Nella foto in alto: il vescovo della diocesi di Limburg, Dr. Georg Bätzing e Ingeborg Schillai consegnano la relazione finale del progetto “Ascoltare le vittime – Impedire l’abuso”, a due vittime. Foto di ©Jochen Reichein/Bistum Limburg

“Non siamo alla fine, questo è l’inizio” con queste parole il vescovo di Limburg Bätzing ha accolto la relazione finale del progetto Ascoltare le vittime – Impedire l’abuso

Il 13 giugno scorso con una cerimonia nella Paulskirche di Francoforte sul Meno (nonostante il nome, non si tratta di una chiesa) il vescovo di Limburg, Dr. Georg Bätzing, e la presidente dell’assemblea diocesana, Ingeborg Schillai, hanno ricevuto la relazione finale del progetto, da loro commissionato, “Ascoltare le vittime – Impedire l’abuso” (Betroffene hören – Missbrauch verhindern). Il progetto di 415 pagine avviato nel settembre 2019 e conclusosi nel giugno 2020 “ha voluto creare le condizioni affinché le esperienze delle vittime portino a delle conseguenze” ha detto Maria Dewi Suharjanto, direttrice del progetto, nonché vice direttrice della Haus am Dom di Francoforte.

Nel nome del progetto “Ascoltare le vittime – impedire l’abuso” è espressa l’intenzione del lavoro, ossia dare sempre la priorità all’ascolto di chi ha subito e subisce l’abuso da parte di religiosi. È un cambio di prospettiva fondamentale nella comunicazione perché promuove una cultura della trasparenza all’interno della chiesa, dove in passato è prevalso da parte di religiosi un atteggiamento di occultamento e di banalizzazione degli abusi e nonché di mancanza di ascolto e considerazione delle vittime: “Non si voleva che si parlasse di questo” ha detto, Lisa Scharnagl, una delle vittime che ha partecipato al progetto.

“Ascoltare le vittime – Impedire l’abuso” è un lavoro coraggioso, il coraggio di chi ne ha dato l’incarico e il coraggio di chi ci ha lavorato affrontando situazioni difficili e conflittuali. Un progetto che ha sviluppato un programma per la diocesi la cui attuazione possa in futuro impedire l’abuso, garantire una comunicazione aperta e adeguata con le vittime, che sono bambini e giovani minorenni, assicurare un’onesta elaborazione dei casi e mantenere un atteggiamento rispettoso nei confronti delle vittime. Un progetto complesso e delicato strutturato in nove sottoprogetti e da commissioni di controllo qualità in ogni sua fase, un lavoro che ha visto la partecipazione di 70 professionisti e parecchi rappresentanti della prospettiva delle vittime. In particolare al Sottoprogetto 1, composto da due giuristi e da una psicologa, terapeuta del trauma, è stato affidato l’esame dei casi di abuso nella diocesi di Limburg. Il sottoprogetto 1 ha esaminato 46 casi di abuso sessuale che risultano agli atti nella diocesi di Limburg dal 1946 ad oggi, ha esaminato i fascicoli personali degli accusati, ha ascoltato le vittime. I nomi degli accusati non sono stati resi pubblici per motivi legali ma sono noti al vescovo e alla signora Schillai, 24 di loro sono deceduti, due accusati godevano di grande reputazione da parte della collettività e avevano persino ricevuto la Croce al merito della repubblica federale.

“Non potremo impedire l’abuso. La cosa terribile di questo crimine è che gli uomini cercano modi perfidi per abusare di bambini e di giovani. Ma, come ha mostrato allora lo Studio MHG e ora il nostro progetto, c’è molto nelle strutture della chiesa che lo favoriscono” ha confermato il vescovo Bätzing. Infatti il progetto “Ascoltare le vittime – Impedire l’abuso” ha avuto il compito di individuare i fattori sistemici, quelle strutture della chiesa, che favoriscono l’abuso sessuale, per esempio i “sistemi chiusi” degli internati e dei collegi. Una volta individuati questi fattori sistemici il progetto trae le conseguenze, ovvero presenta con 61 provvedimenti da attuare per eliminare i fattori che favoreggiano l’abuso e per affrontare con trasparenza i casi di abusi sessuale. „È ora necessario prendere provvedimenti che faranno male e che faranno discutere” ha detto il vescovo Bätzing, nella cerimonia ufficiale di consegna nella Paulskirche. Con “con le persone – contro la doppia morale – post clericale” il progetto sintetizza la necessità di una cesura nell’atteggiamento della chiesa e propone fra le misure da attuare la costituzione della figura di difensore civico esterno, come riferimento per denunciare casi di abusi sessuale, una trasparente struttura di comunicazione e di gestione delle denunce e la creazione di ufficio che si occupi congiuntamente di prevenzione, intervento e rielaborazione di abusi. Viene auspicata inoltre una ridefinizione della morale sessuale e un rapporto più paritario fra religiosi e laici, “la chiesa di tutti i battezzati” e la presenta di donne al vertice degli organi della diocesi con il sistema di doppi vertici.

Il progetto “Ascoltare le vittime – Impedire l’abuso” si pone sulla scia dell’MHG-Studie (2014-2018), commissionato dal collegio episcopale tedesco nel 2014. Questo era stato un ampio lavoro di ricerca sugli abusi sessuali all’interno della chiesa cattolica tedesca, intrapreso da istituti di ricerca di Mannheim, Heidelberg e Gießen, da cui le iniziali MHG dello studio. Il progetto della diocesi di Limburg si fonda sull’ampio Studio MHG, ne è un suo proseguimento esplicito, ne prende indicazioni, suggerimenti anche metodologici di indagine e va oltre. “Ascoltare le vittime – Impedire l’abuso” infatti propone misure e provvedimenti pratici. “I risultati dello studio sono un grido affinché si agisca finalmente in maniera di efficace contro l’abuso sessuale nella chiesa e contro il suo occultamento” ha detto la presidente dell’assemblea diocesana Ingeborg Schillai.

Il vescovo Bätzing ha promesso di attuare le misure e il primo passo è stato dare il via libera a una commissione diocesana indipendente che lavorerà tre anni per la realizzazione delle misure indicate dal progetto. “Saremo onesti come diocesi: diremo chiaramente ciò che è successo”, ha detto il vescovo „e diremo con chiarezza che cosa faremo. E ne daremo conto non a porte chiuse”. Forse i 61 provvedimenti non potranno essere tutti realizzati in maniera testuale, ha aggiunto il vescovo, ma nelle intenzioni si terrà fede al progetto, ha promesso il vescovo Bätzing, che ricordiamo è anche il presidente della conferenza episcopale tedesca, eletto nel marzo scorso, in seguito alle dimissioni del vescovo Reinhard Marx, vescovo di Monaco e Freising.

Con il progetto “Ascoltare le vittime – Impedire l’abuso” e con lo Studio MHG, la chiesa tedesca ha intrapreso un cammino coraggioso di elaborazione e di trasparenza che possa servire anche in futuro a impedire gli abusi di potere e gli abusi sessuali. Lo scandalo degli abusi sessuali è stato certamente uno dei motori che hanno portato lo scorso anno la chiesa cattolica tedesca, clero, religiosi e laici, a intraprendere un lungo processo di riforma della chiesa, il Cammino sinodale, un processo tuttora in atto e che a settembre pubblicherà i primi risultati.

La cerimonia nella Paulskirche si trova anche online sia sul nel canale youtube che sul profilo Facebook della diocesi di Limburg, Bistum Limburg con il titolo: Abschlussveranstaltung Betroffene hoeren Missbrauch verhindern in der Frankfurter Paulskirche.

Qui i comunicati stampa che riassumono i risultati del progetto “Ascoltare le vittime – Impedire l’abuso”

Vale il testo originale in tedesco che potete trovare cliccando al seguente indirizzo internet:
https://hilfe-bei-missbrauch.bistumlimburg.de/beitrag/es-ist-nicht-beendet-wir-fangen-jetzt-an-3/

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