Nella foto: Saarbrücken. Foto di ©Daniele Messina

GERMANIA – Elezioni Saarland. Maggioranza assoluta della Spd

Dopo le elezioni regionali del 27 marzo cambia il governo del Saarland. Si passa dalla “Große Koalition” CDU-SPD a un governo socialdemocratico guidato da Hanke Rehlinger.

Lo sconfitto è Tobias Hans, il Ministro Presidente piazzato alla guida del Land da Annegret Kramp Karrenbauer, quando dal Saarland andò a Berlino alla guida della CDU nazionale al posto di Angela Merkel.

Tutto merito della SPD? I fattori della storica vittoria dopo ventitré anni di governo democristiano sono molteplici. Innanzitutto lo scarso peso di Tobias Hans proprio all’interno della sua CDU-Saar di cui ha assunto la guida, scavalcando i vecchi veterani del partito.

Tobias Hans è in effetti un soggetto politico senza una lunga biografia, gli manca una solida carriera politica alle spalle ed ha affrontato il 27 marzo scorso la sua prima vera e propria campagna elettorale.

La sconfitta era pertanto prevedibile ma non la catastrofe con la perdita di oltre 12 punti percentuale di consensi.

La perdita della CDU è stata causata dalle astensioni al voto, dal mancato consenso dei giovani elettori per la prima volta alle urne e da un trend nazionale che vede la CDU in profonda crisi.

È stato però probabilmente Oskar Lafontaine, giunto alla fine della sua carriera politica, a stabilire ancora una volta il destino politico del Saarland, regalando al suo vecchio partito SPD la clamorosa vittoria.

Il Napoleone della Saar si è infatti ritirato ufficialmente dalla politica e, come suo consueto, non lo ha fatto in silenzio.

Ha sbattuto la porta in faccia al partito “Die Linke” che egli stesso aveva portato in passato a oltre il 20% dei consensi elettorali. La conseguenza è stata che oltre il 10% di elettori dei Linke, seguaci di Lafontaine, sono molto probabilmente “tornati” alla SPD, regalando la “stravittoria” alla Rehlinger.

A livello nazionale le elezioni del Saarland assumono un particolare significato poiché sono le prime elezioni regionali dopo il cambio del governo a Berlino.

Una vittoria SPD che al cancelliere Scholz può fare solo bene, dopo i primi cento giorni di governo nazionale contrassegnati da crisi nazionali e internazionali mai viste.

Ovviamente, tutto è relativo. Il Saarland conta meno di un milione di abitanti ed è il Bundesland più piccolo della federazione, troppo piccolo per segnare un trend, grande abbastanza però per segnare la vittoria di una SPD al comando di un governo regionale. Al comando da sola e questo è un fatto unico tra tutti i Länder della Germania.

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