Nella foto: Consegna del premio Mannozzi_Foto ©Anette Rietz.jpg

È andato a Luisa Cantucci il Premio Mannozzi 2023, l’importante onorificenza che viene assegnata annualmente all’italiano o italiana di Berlino che si sia distinto per meriti artistici o imprenditoriali riuscendo a incarnare col proprio spirito di iniziativa la vicinanza tra i due Italia e Germania. La cerimonia di premiazione ha avuto luogo lo scorso 9 dicembre nel corso del tradizionale appuntamento degli “Incontri Berlinesi”, promossi dall’infaticabile Massimo Mannozzi, storico ristoratore, organizzatore di eventi e figura di riferimento per la comunità italiana. L’evento ha avuto luogo nella cornice del ristorante Bocca di Bacco sulla Friedrichstrasse, e vi hanno preso parte più di 60 personalità della scena culturale, economica e giornalistica.

La vincitrice è originaria di Roma, vive a Berlino dalla fine degli anni Novanta, ed è al momento l’unica donna italiana che nella capitale tedesca gestisce una sua galleria d’arte, la “Luisa Catucci Gallery” (https://www.luisacatucci.com/), inaugurata sei anni fa nel cosiddetto Schillerkiez, un’area adiacente al grande parco ricavato dall’ex aeroporto d Tempelhof, nel distretto di Neukölln. La Galleria si dedica in particolare alla promozione dell’arte a livello internazionale con un programma che prevede una rotazione regolare, ogni sei settimane, di esposizioni che mostrano le molteplici espressioni del mondo dell’arte contemporanea, ispirate principalmente a questioni percettive, psicologiche, sociali ed esistenziali. Vi hanno esposto artisti di diverse generazioni e con i più svariati background culturali. La Galleria promuove e sostiene gli artisti nelle loro carriere, assicurando al contempo collaborazioni internazionali con gallerie, musei, e varie istituzioni pubbliche.

Grazie al lavoro intenso e sistematico di Luisa Cantucci la Galleria ha assunto un ruolo importante nella vita culturale del quartiere multiculturale di Neukölln attirando per altro l’attenzione dei mass media locali e nazionali. La motivazione del premio è stata formulata con queste parole: «per il coraggio delle scelte imprenditoriali ed artistiche fuori dal comune, un unicum non solo tra la comunità italiana a Berlino, ma a Berlino in generale».