È in rete dal primo febbraio e per accedervi bisogna cliccare su www.mondoli.de dove si trovano materiali didattici, favole, giochi, rubriche e consigli. I bambini dagli 8 anni in poi possono entrare in contatto con il mondo di Internet in modo protetto e sviluppare le proprie competenze in rete, valorizzando la risorsa del bilinguismo, giocando, ripassando vocaboli e materie scolastiche, e con la possibilità di approfondire diversi temi.
Signora Elisabetta Abbondanza, come mai è venuta a vivere a Berlino e quali attività svolge?
Dopo aver studiato Letteratura tedesca e Filosofia a Monaco di Baviera, sono venuta a Berlino per lavorare nel campo della sceneggiatura. Mi sono inoltre specializzata nell’insegnamento del tedesco per i migranti e della scrittura creativa per adulti e per l’infanzia. Attualmente lavoro come insegnante e pubblicista, ma scrivo anche racconti per l’infanzia.
In cosa consiste il progetto “Mondoli”, che noi anche qui descriviamo, e a chi è diretto di preciso?
“Mondoli” è una sigla che sta per “Mondo delle lingue”. Si tratta di un portale bilingue che intende offrire con aggiornamenti mensili materiale didattico per diverse materie scolastiche, principalmente il tedesco, l’italiano, e la Sachkunde, con particolare accento sulle tematiche dell’ambiente. Lo scopo è di dare un sostegno all’apprendimento e al perfezionamento del tedesco e dell’italiano ad allievi di origine italiana dalla seconda alla sesta classe.
Cos’altro si può trovare sul sito internet di “Mondoli”, il cui indirizzo, lo ripetiamo, è il seguente. www.mondoli.de?
Ci sono anche due rubriche: una dedicata alla scrittura di favole e testi a tema, e un’altra dedicata ai disegni e alle foto dei bambini. Entrambe sono collegate a concorsi: i materiali spediti verranno valutati da una giuria online per essere poi inseriti nel sito. Non mancano poi i giochi didattici per il consolidamento della lingua e i consigli pratici sull’uso protetto di Internet per i giovani. Una rubrica per insegnanti e genitori intende renderli attivamente partecipi all’impegno dei ragazzi per dare una base sicura alla loro conoscenza delle lingue e stimolarli ad un migliore rendimento scolastico.
In che misura Internet può essere utile per l’educazione bilingue e l’integrazione di bambini stranieri?
Internet è oggi un medium largamente diffuso e usato da larghe fasce della popolazione italiana anche all’estero. I giovani lo usano in misura crescente per comunicare tra loro, partecipare a chats e forum, informarsi, giocare. Penso che di Internet si possa fare un uso didatticamente mirato all’insegnamento delle lingue, e che sia inoltre possibile creare con Internet un punto d’incontro per i ragazzi italiani che vivono in luoghi diversi della Germania. Realizzando una comunità virtuale bilingue si potrebbero offrire velocemente vari servizi informativi e competenze. Così si favorisce l’integrazione che si realizza quando, partendo da una sicurezza di base, il migrante riesce a comunicare nella seconda lingua, si ambienta, si trova a suo agio a scuola e nel campo del lavoro.
Come vengono elaborati e selezionati i materiali didattici?
I materiali didattici nascono dalla collaborazione con insegnanti italiane e tedesche che insegnano nella scuola elementare di Berlino Sesb Finow-Schule e che hanno accumulato già molta esperienza con il bilinguismo e l’insegnamento di tedesco e italiano. Inoltre alla revisione delle unità e dei giochi didattici partecipa un’insegnante tedesca che offre anche nuovi articoli, pensati per i ragazzi, sul tema dell’ambiente.
I genitori sono coinvolti nella gestione del progetto?
“Mondoli” ha una rubrica dedicata a genitori e insegnanti. Tale rubrica offre agli adulti la possibilità di partecipare in modo attivo al nostro progetto, narrando le loro esperienze, chiedendo e offrendo consigli. Aggiorneremo la rubrica di indirizzi utili a genitori e insegnanti per trovare Scuole bilingui o Corsi di lingua e cultura italiana nelle loro vicinanze, indirizzi di associazioni culturali italo-tedesche e tutto quanto possa essere utile ad un ambientamento sempre più soddisfacente e ricco di prospettive scolastiche e culturali per gli italiani e i loro figli in Germania.
C’è un legame con le istituzioni scolastiche, per esempio con le Europa-Schulen di Berlino?
Sì, quello con le Sesb Finow-Schule di Berlino è un legame importante, perchè in questa scuola vengono testati i materiali didattici. Nei prossimi mesi gli allievi testeranno i contenuti della pagina web e si potrà vedere e valutare la sua utilità e capacità di motivare gli allievi ad uno studio più intenso delle lingue. Presto presenteremo “Mondoli” alle altre scuole di Berlino frequentate da ragazzi italiani, e in seguito diffonderemo e presenteremo la pagina negli altri Länder tedeschi.
Come si finanzia il progetto?
Per il 2010 il progetto è finanziato al 50% dal Bundesministerium für Kultur und Medien e dal Bundesministerium für Familie, Senioren, Frauen und Jugend. Contribuisce anche il Begegnungszentrum dell’Arbeiterwohlfahrt (Awo) di Berlino e il Comites Berlino-Brandeburgo. Per una buona parte il progetto è comunque autofinanziato. Saremmo felici di poter proseguire i lavori di aggiornamento e cura della pagina nel 2011 e grati a chiunque ci possa offrire un sostegno finanzario in futuro.
Come valuta la situazione dell’integrazione dei bambini italiani nel sistema scolastico tedesco di oggi? Ci sono stati passi avanti o siamo fermi?
Ritengo che si possa parlare di passi avanti da parte dei bambini di famiglie italiane che si impegnano attivamente per una maggiore integrazione, imparano il tedesco loro stessi e cercano per i figli situazioni scolastiche bilingui. Nonostante i tagli ai finanziamenti delle scuole da parte di alcuni Länder tedeschi, che ovviamente hanno influenza negativa anche sul rendimento dei nostri figli, ho registrato una predisposizione positiva e dichiarata simpatia da parte della popolazione e dei media nei confronti degli italiani, che non va sottovalutata. Ovviamente, quando mancano scuole bilingui, l’impegno nell’apprendimento delle due lingue ricade quasi interamente sulle spalle dei genitori.