Merano - Foto di ©Daniele MEssina

Il blocco degli spostamenti non ferma la voglia di viaggiare. In attesa di poter tornare a prendere lo zaino in spalla e ricominciare a visitare il bel paese dedichiamo questo spazio ad un “viaggio con la mente” nella città di Merano (BZ), spesso definita la perla delle Alpi. Quando in questo luogo le giornate si allungano e le sere si fanno più tiepide, i campi e i prati si trasformano in un mare verde con piccoli fiori dalle delicate sfumature rosa pastello. Con il risveglio della natura e la fioritura dei meli, la primavera in questo luogo è uno spettacolo mozzafiato.

Clima submeditteraneo

Come una perla all’interno della sua conchiglia, Merano si trova in una conca circondata dalle imponenti montagne del Parco Naturale Gruppo di Tessa. Il suo clima, prevalentemente temperato e mite, varia nelle diverse quote di altitudine e consente di ammirare la diversità di vegetazione che ricopre il territorio dai 300 m ai 3000 m delle creste.

In molte zone della città, ma soprattutto sulla collina sulla quale si snoda l’affascinante passeggiata Tappeiner, particolarmente soleggiata, stupisce trovare numerose piante non originarie del luogo, provenienti da zone mediterranee, quali numerose palme, il fico d’India ed altri esemplari. Nello stesso piano del fondovalle, un po’ fuori dalla città, si possono vedere le estensioni di coltivazioni di melo e di vite, che hanno uniformato completamente i bassi versanti delle montagne. In primavera, la fioritura dei meli è uno spettacolo che sorprende per i colori e la leggerezza dei fiori. I frutti, le famose mele altoatesine, si distinguono per il gusto particolarmente intenso. Molto nota è anche l’uva meranese, dolce e scura che per i suoi salutari benefici viene considerata un ottimo disintossicante naturale.

Merano città di cura, città giardino

La posizione e il clima mite, già nel 1836, hanno reso Merano famosa come città turistica e di cura, allorché il dottor Josef Huber pubblicò un saggio sugli effetti curativi del clima e dell’uva meranesi. Da allora in poi Merano divenne il soggiorno privilegiato dell’alta nobiltà europea. L’ospite illustre che contribuì in modo particolare a rendere Merano una delle stazioni climatiche più famose in tutta l’Europa, fu l’imperatrice Elisabetta d’Austria -Sissi-, moglie di Francesco Giuseppe. La città è, infatti, ricca di segni del suo passaggio. Merano, città di villeggiatura e stazione climatica veniva scelta anche perché ritenuta adatta per trovare sollievo dalle affezioni polmonari. Il clima temperato, con inverni assolati, rappresentava l’ambiente ideale per le cure e la convalescenza per malati di tubercolosi. Tra gli ospiti famosi che scelsero Merano per curarsi fu sicuramente Franz Kafka.

L’ascesa di Merano come città di cura contribuì notevolmente a mutare il suo aspetto urbanistico, architettonico ampliandone e allargandone il nucleo originario. Grazie all’apporto di contributi di urbanisti e architetti provenienti da Vienna, Monaco e Berlino si realizzarono molte strutture turistiche: imponenti hotel, parchi, giardini, caffè, passeggiate. Merano assunse le caratteristiche della “città giardino” e le strutture create per allietare il soggiorno dei turisti furono numerose. Grande importanza assunse la costruzione della stazione ferroviaria (1881) nel facilitare gli arrivi degli ospiti.

MErano – Foto di ©Daniele Messina

Merano città del benessere

Oltre agli imponenti alberghi e cliniche, Merano offriva, proprio nel centro lungo le sponde del corso d’acqua del Passirio, percorsi celebri: la passeggiata d’estate, la passeggiata della Gilf, molto romantica, la passeggiata d’inverno -importante ammirare la Wandelhalle con alcuni affreschi- e negli immediati dintorni, la notissima passeggiata Tappeiner. Posta ad un’altezza di circa 380 m, lunga circa 4 km consente di ammirare la città e i suoi dintorni. Fu progettata e costruita da Franz Tappeiner, medico e grande promotore del turismo del benessere a Merano. Ancora oggi numerosi turisti e meranesi percorrono queste passeggiate e proprio vicino al centro, possono ammirare, lungo la “Kurpromenade” il Kurhaus, inaugurato nel 1874, in pieno spirito Jugendstil.

I castelli nel Meranese

Sulla sommità delle colline intorno a Merano sorgono numerosi castelli non sempre visitabili, perché trasformati in residenze private, ristoranti, alberghi: Castel Rubein, Labers, Rametz, Castel Gaiano. Sopra l’agglomerato di Sinigo si trovano il Castel Gatto, il Castel Verrucca. Questi castelli consentono una vista notevole sull’intera conca di Merano. In particolare, sulla parte opposta sulla collina di Tirolo si nota per la sua imponenza il più grande dei castelli, Castel Tirolo, che merita indubbiamente una visita. La scelta dei Conti di Tirolo di costruire il loro castello proprio sopra la conca meranese diede impulso al territorio che da semplice borgo giunse a diventare città nel 1418.

Merano città termale e città giardino

Chi viene a Merano non deve perdere una visita ai Giardini Trauttmansdorff. Inaugurati nel 2001 si stendono su di una superficie di 12 ettari. Al centro del parco troneggia Castel Trauttmansdorff, dove un tempo, durante l’inverno, amava soggiornare l’imperatrice Elisabetta. I giardini rappresentano l’anima verde di Merano assieme alle famose Terme di Merano.

Per scoprire le ragioni che permettevano alle piante mediterranee non solo di crescere in questa zona e di superare indenni la stagione fredda, nel 1933 il geologo trentino Trene indirizzò le proprie indagini su zone caratterizzate dalla presenza di rocce cristalline connesse ad emanazioni radioattive ed i risultati furono vincenti: la zona detta “Bagni dell’Orso“ a San Vigilio si presentava ricca di sorgenti. Si poteva così dare avvio ad uno stabilimento termale. Ancora oggi è proprio l’acqua di San Vigilio ad alimentare l’attuale stabilimento termale. Posto nel centro cittadino si estende su un’area assai vasta, cinque ettari, tra parco ed impianti termali.

Gli eventi da non perdere

Tra gli eventi di Merano quelli da non perdere sono le settimane musicali meranesi, le serate di Concerto nei Giardini di Castel Trauttmansdorff, il WineFestival e l’AsfaltArt. Tra musica di tutti i tipi, da regionale a internazionale, vivace arte di strada, vino e golosità altoatesine c’è da rimanere incantati. Ogni anno il celebre mercatino di Natale affascina i visitatori, e anche per il resto dell’anno c’è sempre qualcosa da scoprire: i portici storici richiamano con le loro invitanti boutique, negozi di specialità gastronomiche e librerie. All’ippodromo ci sono corse particolarmente importanti: come non ricordare il Gran Premio di Merano.

Che sia “città di cura” o “città giardino”, Merano è unica ed emoziona per la bellezza e varietà di panorami, specialmente -ma non solo- in primavera.

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