Alla fine ce l’ha fatta: Friedrich Merz è stato eletto cancelliere federale al secondo tentativo. Il leader della CDU ha ottenuto 325 voti, superando così la soglia della maggioranza assoluta richiesta, pari a 316 voti. Nel primo turno, svoltosi nella mattinata, Merz non era riuscito a raggiungere la maggioranza necessaria, fermandosi a 310 voti – sei in meno del necessario – in un voto segreto che ha segnato un evento senza precedenti nella storia della Repubblica Federale.
Nonostante le dichiarazioni delle due forze di governo, CDU/CSU e SPD, secondo cui tutti i loro deputati erano presenti, diciotto parlamentari non hanno votato per Merz. L’identità di chi ha negato il sostegno resta sconosciuta, data la segretezza della votazione. Il fallimento ha causato l’interruzione dei lavori parlamentari per alcune ore e ha dato il via a intense trattative tra i capigruppo per organizzare un secondo turno nello stesso giorno.
Nel primo pomeriggio, il Bundestag ha approvato con la necessaria maggioranza dei due terzi una modifica al regolamento, rendendo possibile un secondo turno immediato. La proposta è arrivata congiuntamente da CDU/CSU, SPD, Verdi e Linke. Durante l’annuncio della nuova votazione, il capogruppo dell’Unione, Jens Spahn, ha lanciato un appello accorato ai deputati: «Tutta l’Europa, forse il mondo intero, guarda a questo secondo turno. Siate consapevoli della responsabilità che vi è affidata». Anche il leader della SPD, Lars Klingbeil, ha espresso fiducia nel successo di Merz al secondo voto, sottolineando la necessità urgente di eleggere un nuovo cancelliere, anche alla luce della complessa situazione internazionale.
Il 69enne Merz ha quindi ottenuto la fiducia del Bundestag nel pomeriggio, con 325 voti favorevoli, 289 contrari e un’astensione. La nuova coalizione CDU/CSU-SPD dispone di 328 seggi, a conferma di un ampio margine di consenso. Dopo la votazione, Merz ha accettato ufficialmente l’incarico. Tra i primi a congratularsi con lui c’è stato il cancelliere uscente Olaf Scholz.
Il presidente federale Frank-Walter Steinmeier ha ricevuto Merz al Castello Bellevue, dove gli ha consegnato il decreto di nomina. Con l’accettazione formale, il potere esecutivo è passato ufficialmente nelle mani del nuovo cancelliere. In serata sono previste anche la nomina e il giuramento dei nuovi ministri federali.
Durante il dibattito precedente alla seconda votazione, esponenti di CDU/CSU, SPD, Verdi e Linke hanno ribadito l’importanza di avere rapidamente un governo stabile. Tuttavia, Verdi e Linke hanno precisato di non sostenere né Merz né il programma della nuova coalizione nero-rossa. Irene Mihalic (Verdi) ha dichiarato che «le politiche concordate non sono quelle giuste per il Paese», mentre Christian Görke (Linke) ha definito il risultato del primo turno una «clamorosa sconfitta», frutto di un «pessimo contratto di coalizione».
Dura la critica dell’AfD, che ha definito la nascente coalizione «estremamente instabile» sin dall’inizio. Il capogruppo parlamentare dell’AfD, Bernd Baumann, ha offerto il sostegno del suo partito a CDU e CSU, nonostante il fatto che l’AfD sia classificata dall’Ufficio per la protezione della Costituzione come formazione di estrema destra accertata.