Pensierino nel giorno in cui molti e sempre più storcono il naso di fronte alla “tedesca”. E di fronte alla Germania egoista, impietosa, ottusa…Sono tanti, tantissimi: Beppe Grillo che la Merkel la vuole “guardare negli occhi” così la tedesca prende paura. Beppe Grillo e i grillini. E Matteo Salvini e i leghisti. E anche, quando gli gira, Silvio Berlusconi e i forzisti.
E anche gli alternativi di sinistra in nome di Tsipras e anche, spesso e volentieri, i comunisti. E anche gli Stefano Fassina e i Cesare Damiano nel Pd. E anche e soprattutto la gente, tutta o quasi legata e convinta dell’italiani brava gente e tedeschi capoccioni o peggio. Bene, pensierino dispettoso: c’è in Italia un Uli Hoeness? Uno, uno solo c’è? L’Hoeness tedesco è un signore che è stato giocatore di calcio e poi presidente della maggior squadra di calcio del paese. Durante la sua carriera ha evaso il fisco tedesco per una robusta manciata di milioni di euro, una ventina abbondante.
La cifra esatta conta poco; in Germania sopra il milione di euro di evasione fiscale c’è la galera. Sì, proprio la galera. Bene, l’Hoeness tedesco condannato a tre anni e mezzo non ha fatto né ricorso né appello, ha detto ho sbagliato e pago e si è diretto verso la cella. Fate un pensiero a seguito del pensiero maligno: un evasore fiscale in Italia condannato in primo grado che non fa appello? Un evasore fiscale in Italia che va in galera? Un giocatore di calcio famoso, un “patron” famoso di grande club che accetta la condanna di un Tribunale? Fatto pensiero? Trovato nessuno? No, un Hoeness italiano non c’è. Ci sono però in giro un sacco di Federica Gagliardi.
Anzi, siamo tutti Federica Gagliardi. Non nel senso che trasportiamo tutti chili di cocaina, non di certo per carità. E neanche nel senso che siamo tutti in giri strani e criminali. Anche se ormai abbastanza diffusa la biografia alla Gagliardi è roba per poche migliaia di persone, facciamo decine di migliaia… Quel che ci accomuna più o meno tutti alla ragazza è la sua frase, la prima appena arrestata: “Mi hanno incastrata”. Mai assumersi una responsabilità, c’è sempre qualcuno che ci ha “incastrato”. È un valore nazionale quello di denunciare l’incastro di cui si è vittima: gli invidiosi, i rivali, le cattive amicizie, i concorrenti, i soci…Sempre qualcuno che incastra. Porti 24 chili di cocaina? Qualcuno ti ha “incastrato” mettendoli nel bagaglio.
L’idea che ti sia incastrata da sola trafficando droga è impensabile, quasi offensiva. Pensare alla tua responsabilità viola il comandamento primo per cui ciascuno ha diritto di approfittare e arraffare quel che può. E così i nostri evasori fiscali sono tutti “incastrati” da chi li scopre o denuncia o dai rivali invidiosi. E incastrati sono i politici che rubano e gli amministratori che devastano e incastrato si sente e dichiara ogni cittadino quando scopre con orrore e rancore che a lui, proprio a lui una sorte maligna e incastrante chiede di rispettare una regola o un limite: A me, perché proprio a me, mi volete incastrare?