Nella foto: Sceneggiatura dell’Aida. Fotoconcessa da ©Ufficio stampa della Fondazione Arena di Verona

Ben 46 serate offre l’Arena della città scaligera fino al 4 settembre

La 99esima edizione del più popolare Festival dell’Opera al mondo ha fatto ritorno al suo splendore. Dopo due anni di pandemia che ha avuto riflessi negativi anche sui teatri all’aperto, quest’anno gli spazi di palcoscenico, la scenografia, la coreografia , la “fossa” dell’Orchestra, il cast, la platea e le gradinate sono tornati ai tempi migliori pre-pandemici.

C’è tanta voglia di riappropriarsi della vita artistica e culturale.

Carmen, Aida, Nabucco, La Traviata, Turandot, Roberto Bolle and Friends, Carmina Burana, Domingo in Verdi Opera Night costituiscono il Cartellone di questa 99a Edizione.

Direttore musicale del Festival è il genovese Marco Armiliato cui è stato assegnato il podio di ben 24 serate.

Dopo i palcoscenici di Vienna, Tokyo, La Scala di Milano e il Metropolitan di New York il celebre maestro si è detto particolarmente onorato di essere parte integrante del progetto di quest’estate che è di preludio al grande evento storico della 100a edizione dell’anno prossimo.

“Mi rende particolarmente felice – ha esordito il direttore Armiliato – la possibilità di collaborare con la sovrintendente Cecilia Gardia e con il direttore artistico Stefano Trespidi, che si sono tanto prodigati con passione ed abnegazione per rendere possibile la stagione areniana anche in questi tempi difficili”.

Il ruolo del direttore musicale è di un “primus inter pares” chiamato a lavorare con tutti gli altri per vincere le sfide quotidiane di ogni singola rappresentazione unendo tutte le professionalità nella creazione e realizzazione di uno spettacolo davvero unico e singolare come quello dell’opera.

In Arena lavorano migliaia di maestranze impiegate nel corpo di ballo, in orchestra e coro, comparse, laboratori, scenografie, costruzioni, palcoscenico, elettricisti, sartoria, trucco, parrucca ed in tanti altri settori, tutti volti a garantire con alta professionalità ed invidiabile stile l’eccellente proposta teatrale che deve lasciare nei 13.000 spettatori provenienti da paesi vicini e lontani un ricordo indelebilmente bello.

I titoli più rappresentati nella quasi centenaria storia del Festival sono “Carmen” di Bizet e “Aida” di Verdi che anche in questa 99a edizione stanno avendo un ruolo importante sul piano scenografico, grazie anche ad una sintesi originale dei diversi riallestimenti di Franco Zefferelli dal 1995 al 2009.

Oggi, grazie alle nuove competenze scenotecniche acquisite e sulla base delle osservazioni del grande regista fiorentino, scenografo e sceneggiatore (scomparso il 15 giugno 2019 all’età di 96 anni) raccolte dai suoi storici collaboratori, è possibile fare una sintesi definitiva del pensiero sulla sua personale concezione di “Carmen” in Arena. Seguendo i primi bozzetti senza cesure o limitazioni – si legge in una descrizione – si è dato vita ad un’esperienza visiva inedita, impreziosita da un cast d’eccezione in cui vale ricordare i debutti, come protagoniste, di Clementine Margaine, I’Nai Bridges, Elina Garanca e Yulia Matochkina, affinacate dal Don Josè di Brian Jagde, Roberto Alagna e Vittorio Grigolo.

La produzione di “Aida”, creata appositivamente per l’Arena nel 2012, torna sul palcoscenico veronese come un classico con l’inconfondibile luce dorata ed i multicolori tessuti preziosi che richiamano i bagliori di un Egitto di un tempo fra solennità ed esotismo. Ben 11 sono le rappresentazioni dell’Opera regina dell’Arena con la direzione alternata sul podio di Daniel Oren e Marco Armiliato.

Sull’immenso palcoscenico si esibiranno voci di assoluto rilievo internazionale anche in “Nabucco”, “La Traviata” e “Turandot”.

Di particolare attrazione mondiale saranno i tre Gala:

Mercoledì 20 luglio: Roberto Bolle and Friend con un programma che unisce la danza classica, moderna e contemporanea.

Venerdì 12 agosto: Carmina Burana, un monumentale concerto sinfonico e corale in un memorabile e scenografico concerto con la partecipazione di Orchestra e Coro areniani al completo, due cori di voci bianche e dei solisti Lisette Oropesa, Filippo Mineccia e Mario Cassi

Giovedì 25 agosto: Placido Domingo in Verdi Opera Night

Macbeth, Atto II

Don Carlo, selezione

Aida, Gran Finale II

Tutto questo ampio ventaglio rappresenta l’Arte del Canto Lirico italiano, candidata a patrimonio dell’Unesco.

Al grande traguardo dei 100 anni dell’Aida in Arena dovrà ora prepararsi l’ex calciatore dell’Hellas Verona e della Roma (con 25 presenze in Azzurro) Damiano Tommasi, neo sindaco di Verona che è di diritto anche Presidente della Fondazione Arena. Un bel nuovo terreno di gioco.

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