Riportiamo tradotto in italiano un articolo di Marita Zimmerhof apparso sulla Hildesheimer Allgemeine Zeitung il 07. 04. 2020

Il sindaco Ingo Meyer invita tutti gli abitanti di Hildesheim alla solidarietà / Nella città gemellata gravemente colpita ci sono già più di 2.600 ammalati per il coronavirus: „Come uno tsunami“. Il Policlinico di Pavia ha bisogno urgente di sostegno nella pandemia del coronavirus. Adesso il sindaco di Hildesheim chiama gli abitanti a fare donazioni.

Da 20 anni c’è un gemellaggio fra Hildesheim e la città italiana di Pavia. La prossima estate c’era in programma di festeggiare con gli amici italiani la piccola ricorrenza con una festa estiva nel Magdalenengarten. Ma oramai non ne sarà nulla: la città gemellata nella Lombardia, lontana solo 35 km da Milano, giace nell’epicentro dell’epidemia del coronavirus. Solo nella provincia di Pavia si sono ammalati più di 2.600 persone con il covid-19, nell’intera Lombardia addirittura 28.000.

„Il coronavirus ci ha investito come uno tsunami“ dice Raffaele Bruno, direttore medico per le malattie infettive nell’Ospedale San Matteo di Pavia, in un’intervista allo „Spiegel“. Pavia dista solo 30 km da Codogno, il luogo in cui il 20 febbraio scorso venne identificato il cosiddetto „Paziente numero 1“, un manager di 38 anni che è stato registrato come il primo paziente italiano infettato dal covid-19. Pochi gioni dopo i sintomi dell’uomo, che fino a quel momento era del tutto sano, divennero così cattivi che lo si dovette trattare all’unità di terapia intensiva. Pochi giorni prima aveva partecipato in forma ad una maratona.

Nei giorni seguenti il numero die nuovi pazienti del coronavirus salì in maniera esplosiva. Il suo personale e lui avrebbero lavorato spesso ininterrottamente per 18 ore al giorno, dice Bruno. „Ogni medico, ogni infermiera qui è pronta in servizio“. Ed ancora non c’è in vista alcun segnale di cessato allarme, nessuna distensione.

Enzo Iacovozzi, cittadino di Hildesheim, motore del gemellaggio con Pavia e vicepresidente della Deutsch-Italienische Gesellschaft, adesso chiama un’azione di raccolta fondi per la città gemellata e riceve pieno appoggio dal sindaco di Hildesheim Ingo Meyer.

„Ci fa molto impressionati la forza  con cui la pandemia del covid-19 ha colpito in particolar modo la Lombardia. Perciò desidero annunciare la nostra solidarietà a tutti i cittadini e cittadine della nostra città gemellata Pavia. I nostri pensieri sono rivolti a loro e con loro“ scrive Meyer nel suo appello. E prosegue: „Per poter aiutare alle persone direttamente sul luogo desidero inoltre chiamare ad una raccolta di fondi per il Policlinico San Matteo di Pavia in cui vengono trattati i pazienti contaminati dal covid-19. L’ospedale di San Matteo è stato fondato nel 1449 ed è così uno dei più antichi e più grandi d’Italia. Oltre alla cura dei pazienti esso si dedica alla ricerca medica: è connesso alla Facoltà di Medicina dell’Università di Pavia. Io ho parlato con i responsabili. Le vostre offerte arrivano direttamente all’ospedale, che desidera finanziarci il materiale urgentemente necessario, come disinfettanti, maschere e impianti di protezione, e personale di complemento“ dice Iacovozzi. Oltre a ciò la Facoltà di Medicina dell’Università svolge ricerche concrete sulle possibilità di combattere il virus ed aiutare gli uomini.

Nella Lombardia vivono quasi due terzi degli italiani gravemente malati, ed un terzo di essi ha meno di 65 anni. Ed il numero dei morti sale di giorno in giorno. „La situazione è drammatica“, racconta Guido Marinoni dell’Ordine die Medici della lombarda Bergamo. Perfino i pazienti con doppia infiammazione polmonare si sono dovuti rispedire a casa, perché non c’era più capacità nella cliniche: „A loro rimane solo l’assistenza del medico di famiglia“. In passato Enzo Iacovozzi ha già iniziato più volte campagne di assistenza quando nel suo paese d’origine c’era un’emergenza particolarmente grave. Così gli abitanti di Hildesheim fecero raccolta di aiuti per il grave terremoto che nel 2009 scosse l’Abruzzo e distrusse il suo capoluogo L’Aquila ed i paesi circostanti. Per il suo impegno molteplice Iacovozzi è stato insignito nel 2017 con il più alto riconoscimento al merito della Repubblica Italiana, e da allora gli è lecito chiamarsi con il titolo di cavaliere.

Chi vuole sostenere l’azione, può contribuire attraverso il seguente collegamento bancario:

Fondazione IRCSS Policlinico San Matteo presso la Banca Popolare di Sondrio /

IBAN: IT 08 Q 056 9611 3000 0002 1500 X 94 / Scopo: Emergenza Coronavirus / Swift-Code: POSOIT 22 / Per una certificazione (Spendebescheinigung) andare sul sito internet www.sanmatteo.org, cliccare su Bonifico Bancario, e poi il Modulo. Campi obbligatori sono il nome e cognome, l’indirizzo e-mail, la città ed infine porre un uncino sull’informativa al trattamento dei dati personali.

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