Il Comites, che ha seguito con attenzione e preoccupazione la questione della falsa dichiarazione di residenza all’estero del suddetto fin dal giugno 2008, é sdegnato per la mancata decadenza del "senatore". Dopo aver inspiegabilmente ribaltato la decisione unanime della Giunta per le elezioni e l’immunità, il Senato ha ancora una volta "salvato" Di Girolamo, accettandone le dimissioni e non dichiarando la sua "decadenza’" dal mandato. In questo modo, il Senato considera Di Girolamo, almeno per i 18 mesi passati, eletto a tutti gli effetti, malgrado i gravissimi fatti di cui si sarebbe reso colpevole.
Il Comites, nell’ambito delle sue limitate possibilità, ha partecipato quale attento osservatore alle due tornate elettorali del voto all’estero, dando assoluta priorità alla sicurezza e alla certezza dell’esercizio del diritto di voto per la fase di stampa, invio e ricezione del materiale elettorale. Pur nel rispetto delle indagini in corso da parte della magistratura, alcune delle intercettazione già rese pubbliche rischiano fortemente di minare la fiducia degli Italiani del Belgio nelle rappresentanze diplomatiche in questo Paese. Non basta l’impegno volontario dei Comites locali, ben quanto determinati a vigilare sulla correttezza del voto. In futuro occorrerà stabilire all’estero delle vere e proprie Commissioni Elettorali locali, che contribuiscano a far rispettare, anche da parte delle autorità diplomatiche e consolari, la correttezza e la legalità delle elezioni anche nella fase precedente al voto, compresa la presentazione delle candidature.
Il Comites si riconosce nel recente comunicato stampa del Segretario Generale del CGIE; pur operando da sempre per l’integrazione politica nel paese di residenza, il Comites di Bruxelles, Brabante e Fiandre è profondamente convinto che le recenti vicende
Il Comites resta a disposizione delle autorità politiche ed amministrative per esaminare concrete revisioni nelle modalità di voto, al fine di dare all’espressione del voto stesso tutta la certezza, la sicurezza e la segretezza necessarie.
Il Comites ritiene che questa esperienza abbia, ancora una volta, dimostrato l’urgenza di provvedere ad una revisione e correzione della legge 459 del 2001, al fine di assicurare una corretta e sicura anagrafe elettorale.
Il Comites ha altresi considerato con preoccupazione le proposte di ridimensionamento dei Comitati che si stanno esaminando in Parlamento. La vicenda Di Girolamo dimostra ancora una volta come la natura del voto all’estero imponga di rafforzare, e non indebolire, le rappresentanze radicate nel territorio che possono e debbono agire da trasmissione fra i parlamentari e i paesi di riferimento, mettendo in opera meccanismi appropriati di controllo ove necessario.
non possano comportare un passo indietro sul voto all’estero, per il quale i nostri connazionali hanno tanto lottato. Modifiche per migliorare l’esercizio del diritto di voto sono necessarie ed urgenti; ma non si deve rimettere in discussione il diritto di voto stesso.