Storia, società e prospettive dell’emigrazione italiana in Germania a 70 anni dall’Accordo italo-tedesco. Quando: 18 ottobre. Dove: Francoforte. Il Convegno è organizzato da ACLI Germania, Delegazione MCI Germania e Corriere d’Italia.

Quando: Sabato, 18 ottobre 2025, ore 14:00.

Dove: Sala della Comunità Cattolica Italiana, Bettinastraße 26, D-60325 Frankfurt am Main.

Con la firma dell’Accordo bilaterale del 1955 tra Italia e Repubblica Federale di Germania prendeva avvio una delle più significative esperienze migratorie della storia europea contemporanea. Migliaia di lavoratori e lavoratrici italiani varcarono allora le frontiere, diretti verso fabbriche, cantieri e miniere della Germania occidentale. Con loro portarono lingue, culture e aspirazioni che avrebbero trasformato non solo le proprie vite ma anche il tessuto sociale del Paese ospitante.

Questa presenza non si limitò al contributo economico: nacquero reti associative, missioni cattoliche, patronati, circoli ricreativi e sindacati capaci di offrire sostegno, socialità e strumenti di rappresentanza. L’emigrazione italiana divenne così un laboratorio di cittadinanza transnazionale, in cui il confronto con le istituzioni tedesche e italiane produsse nuovi diritti, pratiche di integrazione e spazi di partecipazione.

Oggi, a settant’anni di distanza, quell’esperienza rimane parte integrante della memoria collettiva. Le nuove generazioni intrecciano radicamento locale e legami con l’Italia, mentre le recenti mobilità ripropongono temi cruciali: precarietà del lavoro, accesso ai servizi, parità di genere, rappresentanza politica. La vicenda migratoria italiana in Germania continua, dunque, a interrogare il presente, ricordandoci come le migrazioni restino, ancora oggi, vere e proprie “frontiere in movimento”.

Il convegno nasce con questo intento: intrecciare memoria e attualità, passato e futuro dell’emigrazione italiana in Germania, creando uno spazio di confronto tra studiosi, istituzioni, associazioni e nuove generazioni. È gradita l’iscrizione.

Il programma: