Nella foto: Alexander Dobrindt, CDU/CSU, Ministro dell'Interno. Foto di ©Deutsche Bundestag, Bildnummer: 5014556 Fotograf/in: Werner Schüring

Nel 2024 aumento del 40% dei reati motivati politicamente

In Germania, nel 2024, si è registrato un picco storico di criminalità politica. Con 84.172 reati motivati politicamente, il numero è aumentato di oltre il 40% rispetto al 2023, raggiungendo il livello più alto mai rilevato dal momento in cui si è iniziato a monitorare questi dati. Il Ministro federale dell’Interno Alexander Dobrindt ha definito lo sviluppo „inaccettabile“ e ha annunciato un’offensiva comune per la sicurezza.

Sesto anno consecutivo di crescita: la violenza esplode nel 2024

Il trend dell’aumento dei reati politici è in atto dal 2020, ma nel 2024 si è verificata una vera e propria esplosione della violenza. Le azioni violente sono aumentate del 15,33%, soprattutto a causa dei reati riconducibili a ideologie straniere, che quasi si sono raddoppiati. Ma anche nelle aree della destra, della sinistra, dell’ideologia religiosa e della categoria „altri“ si è registrato un aumento a doppia cifra.

Secondo il Bundeskriminalamt (BKA) e il Ministero dell’Interno, tra le cause principali vi sarebbero il conflitto in Medio Oriente e il clima infuocato della campagna elettorale del 2024.

Il numero più alto di reati, comprese anche le offese verbali o online, è attribuito all’area della destra: 42.788 delitti, con un aumento del 48% rispetto al 2023. Quasi la metà di tutti i reati politici del 2024 sono riconducibili all’estrema destra. Anche le violenze fisiche di matrice neonazista sono cresciute: +17% rispetto all’anno precedente.

Particolarmente allarmante è l’aumento dei reati antisemiti, che hanno raggiunto quota 6.236: un incremento del 20,76% rispetto al 2023. Di questi:

3.016 sono attribuiti all’estrema destra (leggero calo dello 0,59%),

1.940 all’ideologia straniera (+64%),

685 all’ideologia religiosa (+29%).

I reati di odio (Hasskriminalität) sono aumentati del 28%, raggiungendo 21.773 casi. Le aggressioni a sfondo razzista sono aumentate del 34,25%, arrivando a 9.368 episodi.

Dobrindt ha definito questi dati „un segnale allarmante che dobbiamo affrontare con determinazione e rigore“, e ha sottolineato che l’aumento degli attacchi antisemiti „non è tollerabile“.

Violenza nelle manifestazioni e incitamento online

Un quarto dei reati è stato commesso su internet, soprattutto per istigazione all’odio, insulti e diffusione di propaganda estremista. I reati di propaganda (es. esposizione di simboli vietati) rappresentano il 37% dei casi. Seguono i danneggiamenti (21%).

Solo in relazione al conflitto israelo-palestinese, si contano 7.328 reati, di cui 2.832 con sfondo antisemita e 793 atti violenti (tra cui 111 casi di turbamento della quiete pubblica e 385 episodi di resistenza contro le forze dell’ordine, spesso durante manifestazioni).

Secondo i dati del Verband der Beratungsstellen für Betroffene rechter, rassistischer und antisemitischer Gewalt e dell’Istituto Tedesco per i Diritti Umani, nel 2024 ci sono stati 3.453 attacchi di estrema destra con 4.861 vittime, tra cui nove persone decedute a causa di incendi dolosi o accoltellamenti. Ciò significa una media di nove attacchi al giorno.

Particolarmente grave è l’aumento delle violenze contro i minorenni: circa 700 bambini e adolescenti sono stati vittime di aggressioni. In crescita anche le violenze con motivazione omofoba o politica.

Judith Porath, del consiglio direttivo delle strutture di consulenza, ha criticato le autorità giudiziarie per non riconoscere spesso la matrice razzista dei reati, e ha chiesto più impegno al governo, maggiore protezione per le vittime e un quadro realistico della situazione.

Il Ministro Dobrindt ha annunciato una serie di misure per contrastare questa escalation:

potenziamento dei poteri per le forze dell’ordine,

maggiore tutela per gli agenti di polizia,

aumento della pena minima per gli attacchi contro pubblici ufficiali (da 3 a 6 mesi),

classificazione degli attacchi con coltello come crimini gravi, con pena minima di un anno.

Inoltre, in caso di reati antisemiti commessi da cittadini stranieri, con pena detentiva di almeno un anno, si prevederà l’espulsione automatica in quanto sussiste un „particolare interesse all’allontanamento“.

Il presidente del BKA, Holger Münch, ha collegato il boom della violenza alla crescente polarizzazione sociale e alle crisi interne e internazionali.

Dobrindt ha infine affermato: „Combatteremo con determinazione qualsiasi forma di estremismo“, mettendo in guardia contro una possibile alleanza tra estremisti di sinistra e islamisti, uniti nell’ostilità verso Israele – un’affermazione che ha già suscitato reazioni critiche da parte di esperti e osservatori.

I dati del 2024 segnalano una svolta pericolosa nel clima politico e sociale della Germania: il rafforzamento delle politiche di sicurezza, ma anche una profonda riflessione sullo stato della democrazia e della coesione sociale, sembrano oggi più urgenti che mai.