Dopo la presentazione di ottobre a Penne (Pescara), il libro "L’altro eroe dei due mondi – Francesco Federico Falco" è stato presentato anche a L’Avana (Cuba) nell’ambito della Settimana della Cultura Italiana, che la nostra Ambasciata organizza ogni anno a fine novembre. La prima pubblicazione sulla figura poco conosciuta dell’eroico personaggio abruzzese è stata scritta dalla storica Sandra Estevez Rivero, che lavora all’Oficina dell’Historiador di Santiago de Cuba, e da Antonio De Fabritiis, presidente dell’Associazione Abruzzesi in Cuba. All’incontro hanno partecipato, fra gli altri, l’ambasciatore italiano Marco Baccin, la console Giacinta Oddi e Domenico Capolongo, che ha curato diverse pubblicazioni sulla presenza italiana a Cuba.
La pubblicazione è stata resa possibile grazie al patrocinio, oltre che del Comune di Penne anche del Cram Regione Abruzzo dell’era Donato Di Matteo-Giuseppe Tagliente.
Falco, medico nato a Penne il 12 aprile 1866, combatté per l’indipendenza di Cuba dalla dominazione spagnola come comandante medico dell’esercito cubano. La Estevez ha sottolineato gli aspetti più significativi della vita di questo eroico personaggio che nel filone della tradizione mazziniana e nello spirito garibaldino promosse iniziative concrete per aiutare i fratelli cubani ad affrancarsi dalla dominazione coloniale spagnola. Fino a fondare nel 1896 un Comitato per la libertà di Cuba che attraverso le varie conferenze fece conoscere agli italiani la realtà cubana e nelle stesse conferenze raccolse soldi da inviare ai combattenti dell’Isola. Egli però non sentendosi pienamente soddisfatto, decise di partecipare in prima persona alla cruenta lotta per la liberazione della maggiore Isola delle Antille, fra le ultime nazioni a essere liberata in America Latina dal dominio spagnolo. Tra mille peripezie e insistenze con una totale determinazione, Falco riuscì a raggiungere Cuba per mettersi agli ordini dei comandanti cubani guidati dal "libertador" Josè Marti e partecipare in modo diretto nelle azioni belliche.
Il medico-guerrigliero abruzzese non fu d’accordo con l’intervento degli Stati Uniti verso la conclusione del conflitto perchè sottraeva ai cubani la possibiltà di riscattare da soli la loro libertà dovendo, per altro, sopportare poi l’ingerenza a stelle e strisce nell’Isola per molti anni in seguito, fino alla Rivoluzione del 1959.
A guerra finita, Falco ricevette dalla Repubblica di Cuba incarichi prestigiosi, prima nell’ambito dell’Isola stessa e successivamente con la nomina di Console a Genova e poi ad Amburgo (Germania). Venne pure nominato Ministro pleniponziario del Governo cubano e delegato alla Organizzazione mondiale di Agricoltura, dove svolse un ruolo di primaria importanza scrivendo anche diverse opere sulla coltivazioni di cereali, grano e mais e sulla maniera più adeguata di combattere le varie piaghe che colpivano questo vitale settore di produzione.
Questo singolare Eroe consacrò tutta la sua vita a praticare e propagare i più alti ideali di libertà e indipendenza dei popoli trascuarando completamente gli affetti familiari e la propia professione, servendo la sua nuova Patria con costanza e dedizione, senza, però essere ripagato per ciò che meritava. Finì la sua vita in povertà senza ricevere da Cuba nemmeno un vitalizio che gli permettesse di realizzare il suo sogno di vivere e morire sull’Isola. Così, in una stanza di un piccolo appartamento a Livorno, l’11 agosto 1944 la fiamma di questo grande garibaldino si spense senza onori né gloria. C’è voluto il libro di Estevez-De Fabritiis per ridare a questo grande personaggio la giusta considerazione storica che merita.
"La comunità pennese è grata agli autori per aver ricordato e fatto conoscere uno dei più illustri cittadini di Penne, al quale è intitolata una via importante del nostro Comune – aveva detto il sindaco di Penne Ezio Di Marcoberardino nella presentazione in Abruzzo – Falco è stato un uomo di valore e di grande impegno civile, mazziniano, garibaldino, socialista, si è battuto sempre per affermare gli ideali di libertà e di democrazia in Italia e soprattutto a Cuba".