„I lavoratori stranieri subivano molte ingiustizie. Volevo fare qualcosa al riguardo e aiutare le persone“, sintetizza Giovanni Pollice con poche frasi il suo impegno decennale nel sindacato per una società basata sulla solidarietà. Così il 23 ottobre scorso a Berlino la Confederazione dei Sindacati Tedeschi (DGB) ha organizzato una conferenza sul ruolo dei lavoratori lavoratrici ospiti nel sindacato tedesco a 70 anni dall’accordo sul reclutamento di manodopera tra la Germania e l’Italia. In questa occasione è stata conferita a Giovanni Pollice la Medaglia Hans Böckler, si tratta della più alta onorificenza conferita dai sindacati tedeschi per il suo decennale straordinario impegno sindacale. Pollice è stato a lungo presidente dell’associazione sindacale Mach meinen Kumpel nicht an! / La mano gialla („Non toccare il mio compagno / La Mano Gialla“) contro il razzismo, la xenofobia e l’estemismo di destra. Durante la cerimonia di premiazione, ha sottolineato il suo impegno per la convivenza democratica alla luce dello spostamento politico a destra: „La democrazia deve essere difesa ogni giorno di nuovo“.

Giovanni Pollice è figlio di lavoratori migranti. All’età di 12 anni è arrivato nella Germania meridionale dal Comune montano di Capracotta, in Molise, per raggiungere il padre. Dopo aver frequentato le scuole, ha fatto la formazione professionale e conseguito il diploma di congegnatore meccanico presso una cartiera. Dopo la formazione iniziò ad impegnarsi, prima come rappresentante dei Giovani, poi come membro del Consiglio aziendale e successivamente nei sindacati con incarichi dirigenziali.
Il programma della conferenza del 23 ottobre 2025 a Berlino:
70 Jahre Gastarbeiter*innenanwerbung – die Rolle der italienischen Gastarbeiter*innen in den deutschen Gewerkschaften | DGB






















