Foto ©Pixabay

Come trovare il filo di Arianna in mezzo al dedalo di mode e tendenze alimentari

Negli ultimi anni la moda e le nuove tendenze alimentari hanno condizionato le scelte nutrizionali, fondamentali per la nostra salute.

Tuttavia, ricercare delle corrette informazioni su questo tema non è per nulla semplice, soprattutto se ci si affida ai più comuni motori di ricerca.

Siamo continuamente influenzati da “innovative” tendenze alimentari, proposti da guru dell’alimentazione e non appena si voglia approfondire un argomento, si entra in un labirinto di informazioni confuse. Ricercando su internet, ci si ritrova di fronte a questo intricato dedalo fatto di diete e mode alimentari come la dieta del gelato o della frutta.

Partendo dal presupposto che di protocolli alimentari possono essere per il nutrizionista una risorsa nel pianificare una terapia, non vuol dire che un piano alimentare trovato su internet possa essere equiparato a dei percorsi alimentari terapeutici, che sono frutto di un’anamnesi del paziente. Un piano alimentare possiamo pensarlo come un abito su misura, che tendenzialmente potrebbe essere indossato da chiunque, ma senza le dovute accortezze risulterebbe o troppo lungo o troppo corto.

Dunque la maggior parte di queste mode e tendenze non fanno altro che farci perdere in questo labirinto, smarrendo il nostro obbiettivo principale ossia apportare modifiche per guadagnare salute.

Siamo già nella calda stagione estiva e riflettiamo su quali piatti veloci consumare in spiaggia o durante le giornate afose. Mi viene spesso chiesto come poter mettere mano ai “chiletti di troppo”, presi dopo un lungo inverno e come prepararsi al meglio per la prova costume .

Quando mi viene posta questa domanda, rispondo sempre ai miei pazienti che bisogna considerare il proprio corpo come un auto. Infatti se per un lungo periodo trascuriamo il nostro mezzo, è davvero improbabile che questo passi il controllo della revisione e quindi poi si è costretti ad interventi drastici per riparare i danni.

Sarebbe più furbo e intelligente „prendersi cura” continuamente della nostra auto, in modo tale da essere sempre pronta per il successivo controllo!

Altrettanto funziona il nostro corpo: per stare bene in estate dobbiamo sviluppare un concetto di salute che ci renda attivi e partecipi tutto l’anno!

La salute è infatti un processo attivo, un obiettivo da raggiungere, un piccolo premio da conquistare giorno per giorno e non una caratteristica innata del nostro corpo.

Dobbiamo prestare attenzione al nostro stile di vita alimentare quotidianamente, tutelandoci in questa maniera a 360 gradi dai disturbi e malattie croniche degenerative, che affliggono questa era come diabete, malattie cardiologiche e neurologiche.

Sicuramente nelle prime tre decadi della nostra vita, i più fortunati possono contare su un metabolismo veloce con pochi problemi di salute. Ma con il passare del tempo, le modiche dello stile di vita alimentare, eventi o fasi di stress possono purtroppo compromettere il corretto funzionamento del metabolismo con un aumento del peso o la manifestazione di disturbi di vario genere .

Le stesse persone, che in una fase della vita non accusavano minimamente disturbi di salute, improvvisamente iniziano a fare i conti con chili di troppo, cattiva digestione, resistenza insulinica, gonfiori, malesseri vari e disturbi intestinali, i quali se trascurati portano all’insorgere di malattie.

Gli stessi alimenti che abbiamo consumato per tanti anni (a volte eccedendo, tanto da risultare impensabile un’astensione o riduzione temporanea) iniziano ad essere problematici ed è difficile da soli riuscire a trovare una soluzione.

A questa non banale difficoltà bisogna inoltre aggiungere che l’odierno sistema consumistico tende a non aiutarci e quello che può sembrare un apparente benessere economico, che ci offre una vasta scelta di “soluzioni alimentari“, non fa altro che metterci i bastoni tra le ruote lungo il nostro percorso di salute.

Presi da sensi di colpa o esasperati da varie sintomatologie iniziano così i primi tentativi, spesso inutili ed insensati e quindi ci si ritrova nuovamente nel dedalo di domande: Tolgo il lattosio o il glutine? Forse entrambi? No aspetta, forse è meglio diventare vegano o fare la dieta chetogenica?

Mangio questo o quel prodotto „senza“ quell’ingrediente da temere di più secondo i media?

Da domani compro solo gli alimenti “light“ e soprattutto niente più olio, perché ingrassa!

Così facendo, si entra in questo circolo vizioso, perdendo di vista la nostra meta e non riuscendo più a trovare una via di uscita da quell’infinito labirinto che abbiamo già volte citato; trovandoci quindi poi sempre più lontani dall’obiettivo: riguadagnare salute!

Quali sono le regole allora di una dieta sana? Ha senso fare una dieta?

Tutto dipende dal significato che ognuno di noi vuole dare al termine! Dieta vuol dire stile di vita sano. Pertanto, se iniziamo una dieta ispirandoci a tale concetto, sviluppando delle strategie individuali, allora potremo giovarne ottenendo sicuramente dei miglioramenti.

Se per dieta intendiamo un percorso nutrizionale frustrante, fatto con un assurdo e insensato conteggio delle calorie, allora la dieta non ha alcun senso.

Nella mia pratica clinica, mi stupisce vedere pazienti in studio che vogliono prevenire problemi di salute presenti in famiglia, ancor prima dell’insorgere degli stessi.

Il fatto che la genetica e la predisposizione giochino un ruolo importante nella salute, non è più un segreto e difatti è molto sensato iniziare già in giovane età a prendersi cura del proprio stile di vita.

Si dice infatti che „il frutto non cada mai troppo lontano dall’albero“ e in parte è cosi anche per la salute. Sicuramente osservare le problematiche presenti in famiglia in età adulta può aiutarci già in giovane età per evitarle e questo si ottiene inevitabilmente attraverso un’alimentazione sana.

Ma io sono italiano! Il sabato sera, vuole che rinunci a una pizza spensierata in famiglia? Un piatto di pasta? E il gelato?

Assolutamente no, ma valorizziamo e diamo un senso a questo momento, inserendolo in un progetto di salute! L’eccezione non è la regola e la regola non significa avere uno stile di vita alimentare frustrante. In questo modo potremo godere della convivialità e del pasto più ricco, ma in maniera intelligente e raggiungendo un equilibrio.

Sicuramente viviamo in un’era e fase storica molto complessa e questo anche da un punto di vista alimentare. Le strategie spesso sbagliate o campagne alimentari o teorie obsolete, ma sempre vive, hanno sbilanciato notevole i nostri fabbisogni alimentari, creando dei miti e tabù alimentari: i grassi fanno male, meglio i carboidrati! Questo ha creato nel tempo squilibri nel nostro metabolismo, motivo per cui sempre più persone soffrono di disturbi e problemi di salute, e tutto ovviamente è scientificamente dimostrato!

Ad esempio, l’abuso di farine raffinate e geneticamente modificate ha creato nel tempo squilibri ormonali e intestinali e il risultato è sotto l’occhio di tutti: le malattie che un tempo riguardavo le generazioni anziane, oggi colpiscono i più giovani, fino ad arrivare ai bambini.

Quindi, appurate le esigenze nutrizionali di ognuno, cosi come i problemi di salute, le intolleranze e le predisposizioni, nulla e nessuno vieta la convivialità e il consumo di un pasto diverso dal solito.

Importante è la quotidianità nell’esercitare uno stile di vita alimentare sano, perché se ogni giorno guadagniamo salute, allora sicuramente potremo godere di un’eccezione! Ma in un corpo già affaticato o stressato, quell’eccezione manderà in tilt il sistema e quindi accuseremo il tutto a livello di benessere fisico: si dorme male, ci si sveglia più stanchi con occhi gonfi, dolori articolari, mal di testa e spossatezza fino a sintomi più gravi e invalidanti.

Mangiare cibi freschi di stagione, che la natura ci offre e meno processati possibile è la strategia per rinutrire il nostro corpo, per garantire vitamine ,sali minerali e altri micronutrienti fondamentali alla nostra vita. Via libera ai grassi buoni e fibre, entrambi alleati della nostra salute così come alle proteine e carboidrati sani, ma nella giusta quantità e modalità di cottura.

È ispirandoci a questi principi e alla cucina nostrana che potremo parlare di una vera cultura alimentare, che appartiene inevitabilmente ad ogni popolo e sentirci così veri ambasciatori della dieta mediterranea nel mondo.

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here