Nella foto: Il team del ristorante da Enzo. Foto di ©SDA FotoVideo

Continua il viaggio alla scoperta dei nostri connazionali impegnati a tenere alto il buon nome della cucina italiana. Questa volta ci troviamo a Fellbach, un comune di 44.054 abitanti che conta una ricca percentuale di emigrati italiani, per la maggiore parte calabresi, arrivati tra gli anni ‘50 e ‘60. Nel corso dei decenni la collettività italiana ha raggiunto un elevato livello d’integrazione e si è instaurato un grande legame con i tedeschi. Accettato il loro invito, incontriamo la coppia di coniugi Vincenzo e Liliana che della loro passione hanno fatta un’arte. Il 14 e 15 luglio scorso hanno festeggiato il loro primo decennio del Ristorante Pizzeria Da Enzo. Vincenzo Antonnuci, per tutti “Enzo”, viene da Caulonia, un borgo sulla costa ionica. Liliana è nata e cresciuta in Calabria, poi si è trasferita a Como, dove ha incontrato e sposato il suo grande amore, Enzo, fin da giovane età, ha sviluppato interesse per la buona cucina. Sapori netti e decisi, abbinamenti di terra e mare e che viaggiano alla riscoperta di piatti spesso dimenticati. La chef Liliana, con arte e passione, unisce sapori, tradizione e innovazione. Con l’aiuto della fedelissima squadra trasforma la sua cucina in un laboratorio, dove crea con cura tutti i suoi preziosi piatti; mentre Enzo e l’altra squadra coccola tutti i suoi ospiti, senza eccezione alcuna.

“La nostra cucina, in generale quella italiana, è meravigliosa. È piena di sapori e colori ma purtroppo, grazie ai Fast Food che diventano sempre più, noi ristoranti siamo spesso costretti a chiudere dando spazio a loro. È un vero peccato, perché così facendo, si perde per davvero un tesoro della vera cucina fatta in casa. Pur avendomelo proposto, non ci tengo ad avere le “cinque stelle” perché non voglio essere in concorrenza con altri miei colleghi. L’unica cosa che desidero è che il mio cliente, quando viene, si siede, mangia, assapora il gusto intenso della nostra cucina e si alza contento di aver mangiato un buon piatto, e che poi ritorna. Tra noi e i nostri clienti, si è creato un rapporto di amicizia e non il solito distacco ristorante/cliente. Siamo proprio come una grande famiglia, scherziamo e ridiamo insieme e penso che questa sia la cosa più bella: sapere che quando viene nel nostro ristorante, ci si sente come a casa. Sono molto soddisfatta di avercela fatta, di essere gastronomicamente sopravvissuta nonostante la pandemia, di avere raggiunto con questi dieci anni un bel traguardo. Stiamo andando alla grande quest’anno, i miei clienti sono tornati e siamo felici così.”

“Nel lontano ’95 ho preso purtroppo anch’io la via dell’emigrazione e dopo qualche anno, sono riuscito a portare anche mia moglie Liliana…” ci dice Enzo “…ho creato una bella famiglia, i ragazzi sono andati a scuola e si sono integrati molto bene. Hanno abbracciato anche loro la passione della gastronomia e anche se è dura; ad oggi, siamo riusciti a stare abbastanza uniti. Siamo tutti insieme, abbiamo i nostri figli con le loro mogli e i bambini, nonché nostri nipotini che sono la gioia di tutti noi e questo non è poco. Il resto viene da solo, l’importante è avere la felicità in famiglia”.

Caparbi, generosi e altruisti, sono riusciti a superare a testa alta anche il difficile periodo di restrizioni della pandemia. Ricordano con rammarico quei momenti bui, ma per non mettere in difficoltà il loro personale, hanno attinto nei propri risparmi con orgoglio e senza pentimenti. Segno che il nostro connazionale italiano non molla mai e si rimbocca le maniche sempre e comunque. Questo, è uno dei tantissimi pregi per cui egli si contraddistingue nel mondo, ovunque si trovi. Chapeau! Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production è visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net e corriereditalia.de