A poco più di 3 mesi dalla mia ultima comunicazione sul tema desidero informare in merito ai progressi dei servizi consolari della nostra circoscrizione, in particolare riguardo al rilascio dei passaporti.
Come preannunciato, il Consolato Generale di Monaco di Baviera ha introdotto a metà giugno un nuovo sistema per la richiesta dei passaporti. Quest’ultimo prevede l‘invio di una domanda:
https://consmonacodibaviera.esteri.it/consolato_monacodibaviera/resource/doc/2019/06/20190614_formulario_richiesta_appuntamento_passaporto.pdf che, compilata in ogni sua parte deve essere inviata all’indirizzo: passaporti.monacobaviera@esteri.it
Verificati i dati e la posizione del richiedente, il Consolato assegna un appuntamento per il rilascio del passaporto.
Al momento i concittadini vengono ricontattati entro 10 giorni e ricevono un appuntamento a circa tre settimane dall’invio della prima richiesta: se si pensa ai molti mesi necessari solo fino a poche settimane fa si tratta certamente di un risultato estremamente positivo!
Purtroppo nei prossimi mesi l’organico del Consolato, subirà una ulteriore riduzione: si spera che questo non impatti nuovamente l’erogazione del servizio e che il Ministero voglia intervenire per assicurare la necessaria copertura in termini di risorse umane agli uffici consolari.
Ho potuto personalmente e casualmente osservare come casi di comprovata necessità ed urgenza siano stati affrontati dagli operatori del Consolato Generale con la dovuta accortezza e sensibilità. Invito quindi i concittadini che si trovino in situazioni di conclamata difficoltà a ricercare un contatto, anche con il nostro Comites. Come noto ci trovate all’indirizzo:
info@comites-monaco.de o per telefono lasciando un messaggio in segreteria al numero: 089 7213190. Daniela Di Benedetto.
Gentili Signori,
in riferimento al vostro articolo sul rilascio del passaporto;
purtroppo per quando mi riguarda non corrisponde per niente alla veritá, e lo dico per esperienza personale: da gennaio di quest´anno ho cercato di chiedere tramite questi maledetti appuntamenti, un nuovo passaporto, quello che una volta veniva dato in poco tempo é diventato per me e mio figlio un´odissea senza fine. Al principio mi sono recato personalmente al Consolato (4 volte) senza ottenere nessun appuntamento, quel Signore impiegato dopo invani tentativi mi da un account via E-Mail dove posso richiedere, ripeto questo maledetto appuntamento, che ho subito messo in atto, dopo diversi inutili tentativi, le date in rosso, preciso, sono date giá concesse in precedenza, erano al massimo 4 o 5, date invece da concedere, purtroppo nessuna, questo fino al 2030, vi rendete conto? Il tutto da me dettagliatamente fotodocumentato. Adesso leggendo il vostro articolo, c´é un E-Mail dove tramite compilazione di un modulo, nel giro di 10 giorni dovrei essere contattato, chi di speranza vive disperato muore, perché quello che dicono i consolati non corrisponde a veritá. Continua la mia odissea, dopo ben 4 volte per Mail e per Fax e le tante telefonate dove non risponde mai nessuno, non 10 giorni ma mesi che aspetto ancora una risposta.
Per quando riguarda la carta d´identitá elettronica, gli iscritti all´AIRE non hanno diritto di ricevererla, non solo ai consolato bensí anche nei comuni di residenza, viene concessa ancora quella cartacea un documento d´identitá , da voi descritto; fa storcere il naso alle autoritá estere. Non possso che darvi ragione, l´esperimento del ministero dell´interno non serve a nulla, per quello che io sappia é questione di software il quale non accetta l´iscrizione all´AIRE, morale della favola le cose da fare sono: cancellarsi dall´AIRE? che non serve a niente, oppure poter scrivere l´indirizzo Italiano o estero?, cambiare aggiornare i software?, tutto é possibile basta solo volerlo, la burocrazia c´é e ci sará e non sará mai abolita, purtroppo tutti i politici durante le campagne elettorali, promettono certo e gabbano sicuro.
Mi associo a un commento di qualche anno fá:
L’unica amara consolazione che avevamo noi emigrati era quella di venire evocati una volta all’anno dal Presidente della Repubblica italiana di turno, come si fa con le anime di chi è passato a miglior vita che, spesso non malcelata ipocrisia, vengono risvegliate dal loro letargo il due novembre, giorno dei morti, poi più nulla, oblio assoluto per altri trecentosessantacinque giorni.
I nostri Presidenti, nel messaggio augurale di fine anno, avevano la bontà di ricordarsi anche di noi, col Presidente Napolitano, si chiuse anche questa prassi. È certamente poca cosa l’augurio di fine anno, ma questo almeno ci lasciava l’illusione di non essere stati dimenticati totalmente. Oggi invece siamo stati totalmente dimenticati, anche con la carta d´identitá e il passaporto, se questa é civiltá, io sono l´imperatore della Cina,
Grazie per la cortese attenzione, porgo i miei piú distinti saluti.
Angelo La Trecchia