Nella foto: Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato ad un incontro con i Leader di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, con il Segretario Generale della NATO e con il Presidente dell’Ucraina. Foto di ©gov.it

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preso parte al vertice NATO tenutosi a L’Aja, portando la voce dell’Italia in un contesto internazionale segnato da grandi tensioni ma anche da segnali di apertura e volontà di collaborazione. In un clima definito dalla stessa Meloni “complesso ma cruciale”, il vertice ha riaffermato la compattezza dell’Alleanza Atlantica e il suo impegno a rafforzarsi per affrontare le nuove sfide globali.

A margine dei lavori, la Premier ha avuto incontri bilaterali con i leader di Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, con il Segretario Generale della NATO e con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Il messaggio che arriva da qui è chiaro: l’Alleanza è unita, determinata, e pronta ad affrontare con realismo e coesione i nuovi scenari”, ha dichiarato Meloni in conferenza stampa.

Meloni ha espresso soddisfazione per il cessate il fuoco tra Israele e Iran, sottolineando l’importanza di continuare il dialogo tra Stati Uniti e Iran sul nucleare. Ha poi ribadito con fermezza la necessità di ottenere cessate il fuoco anche in Ucraina e a Gaza: “La situazione è insostenibile. L’Italia lavora ogni giorno affinché si trovino soluzioni diplomatiche concrete.”

Sul tema delle spese militari, la Presidente ha sottolineato che gli impegni presi dall’Italia – un incremento fino all’1,5% del PIL in dieci anni per la difesa e un ulteriore 1,5% per la sicurezza – sono “necessari e sostenibili”. Ha precisato che questi investimenti non intaccheranno altre priorità di governo: “Non verrà tolto un euro alle politiche sociali o alle famiglie. Si tratta di spese mirate che rafforzano la sicurezza nazionale nel senso più ampio, dalla difesa dei confini all’innovazione tecnologica.”

Meloni ha chiarito che il concetto di sicurezza oggi abbraccia molteplici dimensioni: dalla mobilità militare all’intelligenza artificiale, dalla difesa delle infrastrutture critiche alla lotta alla migrazione irregolare. “Stiamo investendo in un’Italia più sicura e più moderna”, ha spiegato.

Un punto centrale dell’intervento della Premier è stato l’attenzione al fianco sud dell’Alleanza. “Il Mediterraneo è oggi più che mai esposto a minacce ibride e alla crescente presenza russa. L’Italia ha la responsabilità e il diritto di portare queste preoccupazioni all’attenzione dei partner NATO”, ha dichiarato.

La Premier ha inoltre insistito sulla necessità di rivedere gli obiettivi di capacità dell’Alleanza, tenendo conto dei cambiamenti tecnologici e strategici in corso: “Oggi un satellite può essere più determinante di un carro armato. Bisogna investire bene, non solo tanto.”

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Meloni ha evidenziato l’intenzione di coinvolgere l’industria nazionale nel rilancio della produzione per la difesa. “La mia priorità è farlo in Italia, con imprese italiane. Dove non sarà possibile, ci muoveremo in ambito europeo, ma l’obiettivo è rafforzare l’autonomia industriale nazionale.”

Nel corso del vertice, la premier Meloni ha anche avuto un colloquio con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con il quale ha discusso della situazione a Gaza e delle relazioni economiche transatlantiche. In merito ai dazi, ha confermato l’impegno italiano a favore di un accordo equilibrato: “Una misura al 10% è gestibile e consente di continuare a lavorare in un clima di collaborazione.”

La Premier ha infine risposto alle critiche interne con un messaggio di responsabilità: “Gli impegni presi sono compatibili con i conti pubblici e con la nostra autonomia politica. Non lo facciamo per compiacere qualcuno, ma perché serve all’Italia. Una nazione forte si costruisce con scelte coraggiose e lungimiranti.” Il vertice di L’Aja ha offerto all’Italia l’occasione di posizionarsi come attore responsabile e strategico all’interno della NATO. La Premier Meloni ha mostrato una visione pragmatica, orientata a difendere l’interesse nazionale senza rinunciare alla cooperazione internazionale. In un momento storico delicato, l’Italia conferma il proprio ruolo centrale nell’Alleanza Atlantica, con uno sguardo attento sia al presente che alle sfide del futuro.