Il primo agosto u.s. è stata posta la base contrattuale per la ricostruzione dell’Ospedale di Amatrice, andato distrutto nel terremoto dell’agosto 2016. Il Sottosegretario di Stato tedesco al Ministero Federale per l’Edilizia, Gunther Adler, ha visitato Amatrice per firmare un accordo per l’erogazione del contributo tedesco alla costruzione del nuovo Ospedale. Si concretizza così ulteriormente il contributo alla ricostruzione della Repubblica Federale di Germania.

Pochi giorni dopo le prime scosse di terremoto dello scorso anno, la Cancelliera Federale Angela Merkel aveva assicurato che la Germania avrebbe dato un contributo alla ricostruzione. In accordo con il Governo italiano, tale contributo è destinato alla costruzione di un nuovo Ospedale ad Amatrice, poiché quello precedente è andato distrutto. Il Governo Federale mette a disposizione per il progetto 6,0 milioni di euro.

Ai fini dell’erogazione del contributo tedesco per la ricostruzione dell’Ospedale, è stato stipulato un accordo bilaterale che hanno sottoscritto ad Amatrice il Sottosegretario di Stato per l’Edilizia Gunther Adler e il Commissario Straordinario del Governo alla Ricostruzione Vasco Errani. L’Ospedale dovrà entrare in funzione quanto prima.

Sul posto Gunther Adler ha evidenziato l’importanza del progetto: “La costruzione del nuovo Ospedale di Amatrice è un progetto di particolare priorità da cui trarranno beneficio tutti gli abitanti della regione. Assieme ai nostri partner italiani vogliamo far in modo che la regione abbia presto un Ospedale che garantisca un’assistenza medica di base. Il contributo tedesco è un segno di amicizia nei confronti dell’Italia e degli abitanti della regione. Noi vogliamo infondere coraggio alle popolazioni colpite e allo stesso tempo fornire loro un aiuto pratico”.

L’Ambasciata tedesca aiuta inoltre nella ricerca di ulteriori fondi privati per l’equipaggiamento dell’Ospedale. La Ministro Plenipotenziario Irmgard Maria Fellner ha detto: “La costruzione dell’Ospedale procede bene. Affinché possa entrare in funzione, ha bisogno di dotazioni tecniche e di tante altre cose. Siamo felici che ci siano imprese tedesche che intendono darvi un contributo”.

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