Nella foto: Kosuke Hayashi Foto di ©Elisa Cutullè

Il Nippon Connection Film Festival, giunto quest’anno alla sua 25ª edizione e svoltosi dal 27 maggio al 1 giugno 2025 a Francoforte sul Meno, ha offerto agli appassionati di animazione un gioiello cinematografico: „Ponoc Short Films Theatre Volume 1: Modest Heroes“. Questa raccolta di tre cortometraggi anime, presentati in una proiezione che ha catturato l’attenzione del pubblico, è un vibrante esempio dell’arte dell’animazione contemporanea, caratterizzata da colori brillanti, toni luminosi e una meticolosa attenzione ai dettagli. L’evento ha avuto un tocco speciale grazie alla presenza di Kosuke Hayashi, l’artista degli sfondi dell’ultimo film del trio, che ha partecipato a una sessione di domande e risposte, offrendo una preziosa finestra sul processo creativo.

Un trittico di storie, un unico filo conduttore

„Modest Heroes“ (Eiyuu) è una collezione di tre racconti distinti, ognuno con il proprio stile e tema, ma uniti dall’esplorazione del concetto di „eroismo modesto“ o „eroi di tutti i giorni“. L’antologia sfida la nozione convenzionale di eroe, presentando personaggi che compiono atti di coraggio e resilienza nelle situazioni più ordinarie.

Il primo film, „Kanini & Kanino“, diretto da Hiromasa Yonebayashi (noto per „Mary and the Witch’s Flower“), incanta con la sua rappresentazione di due piccoli esseri acquatici che vivono in un mondo sottomarino. La loro avventura per salvare il padre ferito li porta ad affrontare pericoli e a dimostrare una forza e un ingegno sorprendenti. La bellezza visiva di questo corto è arricchita dalla resa dell’acqua, „così acquosa“, quasi „un film del 2025“ per la sua qualità. Kosuke Hayashi, ha rivelato che il direttore artistico, un suo amico, „andava ogni giorno al fiume e dipingeva l’acqua e faceva del suo meglio per farla sembrare il più reale possibile“, una testimonianza della dedizione al dettaglio che permea l’intera antologia.

Il secondo film, „Life Ain’t Gonna Lose“, diretto da Yoshiyuki Momose, si concentra su una storia toccante e realistica che affronta la quotidianità e le sfide di un bambino con allergie alimentari. Attraverso gli occhi del piccolo protagonista e della sua famiglia, il corto esplora la perseveranza e l’amore che trasformano le difficoltà in atti di eroica normalità.

Infine, „Invisible Man“, diretto da Akihiko Yamashita, porta in scena un uomo invisibile che lotta per navigare in un mondo che non lo vede. Questo corto è stato particolarmente lodato per il suo lavoro sugli sfondi, interamente realizzati da Kosuke Hayashi. La natura invisibile del personaggio principale ha reso gli sfondi „particolarmente importanti“ per trasmettere l’espressione e l’emozione. Hayashi ha raccontato la sfida di creare questi sfondi: „Pensavo che sarebbe stato divertente, ma in realtà è stato piuttosto difficile“. Il regista aveva richiesto un’estetica „non pulita“, quasi „sporca“, per riflettere un mondo „distorto“. Per ottenere questo effetto, sebbene tutto fosse disegnato su carta, sono stati impiegati „diversi trucchi per farlo sembrare diverso e per in qualche modo distruggere parti della carta in modo che non sembrassero normali“.

Il ruolo dell’artista degli sfondi e la sua „invisibilità“

Durante la sessione di domande e risposte, Kosuke Hayashi, insignito del prestigioso Nippon Rising Star Award ha condiviso intuizioni sul suo mestiere. Il Nippon Rising Star Award è un riconoscimento conferito dal festival ai „giovani talenti eccezionali“ che si distinguono nel panorama cinematografico giapponese, e la scelta di Hayashi sottolinea la sua notevole abilità e la sua visione artistica.

Hayashi ha espresso il sentimento di solitudine nel suo lavoro, paragonandolo all’esperienza del personaggio invisibile del film. Ha anche discusso la filosofia dietro la creazione degli sfondi: „Il background non dovrebbe disturbare l’esperienza del film“, „non dovrebbe risaltare“. Ha aggiunto che „diventare invisibili è in qualche modo il dovere che ci imponiamo“, riflettendo un’umiltà e una dedizione che mettono il film al primo posto. Nonostante ciò, ha ammesso che ricevere complimenti per il suo lavoro lo rende „davvero felice“. Tra le sue influenze, Hayashi ha citato un artista che ha lavorato al celebre film „Il mio vicino Totoro“, definendolo un „dio“.

Il Nippon Connection Film Festival: una piattaforma per l’eccellenza

Il Nippon Connection Film Festival, giunto alla sua 25ª edizione, si conferma un appuntamento imperdibile per il cinema giapponese in Europa. La sua capacità di curare un programma così ricco e diversificato, che spazia da opere innovative come „Modest Heroes“ a film che affrontano tematiche più profonde e storiche come „The Birth of Kitaro: The Mystery of Gegege“, dimostra la sua importanza nel promuovere la cultura cinematografica giapponese e nell’offrire al pubblico esperienze memorabili. La partecipazione di artisti di spicco come Kosuke Hayashi arricchisce ulteriormente il valore del festival, creando un dialogo diretto tra creatori e spettatori.

„Ponoc Short Films Theatre Volume 1: Modest Heroes“ non è solo un’esibizione di eccellenza tecnica nell’animazione, ma un’opera che invita alla riflessione sulla natura dell’eroismo nella vita quotidiana. Le sue storie, seppur modeste nelle premesse, risplendono di coraggio, amore e resilienza, lasciando un’impressione duratura sul pubblico. https://db.nipponconnection.com