno gestite centralmente a Roma. L’obiettivo è duplice: alleggerire il carico di lavoro dei consolati e garantire tempi più rapidi. Grazie a un emendamento promosso dalla Lega, infatti, il termine per la conclusione delle pratiche scende da 48 a 36 mesi.

Non meno importante l’attenzione al personale delle sedi diplomatiche. Il provvedimento prevede un adeguamento salariale per i dipendenti dei consolati, soprattutto nei Paesi dove il costo della vita è elevato, come Svizzera e Regno Unito. Verrà inoltre introdotto un sistema di valutazione delle performance per i contrattisti locali, con l’obiettivo di premiare la professionalità e migliorare la qualità dei servizi offerti.

Billi ha voluto sottolineare la continuità e la concretezza del lavoro svolto: “Rivendico con orgoglio una parte del merito di queste riforme, alle quali ho lavorato da anni con proposte, incontri e interlocuzioni costanti con le comunità italiane all’estero, la Farnesina e i ministeri competenti. È una riforma concreta che questo governo di centrodestra ha saputo realizzare, dimostrando di agire davvero nell’interesse degli italiani nel mondo”.

Nel suo intervento, il deputato leghista ha voluto ringraziare i ministeri e i ministri coinvolti, in particolare Antonio Tajani (Esteri), Matteo Piantedosi (Interno), Nicola Molteni e Giorgio Silli, per “l’impegno e la collaborazione istituzionale dimostrata durante questi anni di lavoro.”
Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche alla rete consolare e diplomatica “per l’impegno quotidiano e la professionalità con cui opera, pur in condizioni spesso difficili”, e alle opposizioni “per il contributo costruttivo durante l’esame del provvedimento”.

“C’è ancora molto da fare, ma dopo decenni di immobilismo, il centrodestra, al governo da tre anni, ha imboccato con decisione la strada giusta per dare finalmente risposte concrete agli italiani all’estero,” ha concluso Billi.

Una riforma che, nelle intenzioni del governo, segna l’inizio di una nuova fase per la diplomazia consolare italiana: più moderna, più efficiente e più vicina ai cittadini nel mondo.