Nella foto: Il Parlamento Europeo. Foto di Steven Lek, wikipedia

Energia e beni a basso costo, nessun concetto di sicurezza: l’inviato dell’UE per gli affari esteri Borrell lamenta la dipendenza da Cina, Russia e Stati Uniti e trae una conclusione disastrosa della politica estera europea

Josep Borrell ha un titolo importante: è l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Borrell avrebbe preferito un titolo più semplice. Gli piacerebbe definirsi ministro degli Esteri dell’Europa. Ma finora il tentativo di cambiare il titolo è sempre fallito a causa degli Stati membri. Infatti, sono i governi a fornire i ministri degli Esteri, non Bruxelles e Borrell dovrebbe solo coordinare. Però lo stesso Borrell ha ora sostanzialmente dichiarato il fallimento di questo tipo di politica estera europea.

Prosperità basata su energia e prodotti a basso costo

Borrell durante l’incontro annuale con i suoi ambasciatori, in qualità di Alto rappresentante, (ha i suoi ambasciatori in circa 130 Paesi, oltre alle ambasciate che gli stessi 27 Stati membri dell’UE mantengono in quasi tutti i Paesi del mondo), nel suo discorso ha detto che “Noi europei stiamo affrontando le conseguenze di un processo che va avanti da anni”, aggiungendo che in molte capitali europee l’Europa ha completamente separato la sua ricchezza dalla sua sicurezza. “La nostra stabilità si basava sull’energia a basso costo proveniente dalla Russia”, ha proseguito l’Alto rappresentante. E sull’accesso al mercato cinese, per il trasferimento di tecnologia e gli investimenti, e sempre con l’obiettivo di “ottenere prodotti a basso costo”. Poi Borrell ha aggiunto una frase che ha lasciato basiti la maggiorparte dei presenti “La nostra sicurezza, invece, l’abbiamo delegata agli Stati Uniti”.

Josep Borrell ha dichiarato che l’Europa è difesa dai soldati americani, è rifornita di gas a basso costo dai russi e di prodotti a basso costo dai cinesi “questo modello ha fallito completamente, abbiamo completamente separato le fonti della nostra prosperità dalle fonti della nostra sicurezza”.

Borrell ha esortato i “suoi” diplomatici a fare un lavoro migliore come ambasciatori d’Europa, perché il periodo di sconvolgimenti è appena iniziato. “Eventi che pensavamo non sarebbero mai accaduti si stanno ora verificando uno dopo l’altro”. “Il cigno nero sta diventando la regola, i cigni bianchi non saranno più la maggioranza”. In altre parole, l’Europa deve essere pronta ad affrontare nei prossimi anni sviluppi che nessuno prevede.

Dipendenza per interdipendenza economica

Per Borrell, l’attacco di Putin ha scosso la visione del mondo di molti – nelle capitali dell’UE, nelle università, tra i diplomatici. L’interdipendenza economica e la relativa fiducia nella risoluzione pacifica dei conflitti si sono trasformate in dipendenza. È proprio questo l’errore da non ripetere nella disperata ricerca di fornitori di gas ed elettricità, dichiara Borrell. “Non dobbiamo sostituire una dipendenza con una nuova dipendenza. Ora gli europei possono essere sollevati dal fatto che il gas liquefatto provenga dagli Stati Uniti, ma cosa accadrebbe se gli Stati Uniti, con un nuovo presidente, non si comportassero più in modo così amichevolmente cooperativo nei confronti dell’Europa?”

Meglio ascoltare di più in futuro

Borrell mette in guardia da nuove dipendenze e chiede a tutti i Paesi membri di diventare al più presto indipendenti nell’approvvigionamento energetico o, se necessario, di ripartire meglio il rischio delle importazioni. Borrell ha dato ai suoi diplomatici un altro avvertimento: non devono sopravvalutare il ruolo dell’Europa come modello costituzionale e democratico per altre regioni del mondo. Meglio ascoltare di più in futuro, è stato il suo consiglio agli ambasciatori.

“Invia un telegramma … e farlo in fretta”.

Alla fine, l’Alto Rappresentante è diventato molto pratico. Le rappresentanze dell’UE, che ufficialmente si chiamano “delegazioni” anziché ambasciate per distinguerle dalle rappresentanze nazionali all’estero, dovrebbero tenere meglio informato l’Alto Rappresentante, che spesso riceve le notizie dai giornali. “Dovrei essere la persona più informata al mondo”, ha detto, “con tutte le delegazioni che l’UE ha in giro per il mondo”. Quindi, per favore: “Inviate un telegramma, un’e-mail – e in fretta”. Sono graditi anche altri tweet, perché questo aspetto sta diventando sempre più importante.

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