Cosa devono sapere gli italiani all’estero

Dal 3 agosto 2026, la carta d’identità cartacea non avrà più alcun valore legale. La notizia, diffusa recentemente dai consolati italiani all’estero, rappresenta un cambiamento importante per centinaia di migliaia di cittadini italiani residenti fuori dai confini nazionali, molti dei quali ancora in possesso esclusivo del vecchio documento cartaceo.

Indipendentemente dalla scadenza stampata sul documento, la validità cesserà automaticamente ad agosto 2026. I consolati invitano dunque chi non possiede anche un passaporto valido a prenotare al più presto un appuntamento per il rilascio della nuova Carta di Identità Elettronica (CIE). Il vecchio documento verrà ritirato il giorno stesso dell’appuntamento.

Ma cosa comporta davvero questo cambiamento? E quali sono i passi da seguire per ottenere la nuova CIE se si risiede all’estero?

La Carta di Identità Elettronica è un documento di riconoscimento personale in formato tessera plastificata, dotata di microchip, che sostituisce a tutti gli effetti la vecchia versione cartacea.

Ha la stessa validità legale in Italia, permette di viaggiare nei Paesi dell’Unione Europea, nei Paesi Schengen (come Norvegia, Islanda, Svizzera), e in alcune altre nazioni con cui esistono accordi bilaterali. Ma la vera novità è che la CIE consente l’accesso sicuro ai servizi digitali della pubblica amministrazione italiana, come l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, il Fascicolo Sanitario Elettronico e molto altro.

A chi può essere rilasciata la CIE all’estero?

La CIE può essere richiesta esclusivamente dai cittadini italiani residenti all’estero che:

– sono regolarmente registrati all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero);

– risiedono nella circoscrizione consolare del consolato presso cui fanno domanda;

– hanno i dati anagrafici correttamente registrati presso il Comune italiano di riferimento.

Chi non è ancora iscritto all’AIRE dovrà prima regolarizzare la propria situazione anagrafica accedendo al portale consolare Fast It e attendere che il Comune italiano competente completi l’iscrizione. Solo dopo sarà possibile fare domanda per la CIE.

Particolare attenzione devono prestarla i cittadini italiani nati all’estero: affinché la loro situazione sia regolarizzata, l’atto di nascita deve essere già trascritto nei registri di Stato civile del Comune italiano di riferimento.

Infine, se si è cambiato indirizzo di residenza rispetto a quello comunicato al consolato, è necessario aggiornare i dati attraverso il portale Fast It prima di richiedere la nuova CIE.

Validità della CIE: quanto dura e quando scade

La durata della CIE dipende dall’età del titolare:

– 3 anni per bambini da 0 a 3 anni;

– 5 anni per i minori da 3 a 18 anni;

– 10 anni per gli adulti dai 18 anni in su.

Va ricordato che la CIE non è un documento di residenza o di stato civile. Pertanto, non può riportare aggiornamenti sull’indirizzo o sullo stato civile (ad esempio il cognome del coniuge per le donne sposate).

CIE e identità digitale: l’app CieID

Uno degli aspetti più innovativi della Carta di Identità Elettronica è il suo impiego per accedere ai servizi online grazie all’applicazione CieID, disponibile per:

– Android 6.0 e superiori

– iOS 13 e superiori

Con la CieID si possono attivare diversi livelli di sicurezza per l’accesso ai servizi digitali:

Livello 1 e 2: si attiva il dispositivo e si crea un codice di sicurezza (codice app CieID). Gli accessi si autorizzano scansionando un QR code o tramite riconoscimento biometrico.

Livello 3 (massima sicurezza): disponibile per chi ha uno smartphone dotato di tecnologia NFC, consente la lettura del microchip della CIE e l’inserimento del PIN di 8 cifre fornito al momento della consegna della carta.

Un’ulteriore funzionalità utile è il recupero del codice PUK, attivabile tramite email o numero di cellulare associati alla propria identità digitale.

Cosa fare subito se si possiede ancora la carta cartacea

Chi ha soltanto la carta d’identità cartacea e non dispone di un passaporto in corso di validità, è invitato a prenotare quanto prima un appuntamento con il proprio consolato di riferimento per evitare disagi.

Poiché le agende consolari in molte città europee sono spesso piene, attendere l’ultimo momento potrebbe significare non riuscire ad ottenere il documento in tempo.

In sintesi: cosa devono fare gli italiani all’estero

– Verificare la propria iscrizione all’AIRE
– Aggiornare eventuali cambi di indirizzo tramite il portale Fast It
– Prenotare un appuntamento presso il consolato per richiedere la CIE
– Portare con sé la vecchia carta cartacea (che verrà ritirata)
– e se si vuole attivare l’identità digitale tramite l’app CieID

Con l’entrata in vigore di questa riforma, l’Italia si allinea agli standard europei più avanzati nella gestione dell’identità digitale, garantendo maggiore sicurezza e una semplificazione nei rapporti con le istituzioni. Per i cittadini italiani nel mondo, è un’opportunità per consolidare la propria identità civica anche da lontano, con strumenti moderni ed efficienti.

Per ulteriori dettagli o chiarimenti, è sempre consigliabile consultare il sito del proprio consolato italiano di riferimento o il portale ufficiale del Ministero degli Affari Esteri.