Nella foto: Stand italiano in fiera. Foto di ©Tony Màzzaro

Dalla Caravan Motor Touristik (CMT) di Stoccarda sensibili segnali di ripresa

L’economia che gravita intorno ai molteplici segmenti del turismo è in fase di sensibile ripresa. È quanto è emerso dai 9 giorni della CMT, la fiera turistica per eccellenza in Europa, visitata da oltre 265mila persone di tutte le età.

Secondo il Prof. Martin Lohman, esperto di analisi di mercato turistico, i tedeschi o comunque 60 degli 80 milioni di abitanti in Germania, nell’appena trascorso 2022 sono andati in vacanza spendendo circa 46 miliardi di euro.

Fra i paesi prescelti figurano l’Italia, la Spagna, la Turchia, la Grecia, la Slovenia e la Croazia. Anche la stessa Germania ha registrato un considerevole incremento turistico facendo registrare in molte località del Mar del Nord ed isole il tutto esaurito nei mesi di giugno, luglio, agosto e metà settembre ovvero nei mesi di scaglionamento della chiusura delle scuole del Settentrione fino a quelle dei Länder meridionali del Baden-Württemberg con la Foresta Nera ed il Lago di Costanza (Bodensee) e della Baviera con i suoi numerosi laghi e castelli.

A contendersi la “Reiselust” (la voglia di viaggiare) tedesca sono scese in campo alla fiera turistica di Stoccarda oltre 1.600 espositori di 100 paesi.

“Se il tedesco ha un minimo di disponibilità finanziaria, viaggia”, sostiene Norbert Fiebig, presidente della Federazione tedesca del turismo (DRV).

In effetti, il tedesco o il cittadino che vive e lavora in Germania, non appena può si avventura verso località del pianeta, anche in quelle più lontane e poco conosciute come la Mongolia, partner dell’edizione fieristica stoccardese di quest’anno.

Guerre, insurrezioni, rischio malattie e aumento dei prezzi dei voli e delle strutture ricettive influenzano ovviamente la scelta delle mete.

Sensibilmente forte è il segmento caravan e bicicletta, mentre il tennis ed il golf stanno registrando, già da qualche anno, un calo della richiesta. Questa tendenza sta interessando non solo la Germania ma anche altri paesi. Gli interrogativi sono principalmente tre: 1) stanno passando di moda? 2) Sono troppo care le prenotazioni dei campi? 3) È troppo caro l’abbigliamento?

Gli analisti sostengono che la filiera degli sport è variabile ed è imprevedibile. In questa fase “vanno ancora di moda” parapendio, surf, scalate, sci fuori-pista, trekking, mountain-bike, downhill ovvero risalite su impianti e discese mozzafiato. Quest’ultima disciplina sta prendendo sempre più piede in Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia (Bormio, Madesimo, Livigno). Si può noleggiare una bici con le protezioni adeguate e il divertimento ai più spericolati è assicurato!

Particolarmente ottimista è Andrea Borlotti, responsabile della promozione del Trentino. “Nonostante alcuni timori e titubanze iniziali, il 2022 è andato molto bene. E per questo 2023 il barometro turistico indica “sereno” per prodotto di qualità, delle strutture ed infrastrutture, spiccato spirito di accoglienza e capacità ricettiva sempre più al passo con le esigenze di mercato, considerata la vicinanza con la concorrente Austria.

Borlotti si è detto, invece, dispiaciuto per la totale assenza dell’Enit, l’agenzia del ministero del turismo, che da diversi anni non partecipa più a fiere, lasciando a consorzi privati e alle Regioni l’iniziativa di partecipare o meno.

“Da tecnico – conclude Borlotti – dico che l’Italia si culla troppo sulle bellezze del territorio e ignora nei fatti che sarebbe, invece, più che necessario assumere la regia di un prodotto “Italia” , variegato ma unito e compatto da diffondere e consolidare in tutto il mondo”.

Soddisfatta “della nove giorni della CMT” anche Marta Fleischmann, operatrice turistica per la Val Passiria: “Dall’affluenza di visitatori al nostro stand posso affermare che l’intera zona di Merano resta fra le mete turistiche montane più gettonate dal turista proveniente dalla Germania”.

Meno entusiasta è l’operatore turistico Mario Gallerani di Borgo Cisterna (Macerata). “Promuovere una vacanza nei borghi delle Marche è impresa difficile. Il potenziale turista tedesco pare prediligere principalmente mare e monti. Questo è quanto ho registrato in fiera”.

Più euforico della “nove giorni stoccardese” è Livio D’Ambra, responsabile dello stand Ischia. Nonostante le recenti calamità che hanno duramente colpito Casamicciola, l’interesse del turista tedesco per Ischia è molto forte.

“La nostra isola deve il suo benessere al flusso turistico in genere, e a quello tedesco in particolare” – aggiunge D’Ambra. “Perciò è nostro primario interesse collettivo migliorare la qualità dei servizi iniziando dal potenziamento dei collegamenti (ogni 30’ con Pozzuoli e Napoli) e finendo col contenimento dei prezzi nonostante l’aumento generale dei costi energetici”.

Forte è stata poi la richiesta per i grandi laghi: Garda, Como e Maggiore, ma anche per località balneari del Veneto, Emilia-Romagna, Toscana ed Abruzzo – ci riferisce il tour-operator Ferdinando Orsini che aggiunge: “L’Italia dei villaggi turistici confermerà e rafforzerà il trend della passata stagione grazie anche alle significative migliorie che i gestori apportano alle strutture ricettive e all’ammodernamento e potenziamento dei servizi senza alterare i prezzi. E se aumenti ci dovessero essere, essi non supereranno il 3-4%.”

Soddisfatti anche gli operatori dello stand Sardegna, presente in fiera con una ventina di operatori “Abbiamo registrato anche per la stagione 2023 un fortissimo interesse per la Sardegna – ci dice Alfonso Fazio, che, pur cresciuto in Germania con origini calabresi, si sente orgoglioso di poter invogliare il turista tedesco ad andare in Sardegna sia in strutture alberghiere che in villaggi turistici come i 4 Mori di Muravera in provincia di Cagliari. “Chi va in Sardegna – afferma Fazio – s’innamora di quella terra, di quell’incantevole mare, della buona cucina e della cortesia della gente del posto. Queste caratteristiche catturano tutti i turisti e ancor di più il tedesco, che, per indole, è alla costante ricerca di scoprire luoghi, usi e costumi non comuni.”

Le prospettive, dunque, e gli auspici sono rassicuranti. Ora spetta agli operatori attrezzarsi per una dignitosa accoglienza dei turisti che frutta all’Italia il 20% del Prodotto interno lordo (Pil).

È ora, però, che la politica cominci ad imparare ad ascoltare gli operatori del settore e prestare orecchio al grido d’allarme del comparto termale che langue da diversi anni. Basta andare ad Abano/Montegrotto, Montecatini, San Gimignano, Castrocaro, Fiuggi, Chianciano, Agnano, Saturnia ed altre note località termali per capire lo stato di crisi che vige in questo comparto dalla fine degli anni’90.

Ci si auspica ora che l’istituzione di un vero e proprio Ministero per il turismo, con a capo attualmente Daniela Santanchè, affronti con serietà i problemi che decretano la chiusura di alberghi e di attività economico-commerciali connesse e che attui una vera politica di serio rilancio, duratura nel tempo.

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here