Gentile redazione,

in riferimento all’articolo a pag. 15 a firma Giovanni Pollice bisognerebbe fare alcune chiarificazioni che forse il sig. Pollice dopo aver elencato tutti i suoi titoli dimentica alcune cose e quindi dovrebbe rivedere determinate affermazioni da lui scritte, incominciando lui stesso a ripassare un po’ di storia.

a) Ad originare la prima guerra mondiale, fu un forte contrasto sorto per questioni legate al dominio economico mondiale da attuarsi attraverso i possedimenti coloniali, che vedeva coinvolte le maggiori potenze europee dell’epoca: da una parte la Germania e dall’altra l’Impero Britannico e la Francia. Dopo la vittoriosa conclusione della guerra franco-prussiana nel 1870, avvenuta a seguito della sconfitta subita dai francesi a Sedan, la Germania si era costituita in nazione capitalistica. A seguito di questa vittoria, essa si annesse l’Alsazia e la Lorena. Nel 1871, sotto il governo del cancelliere Otto Bismarck, i land tedeschi, per la prima volta nella storia della Germania, si unirono portando così alla formazione dell’Impero Tedesco , il cui primo sovrano fu Guglielmo I. Gli stati tedeschi che lo componevano erano presieduti da un governo centrale composto da Bismarck, che svolgeva le funzioni di capo del Governo, da Guglielmo I in quanto imperatore, e dallo Stato Maggiore, che disponevano di tutti i poteri dato che il Parlamento non aveva la possibilità di svolgere la propria funzione di controllo. Vi era poi un Consiglio Federale, che era composto dai rappresentanti dei diversi stati, anch’esso con poteri piuttosto limitati. Bismarck riuscì a realizzare un’intesa conservatrice tra le due classi che in quel periodo dominavano in Germania: l’aristocrazia agraria , gli Junker, che occupava posizioni di rilievo nelle forze armate e nella pubblica amministrazione, e gli industriali. Questa alleanza si era ulteriormente rafforzata dopo la vittoria sulla Francia e il raggiungimento dell’unità nazionale. Bismarck si mostrò molto duro con le rivendicazioni degli operai e del Partito Socialdemocratico che li rappresentava. Se da una parte egli fece in modo che non venissero mai approvate leggi che permettessero la libertà di stampa, di riunione e altre libertà in genere, dall’altra varò un sistema di previdenza sociale contro malattie, infortuni sul lavoro e per la vecchiaia. Contrario al partito cattolico, trovò poi il modo di fare con i suoi capi un accordo in funzione antisocialista. Nel 1864, il Cancelliere stipulò un’alleanza con l’Austria che gli permise di attaccare la Danimarca, sottraendole i ducati dello Schleswig e dell’Holstein, situati in una posizione strategica tra il Mar Baltico e il Mare del Nord. Due anni più tardi, nel 1866, non si fece scrupolo di attaccare l’alleata Austria, costringendola poi a concedere l’autonomia all’Ungheria e il Veneto all’Italia. A seguito di questi eventi, l’Impero Asburgico cambiò nome divenendo Impero Austro-Ungarico, con due distinte capitali: Vienna e Budapest. Nel 1873 Bismarck fu il promotore del patto dei tre imperatori, che però ebbe vita breve, visti i dissapori fra Austria e Russia nella situazione dei Balcani, dove lo zar avrebbe voluto un’egemonia russa. Infatti alcuni territori di questa regione europea, per liberarsi della secolare oppressione ottomana, chiesero l’aiuto delle Russia, la quale nel 1877 dichiarò guerra alla Turchia, costringendola a riconoscere l’indipendenza o l’autonomia a quegli stati: Romania, Serbia, Montenegro, Bosnia, Erzegovina e Bulgaria riuscirono così ad affrancarsi da secoli di occupazione turca. Questo tipo di situazione non piacque affatto all’Austria, che minacciò di guerra la Russia. La guerra venne evitata dal solito Bismarck, che nel 1878 convocò un congresso internazionale a Berlino, nel corso del quale venne riconosciuta l’indipendenza dei vari stati balcanici ; all’Austria vemnne concesso il protettorato su Bosnia ed Erzegovina, mentre alla Russia, che aveva sostenuto il peso del conflitto contro la Turchia, venne assegnata la sola Bessarabia. Sempre nel corso del congresso, l’Inghilterra ottenne il possesso dell’isola di Cipro, situata in posizione strategica dalla quale si dominava l’accesso al Mediterraneo Orientale. Questo comportamento ottenne il risultato di avvicinare la Russia alla Francia, in funzione antitedesca ed antiaustriaca. Nel 1908 l’Austria, approfittando di un colpo di stato organizzato in Turchia dal movimento dei Giovani Turchi, incluse in modo definitivo la Bosnia e l’Erzegovina al proprio territorio. Il riconoscimento di tale impresa da parte della Germania e dell’Italia provocò la nascita di un movimento irredentista slavo che nel 1914, con l’uccisione a Sarajevo dell’erede al trono d’Austria Francesco Ferdinando d’Asburgo, fornì ai due imperi centrali un valido motivo per scatenare la Prima Guerra Mondiale.

b) Non si cacci sempre la storiella del Ministro dell’Interno del primo Governo Conte che avrebbe “lasciato in balia delle onde per settimane dei profughi”, perché a prova contraria sono le Ong che potevano andare a sbarcare altrove, ma “chissà per quale mistero” dovevano sbarcare per forza in Italia restando in balia delle onde per oltre 15 giorni (cfr. la … Carola Rakete che ha speronato la nostra motovedetta ed è andata contro le leggi di uno Stato di Diritto). Poi, come ha ricordato il nostro arcivescovo Dr. Sterfan Heße, nominato “Rappresentante speciale per questioni relative ai rifugiati” della Conferenza Episcopale Tedesca, “La cura dei rifugiati fa parte della nostra identità cristiana, ma comunque la Chiesa ha sempre anche una responsabilità per il benessere della società nel suo insieme. E quindi non dovrebbe sorgere l’impressione di una concentrazione unilaterale della Chiesa nell’area dell’aiuto ai rifugiati, perché il nostro impegno caritatevole va anche e soprattutto nei confronti di molte persone che sono spinte ai margini della nostra società, e che continuiamo con energia immutata”. Per dire al sig. Pollice che il Governo Italiano pensa prima al popolo italiano e mi sembra giusto, come la Germania pensa prima ai suoi interessi ed al suo popolo.

c) Meglio non citare certi giornali….. Il Fatto Quotidiano…. Sappiamo chi sono…

d) Non si tratta di aizzare odio, ma di dire le cose come stanno. Il sig. Pollice dimentica che la “Ucci” come viene chiamata amichevolmente, cioè Ursula Gertrud von der Leyen – presidente della Commissione Europea – ha chiesto scusa all’Italia… Forse il sig. Pollice ha vissuto troppo bene nel “lavorare” per oltre trent’anni come sindacalista, e forse non vivendo veramente la realtà di determinate situazioni, come capita sovente a chi, come recitava il proverbio, “il sazio non crede al digiuno”.

e) Come ha ribadito anche un deputato tedesco, il fatto di aver ospitato una settantina di connazionali, non è stato altro che un piccolissimo gesto di solidarietà, e solo dopo che l’on. Wendt si era cominciato a mobilitare dopo aver saputo del brutto incidente del blocco delle mascherine e delle tute protettive alla frontiera: uno stop deciso dalla Germania e poi sospeso dopo le veementi proteste dell’Italia e della Commissione UE. “Una vergogna”, dice, e dopo il decreto dello sblocco, Wendt ha rimosso alcuni ostacoli burocratici che avevano continuato ad impedire l’arrivo delle tute in Italia. Poi aveva cominciato a bussare alle porte delle autorità mediche della sua regione per accogliere dei malati italiani. Inoltre invitiamo il sig. Pollice a risentire quanto dichiarò qualche tempo fa il deputato Dr. Gregor Gysi (Die Linke) al parlamento tedesco sul comportamento del governo in Europa e per l’Europa e verso determinati paesi europei, e forse si renderà conto che, sotto sotto, ancora sono con una certa mentalità “nazista-razzista”. Ma ovviamente non bisogna fare di tutta l’erba un fascio.

f) Infine mi preme ricordare al sig. Pollice, che come tanti italiani di sinistra in questa terra ha un odio viscerale verso Salvini e la destra italiana, che invece di essere degli avversari sono dei nemici, e quindi sono loro che seminano odio e non permettono una riflessione democratica e libera, se viviamo ancora in una democrazia. Poi c’è da dire che non è che solo per il fatto che emigrano tanti italiani, o sono emigrati in passato, o che la Germania sia il partner economico principale dell’Italia, come lui afferma, che “bisogna calarsi le braghe”. Bisogna ricordare che il popolo italiano ha dato tanto a questa nazione, bisogna ricordare che se in tanti ci rispettano, è perché amano il nostro paese che è il più bello del mondo; e vorrei ricordare di andarsi a vedere un video importante come questo di Oscar Farinetti: https://www.youtube.com/watch?v=Wf0B-xByAOo; e se ci rispettano è perché forse abbiamo dato qualcosa a questo paese ecc… ecc..

Gentile redazione, tutto questo solo per dire che bisogna stare attenti a ciò che si afferma e quindi a ciò in maniera errata a nostro parere il sig. Giovanni Pollice, che forse dovrebbe rivedere alcune sue idee od affermazioni. Grato e mi perdoni se mi sono dilungato.

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