Nella foto da sx: Saverio Vincenzo, insieme a Mons. Luigi Petris e l’allora direttore del Corriere d’Italia padre Corrado Mosna. Foto di ©CdI

È deceduto all’età di 72 anni il nostro collaboratore Saverio Vincenzo.

La sua presenza è stata molto importante per il nostro giornale e per rimembrarla ci vengono in mente questi versi del poeta Henry Scott Holland: “La morte non è niente. Non conta. Io me ne sono solo andato nella stanza accanto. Non è successo nulla. Tutto resta esattamente come era. Io sono io e tu sei tu e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il vecchio nome familiare. Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme”.

Nato il 30.07.1951 a Bocchigliero (Cosenza) in Calabria, dopo aver conseguito il Diploma di Perito industriale, alla fine degli anni ‘70 Saverio si trasferisce in Germania. Inizia la sua collaborazione presso il Corriere d’Italia il 1 novembre del 1979. Durante il suo volontariato presso la nostra redazione si è interessato fin da subito alle attività sportive e dei suoi concittadini in Germania. Ma il suo impegno si è esteso anche alle scuole italiane in Germania, ai festival culturali e alla promozione della cooperazione con le emittenti e i produttori televisivi tedeschi e italiani. Inoltre, Saverio Vincenzo è stato uno dei primi italiani ad essere eletto nel Consiglio consultivo degli stranieri di Offenbach e in seguito fu nominato nel Consiglio consultivo per l’integrazione del governo del Land dell’Assia. Il suo impegno per incoraggiare i suoi connazionali a votare, la sua lotta per le trasmissioni radiofoniche in italiano, la sua appartenenza all’IG Metall e il suo impegno per “Big Lift Offenbach”, un’azienda di antenne telescopiche pneumatiche, completano l’elenco dei suoi successi.

Per il suo pluriennale impegno di volontariato a favore dell’integrazione dei concittadini stranieri, nel 2007 gli fu conferito il cavalierato da parte della Repubblica italiana e nel 2008 gli fu conferita la “Bundesverdientstkreuz”, da parte della Repubblica federale tedesca.

La Redazione del Corriere d’Italia si unisce al cordoglio della famiglia di Saverio Vincenzo.

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