Un Sottosegretario di Stato con varie deleghe, tra le quali quella per gli italiani nel mondo, tale senatore Alfredo Mantica, in audizione presso la Commissione affari costituzionali ed esteri del Senato, parlando del Segretario generale di un organismo di rappresentanza regolarmente eletto dagli italiani nel mondo, il Cgie, dice testualmente il seguente: “Nell’ultima comunicazione il segretario del Cgie, Elio Carozza, mi ha scritto che la riforma dei Comites dovrà passare sul suo cadavere. Non c’è problema.
Ho sempre ammirato i carristi delle Panzerdivisionen. Io passo sul suo cadavere, datemi il tempo necessario. Un anno, due, tre, non c’è problema!”. Ammetto di avere letto queste parole un paio di volte nel timore di non averle capite bene. Peraltro, vivendo in un Paese come la Germania che da decenni e con quella serietà che spesso a noi italiani manca, serietà si interroga sui crimini di guerra e sulle loro conseguenze, queste parole mi sono sembrate mazzate, offensive non de facto gli unici interlocutori possibili del Parlamento. E però da chi dovrebbero essere sostenuti, tali parlamentari, se già oggi, pure con un qualche apparato di rappresentanza dietro le spalle, contano in Parlamento come il due di coppe?
O non è forse vero che da quando abbiamo gli eletti all’estero, le mazzate sulla testa degli italiani nel mondo si susseguono una dietro l’altra: dall’Ici ai tagli alla lingua e alla cultura; dalla chiusura dei consolati ai tagli sull’informazione? Ma il problema, dicevo, diventano sempre meno gli argomenti, e sempre più la impossibilità di comunicare con un Sottosegretario al quale le opinioni degli altri interessano zero. Un sottosegretario che non ha occhi per vedere quello che realmente succede tra le comunità, perché per lui le comunità contano zero. Non ha avuto occhi per vedere, ad esempio, quello che è successo in Senato nella seduta del 30 aprile, quando in un incontro delle rappresentanze intermedie elette all’estero di Italia e Francia, con interventi di altre nazioni, è scaturita l’idea di una sorte di Cgie dell’Unione europea, tra l’altro proprio per favorire l’esercizio del voto per gli europei oltre i confini Ue.
Mantica non ha visto e non ha ascoltato, per il semplice fatto che non c’era. Dopo aver letto il suo compitino, ha alzato i tacchi e se n’è andato.