1945-2025 – A 80 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale.
Oggi, 25 aprile, festa della Liberazione, parliamo di un evento, la Giornata dei valori democratici, il cui obiettivo è sensibilizzare i giovani ai valori della democrazia, della libertà, beni comuni, mai definitivamente acquisiti ma che vanno salvaguardati, difesi e portati avanti. In quattro anni la Giornata dei valori democratici, un progetto ANPI Francoforte, ha coinvolto seicento alunne e alunni delle classi bilingue in Germania.
Il titolo è preso da un lavoro di ricerca di alunne e alunni che hanno partecipato alla Giornata dei valori democratici di quest’anno. „Tanti sono stati i martiri della follia nazifascista, ma a volte è bene concentrarsi su un singolo episodio per innalzarsi e avere uno sguardo più ampio sullo stato del mondo in cui viviamo e il passato, se rivisitato con la dovuta attenzione, è un ottimo punto di partenza per capire il presente e immaginare il futuro“, così Donato Prosdocimo, socio ANPI Frankfurt, la sezione che ha dato vita quattro anni fa al progetto Giornata dei valori democratici.

Freiherr-vom-Stein-Schule, Procolino Antacido ©PCB
Il 31 marzo scorso si è svolta la quarta edizione Giornata dei valori democratici, un progetto di ricerca storica sulla Resistenza, sugli anni fondamentali che hanno portato alla fine della Seconda guerra mondiale e alla fondazione della Repubblica italiana con la Costituzione. Il progetto ha coinvolto diverse scuole bilingui della Repubblica federale, coadiuvati dai/dalle loro insegnanti. I lavori sono stati presentati nel liceo bilingue Freiherr-vom-Stein di Francoforte, che quest’anno ha ospitato la Giornata dei valori democratici. Il tema di quest’anno sono state le storie degli IMI, gli internati militari italiani e degli internati nei lager. La Giornata dei valori democratici ha visto la partecipazione di oltre 160 alunne e alunni i quali hanno interpretato con la massima libertà espressiva (tramite i media più diversi) il tema „La guerra: le vittime italiane nel terzo Reich e la loro memoria“. Le alunne e gli alunni hanno presentato i loro lavori che hanno dato espressione ai valori dell’umanità, dell’antifascismo, del rifiuto della guerra e della violenza, non solo nel passato, ma anche nel nostro attuale e drammatico presente.
I lavori:
- „Le farfalle con le stelle gialle“, una storia di inclusione della 2b della Holzhausenschule di FFM, con le insegnanti Adalgisa Silvestri e Patrizia Spanu.
- „La valigia della memoria“ della 3b della Scuola elementare Finow, Berlino, con l’insengante Vanessa Pascocci.
- „Erano ragazzi: quando la storia ci chiede di dire di no“, 6b Finow Grundschule, Berlino, con l’insegnante Cecilia Cavallo.
- Inclusione. Oggi e allora? 7b della Freiherr-vom-Stein-Schule, con l’insegnante Alessandra Felici.
- IMI – Mario Villa, 80 anni di silenzio – Nel lager – classe 9a, sezione italiana della Scuola Europea, Francoforte sul Meno, con l’insegnante Alessandro Zangrossi.
- „I dimenticati?“, 10b dell’istituto scolastico integrativo Gesamtschule Süd, con l’insegnante Daniela Romeo.
- „Ascoltare e tramandare la storia“, Sezione italiana dell’11° anno della Scuola Europea di Francoforte sul Meno, con l’insegnante Silvia Cavaterra.
- „Una storia tra tante: Fulvio De Antoni“ classe 11a, sezione italiana della Scuola Europea di Francoforte sul Meno, con l’insegnante Fabia Geslao.
- „La libertà si coltiva con la memoria“, corso di italiano avanzato, 12° anno della Freiherr-vom-Stein-Schule, con l’insegnante Maria Pingitore.
- „Il campo di prigionia di Rollwald e i prigionieri politici italiani“, classe 11a della scuola Oswald-von-Nell-Breuning, Rödermark, con le insegnanti Angela Wallner, Maurella Carbone.

Il direttore scolastico del Consolato generale di Francoforte, Alessandro Bonesini, nel suo saluto ha citato due articoli della Carta costituzionale tedesca e italiana che sono a fondamento della società in cui viviamo o proveniamo: Articolo 26 della Carta costituzionale tedesca: Le azioni che possono turbare la pacifica convivenza dei popoli e intraprese con tale intento, in particolare al fine di preparare una guerra offensiva, sono incostituzionali. Tali azioni devono essere perseguite penalmente.
Anche la Costituzione italiana, all’articolo 11 recita: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

L’importanza della Carta costituzionale a difesa della libertà e democrazia è stata espressa da Karin Müller, sottosegretario di Stato per gli affari federali ed europei della Cancelleria di Stato dell’Assia. Ha ricordato che il Land Assia „sostiene la scuola di pace Monte Sole per promuovere campus di pace in collaborazione con la regione partner Emilia Romagna e mantenere vivo il ricordo della strage di Marzabotto (1944), ha ricordato Karin Müller, dove più di 770 (di cui 213 bambini sotto i 13 anni) persone furono trucidate dai nazisti“. Per questo „i partigiani italiani, il ricordo dei crimini del nazionalsocialismo sono temi per noi importanti in Assia“. I lavori presentati dalle classi scolastiche dal trattamento disumano dei internati militari, fino al trattamento allora di persone con disabilità „sono temi molti diversi che hanno in comune: mostrano come i regimi che classificano le persone in gruppi di migliori o peggiori, perdono in umanità“.

Nella foto sopra i ragazzi della Scuola europea di FFM hanno ricostruito alla luce dei pochi riferimenti biografici, come è nella stragrande maggioranza dei casi degli IMI, la storia del soldato Mario Villa di Vernasca e immaginato una toccante corrispondenza epistolare con la madre. Mario Villa era primogenito di sedici fratelli e aiutava i genitori nei campi e nell’allevamento per il sostentamento della numerosa famiglia. È morto in un campo di concentramento in Germania il 18.03.1945 a poche settimane dalla fine della guerra.

Nella foto sopra i ragazzi della 12a classe hanno raccontato con forte partecipazione emotiva gli eventi tragici di Kassel, proprio nel giorno dell’ottantesimo della strage. Il giorno prima alcuni di loro con la prof.ssa Pingitore erano stato nella città assiana per la commemorazione con ANPI e alcune associazioni antifasciste cittadine, davanti alla lapide che riporta i nomi delle vittime. Il 31 marzo si è tenuta sempre a Kassel la commemorazione della città a cui ha partecipato il console generale di Francoforte, Massimo Darchini.

Con progetto sul campo di prigionia di Rollwand della Oswald-von-Nell-Breuning, Rödermark, le alunne e gli alunni sono riusciti ad avere la lista dei nomi dei prigionieri politici italiani lì detenuto, grazie alla collaborazione di un funzionario, signor Höflein, che ha fatto vistare ai ragazzi atti non accessibili presso l’archivio, Hessisches Landesarchiv.
Lavori di ricerca pregevoli e originali, come quello sopra, che contribuiscono a far conoscere un pezzo della nostra storia e che andrebbero resi pubblici. Al termine della presentazione dei lavori tutti i partecipanti hanno ricevuto la pergamena ANPI e un omaggio, una foto realizzata dell’artista Matthias Canapini: due mani che tengono la foto di una casa distrutta, il tema della perdita della casa a causa dei conflitti bellici. (https://anpi-deutschland.de/la-casa-sulle-spalle-di-matthias-canapini-in-germania/).
Presenti alla Giornata dei valori democratici 2025, il direttore scolastico della Freiherr-vom-Stein-Schule, Procolino Antacido, che ha fatto „gli onori di casa“, i già menzionati sopra, Alessandro Bonesini, direttore scolastico del consolato generale di Francoforte, Karin Müller, sottosegretario di Stato per gli affari federali ed europei della Cancelleria di Stato dell’Assia, Donato Prosdocimo, della sezione ANPI di Francoforte, e Pamela Garigali, dell’associazione biLiS, l’associazione dei genitori per la promozione del ramo scolastico bilingue italo-tedesco che sostiene il progetto della Giornata dei valori democratici e Matthias Canapini, giornalista e fotografo della mostra “La casa sulle spalle”.
Infine, l’augurio del direttore scolastico Bonesini alle ragazze e ragazzi che hanno animato con i loro lavori la quarta Giornata dei valori democratici vale per noi tutti: „Vi auguro di avere uno sguardo lucido e oggettivo sul mondo, e di essere capaci di fare la vostra parte, per rimanere soggetto e non diventare oggetto di qualcuno o di qualcosa. Vi auguro di saper difendere la libertà di parola e di stampa, la libertà di associazione, la dignità del lavoro, la vita privata, il pluralismo nel dibattito politico. Vi auguro di saper sempre individuare dove si trova il pericolo, perché la storia ci insegna che questa non è una cosa sempre facile da fare“.
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Per approfondimenti sugli internati militari italiani il sito di Roberto Zamboni: Dimenticati di Stato | I Caduti sepolti nei cimiteri militari italiani in Germania, Austria e Polonia