Account ufficiale di papa Leone XIV su Instagram

UDEP – Il 12 maggio scorso, a pochi giorni dalla sua elezione al soglio pontificio, papa Leone XIV ha incontrato i rappresentanti dei media che erano convenuti per il conclave e ha parlato di comunicazione di pace, di disarmare le parole, del servizio alla verità di chi si occupa di comunicazione. Ha ricordato giornalisti e giornaliste incarcerati per aver raccontato la verità. Ecco uno stralcio del suo discorso, che si può scaricare: Incontro con i rappresentanti dei media.

Eccone due passaggi:

Nel “Discorso della montagna” Gesù ha proclamato: «Beati gli operatori di pace» (Mt 5,9). Si tratta di una Beatitudine che ci sfida tutti e che vi riguarda da vicino, chiamando ciascuno all’impegno di portare avanti una comunicazione diversa, che non ricerca il consenso a tutti i costi, non si riveste di parole aggressive, non sposa il modello della competizione, non separa mai la ricerca della verità dall’amore con cui umilmente dobbiamo cercarla. La pace comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri; e, in questo senso, il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza: dobbiamo dire “no” alla guerra delle parole e delle immagini, dobbiamo respingere il paradigma della guerra.

„Oggi, una delle sfide più importanti è quella di promuovere una comunicazione capace di farci uscire dalla “torre di Babele” in cui talvolta ci troviamo, dalla confusione di linguaggi senza amore, spesso ideologici o faziosi.
Perciò, il vostro servizio, con le parole che usate e lo stile che adottate, è importante. La comunicazione, infatti, non è solo trasmissione di informazioni, ma è creazione di una cultura, di ambienti umani e digitali che diventino spazi di dialogo e di confronto. E guardando all’evoluzione tecnologica, questa missione diventa ancora più necessaria. Penso, in particolare, all’intelligenza artificiale col suo potenziale immenso, che richiede, però, responsabilità e discernimento per orientare gli strumenti al bene di tutti, così che possano produrre benefici per l’umanità. E questa responsabilità riguarda tutti, in proporzione all’età e ai ruoli sociali“.

Il Papa, in continuità con Francesco, è perfettamente consapevole della centralità del tema della comunicazione, in un mondo dove la comunicazione veloce sui social, l’intelligenza artificiale si prestano alla diffusione di faziosità, di mezze verità, di insinuazioni, false verità per cercare consenso, adesione emotiva, sfruttando le paure, la rabbia e il risentimento di chi è destinatario della comunicazione faziosa e distorta. Come uscire dalla „Torre di Babele“? Con l’onestà intellettuale di chi lavora nella comunicazione e con lo smascherare i linguaggi ideologici e fazioni. Vediamo un esempio.

Sappiamo che ci sono account sui social, facebook, Instagram X, che non sono autentici, usano il nome, per esempio del Papa, per catturare adesioni, per far leggere cose che il Papa non ha mai detto o scritto. Questo è un imbroglio sulla buona fede e fiducia della gente. Bisogna fare attenzione ai falsi account o ai falsi profili sui sociale.

Per quanto riguarda papa Leone XIV, il Dicastero per la comunicazione ha detto che il Papa mantiene gli account papali su X che è @Pontifex e su Instagram che è @Pontifex – Pope Leo XIV.

Vatican News scrive: 
L’account X – Leone XIV riprenderà su X gli account @Pontifex che erano già stati utilizzati da Papa Francesco e prima ancora da Papa Benedetto XVI. Sono 9 le lingue in cui si pubblicano i post che raggiungono complessivamente 52 milioni di follower e sono scritti in inglese, spagnolo, portoghese, italiano, francese, tedesco, polacco, arabo e latino. I contenuti pubblicati negli anni da Papa Francesco verranno prossimamente archiviati su una apposita sezione del sito web istituzionale della Santa Sede vatican.va.

L’account Instagram – Per Instagram l’account si chiama @Pontifex – Pope Leo XIV, unico profilo ufficiale del Papa, in continuità con l’account di Francesco @Franciscus, i cui contenuti rimarranno accessibili come archivio commemorativo “Ad Memoriam”.

Fabrizio Mastrofini nel suo utilissimo articolo Leone XIV e il „disordine informativo“ su Settimana News ci fa alcuni esempi di che cosa si intende per disordine informativo, la Babele di cui parla Leone XIV, che colpiscono miratamente la Chiesa con la „precisa strategia di seminare dubbio e confusione“.

Tutto questo, comunicazione per la pace, parole disarmate, verifica dell’autenticità degli account (chi ci sta dietro in modo manipolatorio), vale anche nella nostra vita di tutti i giorni, nel modo in cui ci relazioniamo e parliamo, nel modo in cui parliamo di altre persone che non sono presenti e non si possono difendere da pettegolezzi diffamanti e nel modo in cui usiamo e vogliamo usare i potenti mezzi dei social media.