Sono i ristoranti come “Luciano”, gestito oggi a Colonia dal napoletano Nunzio Frau e aperto 50 anni fa dal veneto Luciano Falvini, ad avere assicurato negli scorsi decenni la grande diffusione della gastronomia italiana in Germania

Un Paese con un mercato gastronomico tuttora in espansione per quanto riguarda la cucina italiana, come conferma il successo delle catene tedesche „Va piano“ e „L’Osteria“. Un successo sull’onda di un imperante „italian sounding“, che altro non e` se una sfrontata imitazione della cucina italiana, di fatto ignorata dal governo di Roma del tutto assente quando si tratta di difendere all’estero le caratteristiche della nostra gastronomia.

A partire dagli anni Settanta la diffusione della ristorazione italiana in Europa e particolarmente in Germania è stato un fenomeno assolutamente imprevisto e piuttosto vistoso. In parte dovuto, almeno inizialmente, a quegli emigrati del meridione italiano che alla ricerca di lavoro all’estero non avevano tardato molto a capire che con la cucina si poteva guadagnare molto di più che lavorando nelle miniere di carbone o nelle linee di montaggio dell’industria automobilistica. Lo capirono i magliari napoletani i quali dopo la fine della seconda guerra mondiale si recarono nei vari Paesi europei per vendere le loro imitazioni dell’industria tessile italiana. I magliari furono anche i primi ad aprire ristoranti per soddisfare così il loro proprio fabbisogno alimentare dopo aver capito che non avrebbero potuto „sopravvivere“ in una Germania senza spaghetti e pomodoro. Fu così che all’inizio degli anni Sessanta sorsero sul mercato tedesco i primi ristoranti italiani che inizialmente furono esclusivi luoghi d’incontro per soli magliari e ai quali la clientela tedesca fu soltanto in pochi casi eccezionalmente ammessa.

L‘effetto delle vacanze italiane

Sull’onda del boom turistico seguito alla fine del secondo conflitto mondiale la domanda tedesca di cucina italiana si fece così invitante e pressante da indurre molti magliari in Germania a cambiare mestiere. Fu questo, per esempio, il caso del napoletano Armando Marcucci, che aprì nella Marzellen Strasse di Colonia, nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria, la prima vera pizzeria, la „Bella Napoli“. In seguito nel 1969 la pizzeria fu acquistata dal veneto Luciano Falvini, fino a quel momento „Chef de range“ del ristorante di un grande albergo tedesco, che la trasformò subito con grande successo nel ristorante „Luciano“ divenuto sotto la sua guida l’indiscusso „numero uno“ della ristorazione italiana a Colonia e punto d’incontro della migliore società dell’antica città romana. Nunzio Frau, nativo di Napoli ancora giovanissimo incominciò a lavorare nel ristorante “Luciano” il suo tirocinio sotto la guida di Luciano Falvini, dal quale poi nel 2009 acquistò il ristorante. Naturalmente Nunzio si guardò bene dal cambiare il nome di un ristorante che nel frattempo era divenuto un vero monumento della migliore ristorazione italiana. L’anniversario del cinquantesimo anno di vita del ristorante è stato festeggiato quest’anno in giugno alla presenza di un folto numero di vecchi clienti che negli ultimi decenni lo avevano regolarmente frequentato. Una clientela che non ha voluto perdere un’importante occasione per ritrovarsi in un ristorante che continua a essere un esempio di alta e appassionata cucina italiana in Germania. A Nunzio Frau e al suo team il „Corriere d’Italia“ fa le sue più sentite congratulazioni con l’augurio di ancora molti decenni di meritato successo.

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