Con il titolo “Insieme si ottiene di più” si è svolto a Francoforte sul Meno il primo congresso sulle donne emigrate in Germania. Il congresso è stato organizzato dal Bundesministerium für Familie, Senioren, Frauen und Jugend (equivalente al Ministero delle Pari Opportunità e Welfare in Italia). L’esigenza di organizzare un congresso è nata da uno studio su come sono organizzate le donne emigrate in Germania.
Lo scopo iniziale era quello di conoscere la struttura delle organizzazioni, il loro campo d’azione, i loro sostenitori e la loro rete. Per fare ciò il ministero si è valso della collaborazione della facoltà di Pedagogia dell’Università (tecnica) di Darmstadt. Lo studio è durato quattro anni ed ha evidenziato che i rapporti e le attività tra le donne emigrate sono frutto oltre che di organizzazioni strutturate anche di lavoro di gruppo, progetti e creazione di rete. Dal risultato di questo studio è emerso il bisogno e quasi il dovere da parte del ministero di far incontrare le donne emigrate per dar loro gli strumenti e le informazioni al fine di costituirsi in associazioni e „fare rete“ sul territorio.
Dopo i saluti della rappresentante del ministero Eva Maria Welskop-Deffaa, responsabile del reparto Pari opportunità e della dott.ssa Nargess Eskandari-Grünberg, dipartimento per l’integrazione della città di Francoforte sul Meno, si sono presentate quattro associazioni già attive sul territorio tedesco che operano in diversi campi, ma che hanno tutte una cosa in comune: l’integrazione e il sostegno delle proprie emigrate: Kone-Rete per il sostegno di un’azione comunicativa tra le donne africane; Thara (organizzazione di donne tailandesi); Federazione delle donne emigrate in Germania; Dica (Donne italiane coordinamento Amburgo), che da sempre si è contraddistinto per una particolare vena artistica che anche questa volta è emersa al momento della presentazione.
Le quattro rappresentanti presenti Rafaella Braconi, Eleonora Cucina, Marina Mannarini e Beatrice Virendi hanno fatto una presentazione molto particolare „in versi“, che ha riscosso un grande successo impressionando positivamente la platea. Fra le ca. 300 donne di diverse nazionalià presenti al congresso, c’erano anche le rappresentanti del Coordinamento donne di Francoforte, Liana Novelli-Glaab, Maurella Carbone e Paola Ricitano, così come Lisa Mazzi, quale rappresentante del Dib (Donne Italiane Berlino), Rosella Bennati , presidente del Comites di Colonia.
Non va dimenticata l’associazione “Rete- Donne e.V.” fondata ad Amburgo il 13 novembre 2010 che è la federazione di donne italiane in Europa, alla quale appartengono I Coordinamenti di donne italiane succitati. Dopo la relazione di Olga Zizelsberger e Patricia Latorre che presentava lo studio succitato, si sono formati vari gruppi di lavoro, ognuno dei quali ha discusso ed analizzato temi diversi dall’iter necessario per fondare un´associazione, dalla ricerca dei fondi, a come imparare a „fare rete“ e pubbliche relazioni.
La relatrice del gruppo A “come si fonda un ‘associazione” era un’italiana, Sara Alterio, Capo gruppo del progetto “Forum der Kulturen (Foro delle culture) di Stoccarda. Il secondo giorno, oltre alla presentazione dei risultati dei vari gruppi di lavoro, si è tenuta una tavola rotonda con tema: “ Qual’è il ruolo delle organizzazioni delle donne emigrate e come possono essere sostenuete”. Alla tavola rotonda hanno partecipato Jasmine Prpic dell’organizzazione “Anwältin ohne Grenzen (Avvocatesse senza frontiere), Zümrüt Turan-Schnieders della Deutscher Justinnenbund (Federazione delle donne giuriste tedesche); Heidrun Dräger della Comunità delle donne e delle Pari opportunità, Eva Maria Welskop-Deffaa, ministro delle Pari opportunità e Roberto Alborino del Caritas tedesco.
Alla fine della seconda giornata si sono create nuove sinergie tra le donne emigrate e non, presenti al congresso con il forte desiderio di creare rete e di rivedersi il prossimo anno con temi che possano avvalersi dell’appoggio del Ministero per favorire l’inserimenro delle donne emigrate nel mondo del lavoro.