Nella foto. Giorgio Brignola. Foto archivi privato

Giorgio Brignola 47 anni di impegno nel giornalismo di emigrazione. Ringraziamento per la lunga collaborazione con il Corriere d’Italia

È con grande emozione e profondo rispetto che vogliamo dedicare un momento speciale per ringraziare Giorgio Brignola per la sua straordinaria dedizione e impegno nel campo del giornalismo di emigrazione.

Dopo 47 anni di ininterrotta collaborazione, Giorgio Brignola lascia il Corriere d’Italia con un’eredità di professionalità e passione senza pari.

Caro Giorgio, da oltre cinquant’anni hai dedicato la tua vita al giornalismo, con una particolare attenzione al mondo dell’emigrazione italiana.

Da ben 47 anni hai portato avanti il tuo servizio con il Corriere d’Italia, contribuendo in modo significativo a fornire informazioni molto utili ai nostri connazionali all’estero.

Quando ti chiedono come sia nata questa tua passione, tu stesso la definisci „servizio“. Hai sempre creduto che i nostri connazionali all’estero avessero il diritto di ricevere un’informazione specifica e mirata, un diritto che hai cercato di garantire con impegno e dedizione.

La tua rubrica sociale, presente sul Corriere d’Italia dal 1977, è diventata un punto di riferimento per molti italiani in Germania. È nata da una tua proposta all’EPI, che la dirigenza ha accolto con entusiasmo, dando così inizio a un servizio che ha arricchito la vita di tanti.

Le domande che hai ricevuto dai lettori spaziano dall’ambito socio/previdenziale a quello politico e personale.

Con pazienza e professionalità hai sempre cercato di rispondere a ogni interrogativo, fornendo informazioni precise e chiare rassicurazioni ai lettori.

Nonostante le sfide e le difficoltà, hai continuato a svolgere il tuo lavoro con entusiasmo, dimostrando sensibilità e rispetto nei confronti dei bisogni dei nostri connazionali all’estero. Le istituzioni italiane, purtroppo, non sempre sono sensibili a queste esigenze, ma tu hai saputo colmare questa lacuna con il tuo impegno instancabile.

Le telefonate e le lettere ricevute sono state numerose e talvolta anche pressanti, ma per te sono state anche un segno di fiducia e riconoscimento da parte dei lettori.

Il tuo motto, „Servire gli italiani, non servirsene“, rispecchia perfettamente la tua visione del giornalismo e del tuo ruolo nella società. La tua lunga e illustre carriera è stata caratterizzata da un impegno costante a favore della comunità italiana nel mondo, senza mai perdere di vista l’importanza del servizio e della solidarietà.

Caro Giorgio, grazie di cuore per tutto quello che hai fatto e continui a fare per i nostri connazionali all’estero. La tua eredità rimarrà sempre viva nei cuori di coloro che hai toccato con il tuo lavoro e la tua generosità.

Ti auguriamo ogni bene e tanta salute per il futuro, consapevoli che il tuo contributo resterà indelebile nella storia del Corriere d’Italia.

Don Gregorio Milone, editore del CdI, Licia Linardi, direttrice del CdI.