
Il racconto del pellegrinaggio a Roma delle comunità cattoliche italiane in Germania di Elisa Cutullè
Un cammino di fede e fraternità sulle orme di Papa Leone XIV. Si è concluso con successo e profonda commozione il pellegrinaggio a Roma della Delegazione delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania, svoltosi dal 2 al 6 ottobre in occasione del solenne Giubileo dei Migranti e del Mondo Missionario. Una quarantina di fedeli, guidati da Don Gregorio Milone e provenienti da diverse comunità sparse sul territorio tedesco, hanno vissuto un’esperienza intensa di fede e comunione, partecipando agli eventi centrali del Giubileo e riscoprendo la bellezza della Città Eterna.
Il cuore del pellegrinaggio è stato, come voluto nell’Anno Santo, l’atto di fede dell’attraversamento delle Porte Sante. Il gruppo ha compiuto un vero e proprio itinerario giubilare, segnato dal passaggio attraverso tre delle Basiliche Patriarcali, simbolo di un cammino di conversione e speranza.
Il momento più emozionante è stato il passaggio della Porta Santa della Basilica di San Pietro. Ma il carattere profondamente religioso del viaggio è stato sottolineato anche dalle visite e dai momenti di preghiera vissuti presso la Basilica di Santa Maria Maggiore e la Basilica di San Paolo fuori le Mura, luoghi chiave della cristianità.
Ad arricchire il percorso spirituale e culturale, la Delegazione ha partecipato all‘esperienza immersiva “Come Ponti sul Mondo – Storie di Vita, Racconti di Missione”. La mostra interattiva, che lega i temi della migrazione e della missione attraverso scelte di vita e racconti, ha offerto ai pellegrini una profonda riflessione sul significato del loro servizio in Germania e sul messaggio universale della Chiesa. Questo percorso, che ha unito le preghiere individuali e comunitarie del gruppo, ha rinsaldato l’identità missionaria dei partecipanti, richiamati ad essere „Pellegrini di Speranza“ anche una volta rientrati in Germania.
Il culmine emotivo per la Delegazione, guidata dal proprio delegato, è arrivato tra sabato e domenica, con l’incontro e la celebrazione presieduta da Papa Leone XIV.
Sabato mattina, in Piazza San Pietro, i pellegrini hanno partecipato all’Udienza in occasione del Giubileo. L’emozione si è fatta più intensa domenica 5 ottobre, durante la solenne Santa Messa per il Giubileo del Mondo Missionario e dei Migranti.
Nell’Omelia e nel Messaggio per la 111ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, il Papa ha toccato le corde più profonde dei cuori, sottolineando che: „al primo posto, deve sempre esserci la dignità umana“ di ogni persona, migrante o meno. Il Pontefice ha poi ribadito il ruolo cruciale delle chiese missionarie e la necessità che la Chiesa intera sia in „cammino verso il Regno di Dio“.
Papa Leone XIV ha definito i migranti „missionari di speranza“, capaci di ravvivare le comunità stanche e di testimoniare il Vangelo con la forza della loro vita. Un messaggio chiaro che ha lasciato il segno nel gruppo MCI Germania, spesso impegnato in prima linea nell’assistenza e nell’integrazione.
Nonostante la solennità degli eventi religiosi, il pellegrinaggio ha avuto anche i suoi momenti di sfida logistica, che si sono rivelati inattese occasioni di unione. A causa di uno sciopero generale che ha bloccato i trasporti pubblici, il ricco programma turistico (che includeva Colosseo, Fori Romani, Fontana di Trevi e Piazza di Spagna) è stato trasformato in gran parte in un intenso tour a piedi.
Questa difficoltà si è però tramutata in una vera benedizione: camminare insieme per le vie di Roma, dal Colosseo al centro storico, ha permesso ai partecipanti di godere appieno della bellezza e della storia della Capitale, ma soprattutto ha cementato lo spirito di gruppo. Provenienti da missioni diverse, i membri della Delegazione hanno fin da subito „cliccato“ in un senso di vera fraternità, condividendo fatiche e gioie, rendendo il pellegrinaggio un’esperienza di Chiesa che si fa comunità unita al di là delle distanze geografiche.