Abolito il Passaporto „Europeo”. Vale la carta d’identità per il riconoscimento e la circolazione nell’Unione Europea. Il vecchio caro passaporto “europeo” non viene più rilasciato dai consolati. Con la modica somma di 5,61 Euro ogni connazionale ha la possibilità di chiedere al proprio consolato l’emissione di una carta d’identità che è altrettanto valida per il riconoscimento e per la circolazione in tutti i Paesi dell’Unione.
La carta d’identità è valida 10 anni per i maggiorenni e può essere richiesta dai genitori anche per i figli minorenni dai 0 ai 18 anni d’età. La validità della carta d’identità è di anni 3 per bambini dai 0 ai 3 anni e di anni 5 per i minorenni dai 5 ai 18 anni d’età . Condizione unica per ricevere la carta d’identità è la registrazione del proprio nome negli elenchi Aire -Anagrafe degli Italiani all’Estero-. Sono necessarie 4 (quattro) fotografie formato tessera (4x 3, 5 cm) a colori.
In mancanza di un certificato di residenza ogni cittadino può avvalersi dell’autocertificazione ai sensi del DPR 445/200.Tempi di lavorazione circa 4 settimane. I genitori con figli minorenni dovranno esibire l’atto d’assenso dell’altro genitore.
Passaporto Internazionale
Il passaporto rimane naturalmente il documento idoneo per i viaggi verso paesi extraeuropei. Il costo del passaporto per tutti i Paesi i cui Governi sono riconosciuti dal Governo Italiano è di Euro 82,79,- Il passaporto è valido per 10 anni e viene rilasciato a qualsiasi età. Sono necessarie 2 (due) fotografie biometriche, a colori e su sfondo bianco 4 x 3,5cm.
La validità del passaporto è di anni 3 per bambini dai 0 ai 3 anni e di anni 5 per i minorenni dai 5 ai 18 anni d’età . In mancanza di un certificato di residenza ogni cittadino può avvalersi dell’autocertificazione ai sensi del DPR 445/200. Tempi di lavorazione circa 4 settimane. Il genitori con figli minorenni dovranno esibire l’atto d’assenso dell’altro genitore.
Il certificato di residenza, ma insomma, è obbligatorio o no?
Opportuno sì ma obbligatorio no. Tutti noi abbiamo assistito alle interminabili discussioni davanti agli sportelli del Consolato. L’impiegato chiede il certificato di residenza tedesco per l’iscrizione all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero), per il passaporto o per la carta d’identità e via dicendo. L’utente frustrato, perché ne è sprovvisto, viene rispedito al comune tedesco per procurarsi il documento di cui gli impiegati consolari sono spesso addirittura bramosi. Altre spese di viaggio, altra fila, altro denaro sprecato. Questa prassi non è giusta.
Esiste, infatti, un decreto del Presidente della Repubblica, il n. 445 del 2000 che offre a ogni cittadino in Italia e all’estero la possibilità di rendere la “Dichiarazione sostitutiva di certificazione”. In sintesi, questo decreto offre la possibilità di dichiarare sotto propria responsabilità civile e penale “ stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici (…). Chiedete all’impiegato che vi sta davanti l’applicazione di questo Decreto del Presidente della Repubblica. La legge prevede addirittura l’applicazione di sanzioni nei confronti dei funzionari che si rifiutano di accettare la “Dichiarazione sostitutiva di certificazione”.