Il Sindacato Confsal/Unsa Esteri: Ora basta! Ci avete rotto le tasche a furia di infilarci dentro le vostre mani

Con l’ultima pensata dell’assegno unico, sono tagliate al personale a contratto dei consolati tutte le agevolazioni per i familiari a carico.


Il Sindacato Confsal/ Unsa commenta amareggiato: “Sembra lo sport preferito dal legislatore quello di varare norme che penalizzano chi, spesso per necessità, ha stabilito la residenza all’estero. Un’altra partita a Bowling in cui i lavoratori dei consolati fanno sempre i birilli?” Il Sindacato, che alla Farnesina gode del maggior livello di rappresentatività, chiede appoggio a tutte le istituzioni italiane all’estero: “Ora è il momento della solidarietà compatta da parte di tutti gli organismi italiani eletti all’estero dai COMITES al CGIE, dai Deputati ai Senatori che noi eleggiamo affinché anche a noi sia data l’attenzione e la tutela che meritiamo”.


Il Segretario Generale dalla Confsal, Massimo Battaglia,: „I nostri lavoratori, colonna portante delle sedi MAECI oltre confine, sono beneficiari delle detrazioni per carichi di famiglia e/o dell’assegno al nucleo, poiché sancito dalla normativa speciale ad essi riservata, ma, paradossalmente, a seguito dell’entrata in vigore della novella legislativa in materia di “assegno unico” si vedrebbero, in maniera del tutto illegittima, privati di un diritto che dovrebbe essere inderogabile”. In una lettera di Massimo Battaglia al Ministro Di Maio si legge: “la nostra Sigla sta sollecitando in sede parlamentare la sottoposizione di una proposta emendativa che intervenendo sull’articolo 19 comma 6 del decreto-legge c.d. sostegni-ter, preveda – appunto-  una specifica deroga per il personale di cui in premessa”.

Il malcontento tra la categoria degli impiegati consolari coinvolti dalla nuova norma sull’assegno unico che li priva dei benefici per i familiari a carico, poiché residenti all’estero, si fa sempre più acuto anche dopo i vari tentativi falliti di sanare la situazione.

Si arriverà allo sciopero nei consolati?

Iris Lauriola, segretario Nazionale della Confsal/Unsa Esteri: “stiamo predisponendo tutte le azioni sindacali possibili contro questa ingiustizia che colpisce i lavoratori proprio nel sostegno materiale ai loro figli!”