Nella foto: Carmelo Zappulla e Angela Saieva

La star Carmelo Zappulla torna alla grande sui palchi della Germania

Ebbene sì, il pubblico è in delirio, la Star Carmelo Zappulla è finalmente atterrato in Germania, ed a portare sui palchi una delle più autorevoli leggende della musica partenopea è stato ancora il trio ROLIN RMG Events di Pforzheim, composto da Rosario Linoria, Mehmet Suemertas e Giuseppe Sirone. Tre le tappe portate a segno con professionalità. Incontriamo gli organizzatori e l’intero cast di artisti che, con grande umiltà ci accolgono e ci mettono subito a nostro agio.

“Io ritorno qui in Europa dopo circa dieci anni, e considera che soprattutto in Germania, ho fatto quasi tutte le città. È da 43 anni che vengo in Europa, in America ecc. e ritornarci è sempre la stessa emozione, come quella di tanti anni fa…” ci dice il maestro Carmelo Zappulla: “Lo è, perché la risposta del pubblico è bella. Perché, qui, le persone quel “momento” quell’ora di canzoni se lo vanno a gustare veramente. Se si canta un’ora o due, se lo gustano perché non sanno se domani o dopo un anno ci starà un altro spettacolo. Questa è l’ultima serata per ora in Germania: abbiamo fatto Colonia, Groß Gerau e oggi chiudiamo in bellezza a Pforzheim”.

La venuta in Germania della Star della musica partenopea Carmelo Zappulla è una grande rinascita per i nostri connazionali italiani, specie dopo il lungo lockdown che li ha tappati tutti in casa. Intenti a farglielo notare, il Maestro prontamente osserva: “Speriamo per davvero che finisca quanto prima. Diciamo che ci sono ancora tante persone che sono impaurite, tanto che non vengono molto volentieri, perché ci sono ancora dei residui, se così vogliamo definirli. Pian piano però, rispetto a quando è iniziata questa brutta cosa, si vedono dei miglioramenti. Io adesso vado a fare il 28 aprile al Teatro Metropolitan di Catania, il 30 al Teatro al Massimo di Palermo, poi vado a Milano. Diciamoci la verità, c’è chi ha perso dei familiari, chi ha perso del lavoro, chi ha paura e quant’altro. Piano piano quindi, cerchiamo di riprenderci e di divertirci. Noi siamo quelli che facciamo lo spettacolo e facciamo divertire. Speriamo quanto prima di andare verso la normalità”.

È un dato di fatto che le canzoni di Carmelo Zappulla, da quasi mezzo secolo ormai, hanno conquistato le diverse generazioni. Gli chiedo di dare un consiglio a chi ama la musica napoletana e spesso resta deluso perché non riesce a cavalcare l’onda del successo, Il maestro mi sorride e risponde presentandomi con orgoglio i ruoli dei suoi figli: Marco canta, Luca è un musicista, percussionista e inoltre un organizzatore. Organizza tutto il lato lavorativo dei nostri concerti. Sul dare un “consiglio ai giovani” mi fai invece una domanda che, forse, sono la persona meno indicata a dare questa risposta. Non tutti quanti certo, ma tante persone dovrebbero avere quel coraggio di ragionare e dire: io non so cantare, io non posso fare quest’attività, basta. Invece c’è gente che è un po’ “dura di cervello” e vuole per forza cantare. Scusami, non voglio fare un accostamento alla canzone di trenta quarant’anni fa che facevamo e quella di oggi, ma il tipo di canzone che si fa oggi non è come una volta. C’è molta leggerezza. È comunque tutta la vita impostata in questa maniera. Guarda però, artisticamente, il mio consiglio è di fare altro se non sei giusto per cantare, o per fare cose artistiche. Togliti subito dal campo artistico, se no rimane solamente un’illusione. Uno s’illude per sempre, spende tanti soldi e basta.

Nel 2020 è uscita una bellissima raccolta di canzoni di Carmelo Zappulla, successi che ha avuto in tutta Europa e nel mondo, quindi chiediamo se sta lavorando a qualche nuova produzione. “Per quanto riguarda le produzioni discografiche, io assieme ai miei figli, già da un po’ di anni abbiamo uno studio di registrazione a Napoli “ ci dice prontamente il Maestro, “quindi siamo sempre in produzione. Lo siamo in continuazione, con delle canzoni. Siamo come un’Azienda, abbiamo una bella e infinita scorta. Ogni tanto, usciamo un disco, o rielaboriamo gli arrangiamenti di dieci venti canzoni e li ripresentiamo. Ci divertiamo. Poi c’è la produzione che si fa ai ragazzi. Certo nel limite del possibile, per quanto riguarda le canzoni, cerchiamo di dare un consiglio e soprattutto ai giovani. Anche perché non vogliamo che s’illudano e quindi gli diamo una mano. Io ad esempio, li vedo come i miei figli e quindi gli do dei giusti e importanti consigli.

Apprezzando la sua immensa disponibilità e grati per averci ricevuto, essendo il fiore all’occhiello degli italiani, specie quelli emigrati all’estero, gli chiediamo a chi “scaglierebbe una pietra” e a chi invece direbbe “grazie”: “Grazie lo dico sicuramente al mio pubblico, che ha sempre creduto in me e che mi ha, anche in momenti particolari della mia vita, sostenuto e per questo li ringrazierò a vita. La pietra a chi la scaglierei in questo momento? Con tutta sincerità, non c’entra il lato artistico, ma come fatto di “pietra”… la scaglierei in testa a Putin, ma forte però, perché non mi piace quello che sta facendo. Questo è quello che mi sento di dire. Ringrazio la presenza con la tua emittente TeleVideoItalia Angela e attraverso te anche quella del Corriere d’Italia per cui scrivi e tutti i mass media che ospiteranno questo servizio. È stato un piacere conoscervi. Saluto i miei fan in Germania, in Europa, quelli che ho in America e non solo e che tra non molto sarò anche lì da loro, come quelli in Italia. Sappiate che io vi voglio bene e che per me siete tutto. Siete il motore della mia vita, delle mie canzoni, della mia attività e del mio vivere. Vi mando un bacio e vi ringrazio sempre eternamente”.

Chapeau dunque, maestro.

Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net e corriereditalia.de

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