Cari redattori, da lungo tempo si legge, ed assiste, ad un balletto attorno ai servizi consolari, ma qualcuno si è chiesto come si è arrivati a questa "difficile" condizione..?? Orbene, vorrei riassumere brevemente, per i più distratti, la situazione.
Da lungo tempo è in corso un taglio dei servizi, a dir poco, dissenato: chiusura di sedi, riduzione di personale, tagli nei bilanci. Il tutto significa che i servizi agli utenti, obtorto collo, dovranno scendere di livello. Infatti, ancora non si è chiusa la recente tornata di chiusure di uffici consolari, che è già stata anticipata, per il futuro, una nuova tornata che colpirà 33 tra Ambasciate, Consolati ed Istituti di Cultura. Invece di lamentarsi e mugugnare è forse il caso di fare mente locale e vedere come si può ovviare a questo scempio.
1) Inevitabilmente l’emigrazione sta riprendendo il suo corso, aumentando la presenza italiana all’estero e quindi le richieste di servizi;
2) la rete consolare è in uno stato asfittico: a) chiusura di sedi, quindi allontanamento dei servizi dagli utenti;
b) riduzioni di personale non sostituito (nell’ultimo decennio oltre 1400 unità operative sono state perse, a causa di pensionamenti, decessi, dimissioni), a contro di una assunzione di di qualche centinaio di diplomatici in più, i quali non contribuiscono al servizio diretto all’utenza, quindi todos caballeros senza cavalli;
c) tagli di bilancio su tutti i fronti; Come si può ovviare…? Partendo dagli accordi internazionali che regolano i rapporti consolari tra gli Stati bisogna tenere presente che sono previsti e universalmente riconosciuti 4 tipi di uffici: Consolati Generali, Consolati, Vice Consolati e Agenzie Consolari. Ognuno di questi assorbe dei costi e richiede risorse umane e finanziarie differenti, pur dando, per quanto riguarda i servizi diretti all’utenza, più o meno la stessa cosa.
Un esempio ai due antipodi dei 4 tipi di uffici, un Consolato Generale oltre al Console Generale, spesso ha un Console aggiunto, un autista per la macchina di servizio, segreteria del Console Generale etc… etc…; una Agenzia Consolare ha un Agente Consolare, non di carriera diplomatica, quindi costa circa un terzo del Console Generale, non ci stanno aggiunti di sorta, se non un vicario che essendo una qualifica funzionale lavora anche di sportello, non ci sono macchine di servizio, ne autisti, sicuramente gli uffici sono collocati in una piccola sede (evidenti i forti risparmi sugli affitti ed i costi accessori), il personale di una Agenzia in genere è un quinto di quello di un Consolato Generale, quindi agli occhi di tutti è evidente che i costi di queste due strutture sono "immensamente" differenti, pur dando gli stessi servizi di sportello (un utente riceverà il suo passaporto sia al Consolato Generale che alla Agenzia Consolare).
A questo punto di questa breve disamina c’è da chiedersi quali sono le soluzioni…?? In ogni caso bisognerà stringere il cordone della borsa pur garantendo i servizi. Ok allora ipotizziamo una soluzione Germania. Considerando che le risorse umane e finanziarie si riducono sempre di più, visto che l’emigrazione è ripresa e non accenna a fermarsi, tenuto presente che in ogni caso bisogna garantire dei servizi, è ipotizzabile porre in essere sul territorio della Germania, rispettando le Convenzioni internazionali, due Consolati Generali (uno al nord ed uno al sud) e una piccola schiera di Agenzie Consolari sul territorio ( 6 oppure 7) che oltre a garantire i servizi diretti di utenza significa essere vicino al cittadino.
Questa soluzione potrà garantire a costi, forse minori degli attuali, e certamente con risorse umane più ridotte, quanto sta a cuore ai nostri cittadini. Altri interventi sulle risorse umane non sembrano allo stato attuale fattibili : i contrattisti (i quali secondo convenzioni internazionali, essendo cittadini dello Stato ospitante o residenti del medesimo) non possono rappresentare un altro Stato, quindi possono effettuare solo servizi di supporto ed interni, non sono la panacea; il personale di ruolo, non diplomatico, si riduce sempre di più ed il turn over è bloccato; il personale diplomatico non è mai adibito ai servizi consolari diretti, bensì opera su questioni politiche, economiche etc. Spero che la presente provochi un dibattito costruttivo e non "strafalcioni " verbali o scritti, che sembrano dire: muore Sansone e tutti i filistei.
Un esempio banale, di come non si comprende la complessa questione è, per esempio, la proposta di legge, reiterata varie volte, di alcuni parlamentari DS, che inevitabilmente non potrà che aggrovigliare la situazione.