Il CGIE-Germania esprime profonda preoccupazione riguardo alle attuali discussioni in corso nella regione Renania-Palatinato riguardanti l’abolizione dell’insegnamento della lingua d’origine, come proposto dal partito AfD (Alternativa per la Germania).

Il CGIE-Germania sottolinea con forza che l’insegnamento della lingua d’origine costituisce un elemento indispensabile del sistema educativo tedesco.

La lezione di lingua d’origine è un’offerta rivolta alle scolare e agli scolari della scuola primaria e secondaria di primo grado che crescono bilingui, nel nostro caso lingua tedesca e lingua italiana.

Alcuni Länder finanziano e organizzano i corsi di lingua madre (HSU), applicando una importante Direttiva Europea. Lo scopo dei corsi, basato su programmi ministeriali, è quello di sviluppare, rafforzare e mantenere le abilità e le conoscenze linguistiche sia verbali che scritte e di trasmettere ed approfondire le competenze interculturali.

Il programma linguistico dell’Unione Europea, per i bambini di oggi e i cittadini europei di domani, è “3 lingue per tutti:”

La lingua del Paese in cui si vive; una lingua straniera (solitamente l’inglese) e la lingua madre come terza lingua.

Crescere bilingui e possedere la lingua italiana come lingua d’origine e di identità offre un chiaro vantaggio, contribuendo alla cittadinanza europea.

Una buona conoscenza della madrelingua, costituisce una buona base per il successo nella scuola tedesca. Tutti gli studi recenti concordano: solo chi conosce bene la propria madrelingua, può imparare altrettanto bene le altre lingue. Imparare la madrelingua aiuta i bambini a crescere meglio, sviluppando la loro equilibrata identità e consapevolezza del proprio valore di europei. Inoltre in caso di rientro o trasferimento in Italia, gli alunni e le alunne che hanno frequentato il corso di Italiano avranno il riconoscimento e l’equipollenza degli anni di studio svolti in Germania, senza perdere anni o sostenere alcun esame integrativo.

Il CGIE-Germania esorta fermamente a respingere la proposta dell’AfD di abolire l’insegnamento della lingua d’origine. Tali sforzi non solo minacciano la diversità culturale e linguistica della società, ma mettono anche a rischio la coesione sociale mettendo in discussione l’identità culturale e linguistica di molte persone.

I rappresentanti della comunità italiana in Germania chiedono un impegno attivo da parte della giunta regionale per preservare l’insegnamento della lingua d’origine. È responsabilità collettiva proteggere e promuovere la diversità culturale.

Il CGIE-Germania infine, rivolgendosi all’amministrazione italiana, auspica anche un maggior impegno da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) per preservare e promuovere la lingua e la cultura materna tra i giovani italiani nei corsi offerti dagli enti promotori.