Nella foto: Alcuni momenti delle prove.

È con la divertente commedia “Uno strano imbroglio” di Dino Di Gennaro che la nota Compagnia teatrale stoccardese Le Maschere aprirà la stagione 2023/24. Il debutto è in programma per sabato 25 novembre alle ore 19 nella Altes Feuerwehrhaus di Stoccarda-Sud, Möhringer Str. 50

Saranno ben 18 personaggi ad alternarsi sul palcoscenico, impegnati in intrecci di tradimenti, incontri in cha e sorprese. È questa la vena del noto commediografo napoletano, molto gradita alla compagnia Le Maschere e al suo pubblico.

Alla luce del grande successo, registrato nella passata stagione con “Maga Malia” dello stesso commediografo napoletano e fiutando l’indice di gradimento del grande pubblico i registi Angelo Attademo e Giuseppe Sassano hanno già previsto una replica sabato 9 dicembre alle ore 19 presso la Bürgerhaus di Stuttgart-Möhringen. D’altronde il tema “corna”, che implica sotterfugi e bugie, incuriosisce e diverte sempre la platea. In questo incredibile periodo buio di focolai di guerra la rappresentazione vuol essere anche una sorta di Nikolaus culturale agli amanti della commedia italiana in generale e di quella spiritosa napoletana in particolare.

Ma come si stanno preparando gli attori al debutto? I registi Angelo Attademo e Giuseppe Sassano:

Le prove procedono bene, ad un mese dalla prima si aumenta l’intensità dei lavori, tenendo conto che la frequenza delle prove è sempre di una sera alla settimana, perché tale è la disponibilità della sala prove. Si nota da parte di tutti una certa tensione, che noi interpretiamo come segno di responsabilità nei confronti di noi stessi e del pubblico che verrà a vederci.

Come mai la scelta di un’altra Commedia di Dino Di Gennaro?

Dopo „Surdo e cecato“ e “Maga Malia“ abbiamo pensato di mettere in scena una terza commedia di Dino di Gennaro, sia per il successo ottenuto con le prime due, sia per le caratteristiche proprie delle sue commedie a noi particolarmente congeniali. Un altro motivo della scelta di questo autore è il fatto che le sue commedie presentano un numero di personaggi tale che ci permette di coinvolgere più membri del gruppo ( il numero totale dei soci attivi è di poco più di 30) e di inserire gradualmente anche nuovi entrati. Ai 18 attori che recitano in questa commedia si aggiungono poi coloro che svolgono altri compiti.

Con quali criteri la regia ha assegnato i ruoli?

Nell’assegnazione dei ruoli cerchiamo di ottenere un equilibrio tra le caratteristiche, l’esperienza, la disponibilità degli attori e le esigenze del copione.

Nella foto: Alcuni momenti delle prove.

A che punto è la memorizzazione delle parti?

Il processo di memorizzazione delle parti è molto vario e articolato. Esso avviene per gradi e per caratteristiche individuali all’interno del processo di preparazione di un pezzo. La prima fase di preparazione, prevede la lettura del testo tutti insieme, alla quale segue la lettura individuale in cui ogni attore prende confidenza col proprio personaggio e cerca di dargli una impronta propria. Le prime prove si svolgono col copione in mano. C’è chi già in questa prima fase impara a memoria la parte, c’è chi invece l’impara strada facendo e chi invece l’impara all’ultimo momento.

Avete previsto dei suggeritori?

La suggeritrice è da anni la stessa persona che segue con attenzione e supporta all’occorrenza gli attori nella loro recitazione.

In che cosa consiste il lavoro della regia?

Dal momento che siamo in due a svolgerlo, cerchiamo di farlo in modo vario e complementare. Esso comprende, oltre all’aspetto prettamente organizzativo e di preparazione delle scene ,diversi momenti interattivi tra loro connessi tra i quali spiccano: – la cura dei diversi personaggi, favorendo l’ impronta individuale data all’interpretazione dai singoli attori e completandola con suggerimenti o proposte alternative. – L’attenzione all’interazione tra i diversi attori nelle singole scene e ai loro movimenti nello spazio scenico. – Mantenere uno sguardo d’insieme del pezzo che si va preparando tenendo sempre presente la prospettiva dello spettatore. – Cercare di mantenere una certa disciplina di gruppo favorendo il più possibile la responsabilità individuale. – Lo scambio continuo di punti di vista tra noi due registi.

Di che scenografia avete bisogno?

Nella maggior parte dei casi e a seconda delle caratteristiche delle sale in cui recitiamo creiamo la scena montando pannelli di legno che abbiamo fatto costruire anni fa e che aggiorniamo di volta in volta. Il più delle volte, come anche in questo pezzo, si tratta dell’interno di un appartamento che può cambiare da un atto all’altro. Di volta in volta si creano e spostano pareti, finestre e porte, secondo le esigenze sceniche e le capacità creative dei nostri “operai”.

Come riuscite a procurarvi le suppellettili e i costumi?

Per costumi, suppellettili e requisiti vari si ricorre in prima linea alle “risorse personali” e se necessario si ricorre al loro acquisto.. Ogni volta è un trasloco vero e proprio!

Che investimento finanziario richiede la preparazione e la realizzazione di questa commedia?

Come per ogni spettacolo le spese maggiori sono quelle per l’affitto della sala, per il noleggio di un mezzo per il trasporto delle scene e per l’acquisto dei requisiti necessari. Non quantificabili monetariamente sono poi le ore di lavoro per trasporto, montaggio e smontaggio delle scene e preparazione della sala. Il tutto è svolto naturalmente a titolo puramente onorifico. A ciò si aggiungono le spese correnti per l’affitto del deposito.

Come pubblicizzate le vostre esibizioni?

Da alcuni anni abbiamo rinunciato alla stampa dei volantini per la difficoltà di distribuzione, venendo a mancare punti di aggregazione.

La pubblicità avviene attraverso i social media ( facebook, sito web, whatsap etc,.). Le prenotazioni avvengono tramite email e telefono. È nostra premura mantenere un prezzo di entrata accessibile, attualmente di 12 euro.

Avete un fondo cassa per sostenere le spese?

Certamente! La cassa dell’associazione è data dagli introiti degli spettacoli al netto delle spese cui va aggiunta la quota sociale annua pagata da ogni socio che è di 30 euro.

Potete contare su contributi pubblici a sostegno di questa meritevole iniziativa di promozione culturale italiana in Germania?

Assolutamente no da parte italiana! Gli unici tentativi fatti presso le rispettive rappresentanze non hanno sortito alcun effetto . Da parte tedesca c’è l’ agevolazione fiscale , concessa ad ogni “eingetragene Verein”

Avete in programma di portare in tourneè questo o altri vostri spettacoli in località della Germania ove alta è la presenza di connazionali?

Abbiamo già tre date di questo spettacolo: due a Stoccarda (25 novembre e 9 dicembre ) e una ad Augsburg ( il 20 gennaio 2024) ospiti del gruppo „La Paranza“). Il nostro desiderio è quello di portare in giro i nostri spettacoli in altre città; ma la difficoltà maggiore è rappresentata dalla mancanza di punti di riferimento locali con cui poter valutare e affrontare i diversi aspetti organizzativi: costi, reperimento di sale adeguate, la pubblicità , coinvolgimento della comunità italiana.

Avvertite un po’ di trepidazione o nervosismo man mano che si avvicina la data del debutto alla Feuerwehrhaus fissata per sabato 25 novembre alle ore 19?

Beh, il palcoscenico è sempre una sfida per ognuno di noi. Ovviamente un po’ di trepidazione c’è sempre. Le sfide, però, si vincono con una seria preparazione di ognuno di noi, a prescindere dal singolo ruolo. Per vincere il comune nervosismo abbiamo bisogno di essere compatti, solidali e preparati.

Nel 2024 la compagnia taglierà il nastro dei 40 anni di attività amatoriale, un unicum nello scenario della vita teatrale italiana in Germania. Le Maschere non vorranno autocelebrarsi, ma vorranno condividere la gioia del riuscito percorso di crescita insieme con altre compagnie più giovani: La Paranza di Augsburg, Teatralia anche di Stoccarda e Progetto 15 (di Monaco di Baviera. Grazie a questa comune dedizione e passione per la recita nella primavera/estate 2024 sarà celebrato il primo Festival della Commedia italiana in Germania. Ad aprire il sipario saranno i teatri di Monaco di Baviera ed Augsburg.

Senza sbilanciarsi più di tanto, i registi Attademo e Sassano stanno già pensando a qualche pezzo del grande Eduardo De Filippo, “Ispiratore e padre spirituale de Le Maschere.

Un “in bocca al lupo” per il debutto del 25 novembre e la replica del 9 dicembre.