Ad Hannover l’esposizione fotografica a cura di Giuseppe Scigliano racconta la vita e i sogni dei nostri emigranti – Dal 15 novembre al 31 gennaio presso il Consolato Generale d’Italia della città.
Il percorso espositivo accompagna il visitatore con sguardo partecipe e privo di retorica in un viaggio tra volti, gesti e luoghi che testimoniano la fatica e la speranza di chi partiva. Scigliano restituisce la complessità di quell’esperienza collettiva: la durezza del lavoro, la lontananza dagli affetti, i legami sospesi, ma anche la solidarietà, la resilienza e la capacità di reinventare la propria vita altrove. La mostra non si limita a documentare ma invita a riflettere su un’esperienza collettiva che ha segnato il Novecento e continua a parlare al presente. „Forse l’arte non può cambiare da sola il mondo, ma certamente innesca un dibattito, fa riflettere, pone domande veicolando messaggi che sono anche di possibilità, apertura, speranza. Guardare ad un futuro d’interazione e inclusione“, così si è espresso Giuseppe Scigliano, da sempre impegnato per l’integrazione e il sostegno degli immigrati italiani in Germania.

All’inaugurazione della mostra sabato 15 novembre sono intervenuti con i saluti istituzionali la Reggente del Consolato Generale d’Italia Francesca Brandi, il sindaco di Hannover Belit Onay, il sindaco di Garbsen Claudio Provenzano, la presidente del ComItEs di Hannover Glenda Crisà e il vicepresidente Gianfranco Tramonti. C’è stata grande affluenza di pubblico, i posti erano esauriti. La giornata è proseguita con una tavola rotonda a cui hanno partecipato Edith Pilcher, docente presso la Facoltà di Scienze economiche e sociali dell’Università di Potsdam, che ha analizzato il fenomeno delle migrazioni, e Tommaso Conte, medico e membro del C.G.I.E., che ha presentato storia della nascita delle organizzazioni italiane all’estero. La moderazione era affidata a Mariella Costa, funzionario del Consolato Generale d’Italia.


La mostra Ieri e oggi si può visitare al Consolato Generale d’Italia, nella Freundallee 27 ad Hannover fino al 31 gennaio 2026.
I testi sono stati tradotti in lingua tedesca da Ulriche Ruwe-Scigliano.
La mostra, evento che rientra nelle celebrazioni del 70° anniversario degli accordi bilaterali fra Germania e Italia per il collocamento di manodopera, è stata realizzata con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Giuseppe Scigliano, nato in Calabria, dopo la laurea in Pedagogia alla Sapienza di Roma, ha svolto la professione di insegnante in Germania. È scrittore con alle spalle diverse pubblicazione in italiano e tedesco di prosa e di poesie, si dedica anche alla pittura e alla fotografia. È stato all’inizio degli anni 2000 presidente del Com.It.Es di Hannover.






















