Rammentiamo, anche per chi voterà dall’estero, che, per il referendum in questione, non è previsto un“quorum”e si conterà solo il”si” e i “no” che scaturiranno dalle urne elettorali.
Se vincesse il “SI”, il nostro Potere Legislativo andrebbe a essere sostanzialmente modificato e il “bicameralismo” perfetto andrebbe in pensione. Con la prevalenza dei “NO”, tutto resterebbe com’è. Questo in sintesi.
Intanto, sono partiti i primi sondaggi all’italiana. Il 44% degli intervistati si è pronunciato per il” SI”, cioè per la modifica del nostro Potere Legislativo. Il 38%, invece, s’è espresso per il “NO”. Vale a dire per non modificare l’attuale sistema. Il 18% degli intervistati ha ammesso di non avere, per ora, le idee chiare in merito.
Una percentuale d’indecisi assai indicativa che, al momento opportuno, potrebbe spostare il profilo delle preferenze. L’importante è, però, votare. Avrà valore i “SI” e i “NO” anche in caso di bassa partecipazione al Referendum.
Non essendo previsto “quorum” alcuno, la volontà popolare sarà, comunque, legittimata. Sulla consultazione, soprattutto per fornire maggiori informazioni ai Connazionali d’oltre frontiera, ritorneremo per provare a illustrare cosa cambierebbe, effettivamente, in caso di prevalenza dei “SI”. (G.B)
Foto: Il Ministro Boschi con il premier Matteo Renzi