Nella foto : Elio Germano e Isabella Ferrari in una scena dal film Confidenza di Daniele Luchetti. Foto di ©CinemaItalia

Finisce l’estate, e come sempre, ad accompagnare la ripresa autunnale, torna la rassegna CINEMA! ITALIA!, il Festival itinerante del cinema italiano. È la 28sima volta del Festival itinerante del cinema italiano, che da settembre a dicembre porterà nelle sale tedesche alcuni esempi scelti di recenti pellicole italiane. Organizzata come sempre dalla società Made in Italy, col sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il patrocinio dell’Ambasciata italiana di Berlino, la kermesse prevede un programma di sei film, tutti in versione originale con sottotitoli in tedesco.

La prima proiezione è programmata, come da copione, ad Amburgo, al cinema Metropolis, il giorno 13 settembre 2024. Alle ore 19.00 sarà proiettato Una madre di Stefano Chiantini, con il regista presente in sala per la discussione con gli spettatori, mentre la conclusione è prevista tre mesi dopo a Berlino, al cinema Babylon, con la cerimonia di premiazione della pellicola vincitrice. Nel mezzo le sale di ben 35 città tedesche, da Colonia a Heidelberg, da Monaco a Francoforte, ospiteranno la proiezione dei film selezionati, considerati il meglio, o comunque i più rappresentativi, della recente produzione cinematografica nostrana.

L’importanza di questa rassegna è data dal fatto che offre al pubblico tedesco l’opportunità unica di godere di una serie di nuovi film italiani (tutte le pellicole in programma sono del 2024) che altrimenti non sarebbero mai stati proiettati sul grande schermo in Germania. Inoltre, CINEMA! ITALIA! contribuisce a far sì che alcuni di questi film ricevano maggiore attenzione e vengano regolarmente proiettati nei cinema tedeschi. La formula è la medesima che è stata ampiamente collaudata nelle passate edizioni: il pubblico è chiamato alla fine di ogni proiezione a compilare una cartolina dando un voto al film visto. La pellicola più apprezzata dagli spettatori avrà l’onore di essere distribuita nei circuiti cinematografici tedeschi.

I film i quest’anno mescolano registi affermati (come per esempio Daniele Luchetti) e giovani esordienti, tematiche e generi differenti così da fornire un’immagine attuale dell’Italia in tutta la sua problematicità e vitalità. I film di CINEMA! ITALIA! raccontano le ansie individuali e collettive, ma allo stesso tempo mettono in scena la scelta dei protagonisti di reagire e impegnarsi, superando ostacoli e incontrando solidarietà inaspettate. In particolare, i film di questa edizione trattano temi importanti come la maternità, l’emancipazione femminile, l’incontro tra culture, la lotta contro i pregiudizi, l’amore, le paure, i sogni – in breve, tutto ciò che rende la vita interessante, ma anche complicata. Il tutto è condito da quell’inimitabile mix di dramma e commedia che solo il cinema italiano sa dosare con tanta eleganza. Inoltre, in omaggio al decimo anniversario della morte del grande maestro Francesco Rosi, verrà proiettato il suo classico avvincente Le mani sulla città, passato alla storia come dei più significativi film di impegno civile e denuncia politica.

In tempi difficili e pericolosi come quelli che stiamo vivendo il cinema sembra ritrovare la sua vera vocazione, mettendo in primo piano la forza dei sentimenti, l’importanza delle radici, soprattutto quando sono minacciate, e la necessità di incontri e solidarietà. È interessante notare che tutti i film dell’edizione di quest’anno del festival CINEMA! ITALIA! affrontano, indipendentemente l’uno dall’altro, ma in modo coerente, questa esigenza. Paolo (Alessio Vassallo) e Lucia (Barbara Giordano), i protagonisti di Indagine su una storia d’amore di Gianluca Maria Tavarelli, vivono insieme da otto anni, si amano fin da ragazzi e conducono una vita tranquilla (e un po’ monotona). Hanno studiato insieme recitazione con la stessa passione, e ora si rendono conto che le loro carriere non sono arrivate al punto che speravano. E forse anche il loro rapporto mostra qualche crepa. Nell’epoca della iper-esposizione mediatica si sentono troppo sottotraccia. Per uscire dalla disillusione pensano di dare una scossa alla loro routine: e se partecipassero a uno show televisivo in cui raccontare il loro amore e, soprattutto, i momenti di crisi? Potrebbe essere un’opportunità per rilanciarsi? Sarà una benedizione o una bomba a orologeria? Man mano che il programma tv procede, e la loro notorietà cresce, i due si trovano crudamente a confrontarsi con le falle della loro vita sentimentale. Tavarelli presenta con grande umorismo una piccola e deludente storia d’amore che però alla fine diventa una filosofia di vita (meglio rimanere fedeli a sé stessi).

Scena del film Storia del Frank e Nina di Paola Randi

Anche i giovani protagonisti de La storia del Frank e della Nina di Paola Randi vogliono rimanere se stessi a tutti i costi. Sono Nina (Ludovica Nasti), una madre single, Frank (Samuele Teneggi), un poeta biondo con una morale un po’ libera, e il muto Gollum (Gabriele Monti), che sa esprimersi solo con i graffiti. Al loro piccolo sogno si contrappongono una Milano arcaica e postmoderna e una società corrotta dall’egoismo. Un giorno Gollum incontra Frank che invece con le parole è abilissimo, tanto da riuscire a farne un lavoro, vendendo agli studenti delle scuole compiti di italiano e non soltanto. Quando compare Nina, sedici anni e già una figlia con un malavitoso della zona, che tutti chiamano “Il Duce”, la vita cambierà per tutti e tre. E così le lezioni rubate sono un’avventura, le fabbriche abbandonate si trasformano in magnifiche cattedrali, la città li nasconde, è un luogo magico dove il tempo si deforma, la nebbia li protegge e loro diventano una famiglia. E forse insieme riusciranno a impossessarsi della vita e forse invece no. Perché la realtà a un certo punto si sveglia con tutto il suo grigio e la sua violenza e li trova. E allora non resta che scappare. É una fiaba moderna quella che racconta Paola Randi, con i toni di un’originale e acrobatica ballata punk, che ricorda un po’ la poesia di Miracolo a Milano e un po’ la felice amoralità di Jules e Jim.

Scena dal film Anna di Marco Amenta

Due figure femminili sono al centro di Anna di Marco Amenta e Una madre di Stefano Chiantini. Personalità forti in grande difficoltà, che però non si lasciano abbattere e soprattutto non vogliono tradire la loro natura. Anna (Rose Aste), la protagonista dell’omonimo film, donna giovane e spregiudicata, dopo un’esperienza infelice a Milano decide di tornare nella sua terra natale, la Sardegna, e di riprendere l’attività del padre, l’allevamento di pecore. In una situazione normale non dovrebbe essere troppo difficile, ma invece deve confrontarsi con la dura realtà del presente: speculazione edilizia, corruzione burocratica, persino minacce e violenza. È sola, lotta a mani nude, ma la sua battaglia vale la pena di essere combattuta. L’altra giovane donna, protagonista di Una madre, interpretata da Aurora Giovinazzo, vive in un camper insieme con la madre, Giovanna (Micaela Ramazzotti), e si arrangia con lavori occasionali. È introversa, ferita dal senso di colpa morale di un aborto che non vuole guarire. Il suo destino sembra segnato, ma lentamente qualcosa cambia, proprio grazie all’incontro con altre persone e a una fiducia in se stessa ritrovata in modo miracoloso. La svolta si compie quando inizia a lavorare nella pescheria di Carla (Angela Finocchiaro) e, volente o nolente, entra in contatto con il nipote della donna, un bambino di un anno. Un film dedicato agli emarginati, per esprimere qualcosa di universale.

Infine, Confidenza di Daniele Luchetti, tratto da un romanzo di Domenico Starnone, racconta di alienazione e ossessione. L’alienazione riguarda Pietro, insegnante di matematica e protagonista del film (un grande Elio Germano), giovane e carismatico professore di liceo, amato dai suoi studenti, in particolare da Teresa, brillante e ribelle studentessa che, casualmente, Pietro rincontra qualche tempo dopo e con cui inizia una relazione, incoraggiandola a seguire la sua passione per la matematica. Un giorno Teresa, per gioco, gli propone di confidarsi reciprocamente un segreto mai rivelato a nessuno. Da allora l’esistenza di Pietro che, intanto, si è lasciato con Teresa ed è diventato famoso grazie a un libro sulla scuola, sposando Nadia e mettendo su famiglia, cambia profondamente. La consapevolezza di ciò che Teresa sa, e magari potrebbe rivelare, continua a perseguitare Pietro negli anni. Daniele Luchetti costruisce abilmente un film in cui non viene raccontata la verità, ma il fantasma della verità, il senso di colpa con cui bisogna fare i conti.

Il programma di CINEMA! ITALIA! è completato, come si diceva, da un omaggio al grande regista Francesco Rosi a dieci anni dalla sua scomparsa. Per ricordare uno dei maestri più importanti del cinema italiano, verrà presentata la versione restaurata, con sottotitoli in tedesco, di Le mani sulla città, vincitore del Leone d’Oro al Festival del Cinema di Venezia nel 1963. Il film è ambientato nella Napoli degli anni ’60 e nell’ultima inquadratura appare la scritta: «I personaggi e gli eventi qui raccontati sono di fantasia, autentica è invece la realtà sociale ed economica da cui provengono». Da allora ben poco è cambiato, forse proprio niente.

I film dell’edizione 2025:

Anna – Anna (2024) di Marco Amenta

Confidenza Confidenza (2024) di Daniele Luchetti

Indagine su una storia d’amore Interviews zu einer Liebesgeschichte (2024) di Gianluca Maria Tavarelli

Una madre Eine Mutter (2024) di Stefano Chiantini

La storia del Frank e della Nina Die Geschichte von Frank und Nina (2024) di Paola Randi

Le mani sulla città Hände über der Stadt (1963) di Francesco Rosi

Il calendario delle proiezioni:

  • 13.09 – 25.09 Amburgo
  • 11.09 – 20.09 Colonia
  • 15.09 – 30.09 Oldenburg
  • 18.09 – 245.09 Braunschweig
  • 18.09 – 245.09 Düsseldorf
  • 25.09 – 01.10 Stoccarda
  • 25.09 – 01.10 Reutlingen
  • 25.09.-01.10. Hannover
  • 25.09.-01.10. Würzburg
  • 02.10.-08.10. Bonn
  • 02.10.-08.10. Bremen
  • 02.10.-08.10. Leipzig
  • 09.10.-22.10. München
  • 13.10.-26.10. Augsburg
  • 23.10.-29.10. Lich
  • 30.10.-05.11. Nürnberg
  • 06.11.-12.11. Karlsruhe
  • 06.11.-12.11. Halle
  • 06.11.-12.11. Darmstadt
  • 13.11.-19.11. Regensburg
  • 13.11.-19.11. Münster
  • 20.11.-26.11. Göttingen
  • 20.11.-26.11. Lübeck
  • 20.11.-26.11. Saarbrücken
  • 20.11.-26.11. Mannheim
  • 20.11.-26.11. Marburg
  • 20.11.-10.12. Frankfurt am Main
  • 27.11.-03.12. Dresden
  • 27.11.-03.12. Kiel
  • 27.11.-03.12. Bamberg
  • 27.11.-10.12. Bielefeld
  • 04.12.-10.12. Kassel
  • 04.12.-10.12. Heidelberg
  • 11.12.-17.12. Freiburg
  • 11.12.-17.12. Berlin